Tutankhamon: La "Regina Vedova" e gli Hittiti | Ultimo Aggiornamento: 16/03/2012 00:08 |
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| | | OFFLINE | | Post: 954 Post: 954 | Registrato il: 20/07/2006 | | Artista del Re | |
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25/05/2009 13:28 | |
-Kiya-, 25/05/2009 13.13:
Teie, posso chiederti perchè hai pensato ad Akhenaton?
Ma proprio perchè la lettera potrebbe averla scritta qualcuno di diverso da Ankhesenamon e più vicino ad Akhenaton.
Teie |
| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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25/05/2009 13:33 | |
Ma Akhenaton ebbe dei figli.... femmine, ma pur sempre idonee ad elevare al trono qualcuno. Perchè mai avrebbe dovuto essere la madre a trovare un nuovo sposo?
Io credo che colei che scrisse la lettera non ebbe eredi in assoluto.... [Modificato da -Kiya- 25/05/2009 13:33] |
| | | OFFLINE | | Post: 4.090 Post: 4.089 | Registrato il: 04/04/2007 | | Scriba Reale | La Divina Cantatrice - HdjetmeMaat MerytAton Sitenjterw - | |
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25/05/2009 15:34 | |
Merytaton non ebbe eredi in assoluto. |
| | | OFFLINE | | Post: 954 Post: 954 | Registrato il: 20/07/2006 | | Artista del Re | |
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25/05/2009 16:57 | |
roberta.maat, 25/05/2009 15.34:
Merytaton non ebbe eredi in assoluto.
Ecco, pensavo proprio a lei.
E' vero che Akhenaton e Nefertiti ebbero figlie che potevano legittimare al trono qualcuno, ma è pur vero che doveva almeno essere di sicura stirpe reale o quantomeno figlio di re.
Teie |
| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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25/05/2009 17:17 | |
Direi che la storia egizia ci da molti esempi di personaggi incoronati grazie all'aver sposato una figlia del re morto.
Senza allontanarci troppo basta ricordare Horemheb, che per giustificare la sua incoronazione dovette sposare la figlia, Mutnejemet, ormai attempata dell'odiato faraone Ay.
Era proprio quello che temeva la giovane vedova che scrisse a Suppiluliumas. |
| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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25/05/2009 20:26 | |
Infatti è così. Seppur non si era di sangue reale e se non vi erano eredi legittimi, si ricorreva a un matrimonio con una Principessa Reale.
Mi fa riflettere una frase scritta da Murshili II:
"La lettera che la Regina Egizia scrisse, prima di venire destituita...".
Anche io ho pensato a Meritaton, volendo vendere in Smenkhkara il faraone defunto prematuramente. Tuttavia mi chiedo se la misteriosa 'nkh.t hpr r' sia la stessa persona (sempre che sia effettivamente esistita).
Il suo breve regno potrebbe coincidere con quel periodo in cui intercorse la corrispondenza con gli Hittiti. All'incirca 7 mesi...
Questi ultimi elementi, andrebbero però anche a collimare con un'alra ipotesi, che avevo palesato tempo fa: la congiura.
Il sovrano Egizio potrebbe essere morto durante uno scontro con gli Hittiti e l'Egitto avrebbe potuto nutrire un desiderio di vendetta tale da spingerlo ad architettare tutta la storia della Regina che richiedeva in sposo un principe nemico.
Tutto ciò per incitarlo a giungere in territorio Egizio e restituire a Suppiluliuma quanto subito, senza contare che avrebbero potuto ritenere di indebolire il nemico, colpendolo nel vivo e addirittura sconfiggerlo, spingendolo verso quelle terre minate dalla peste. |
| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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25/05/2009 21:18 | |
Avevo notato la frase, ma non avevo considerato la possibilità che Ankhesenamon abbia coperto un vuoto di potere.
Questa possibilità potrebbe inquadrarsi nel tentativo di sposare un principe hittita.
E’ ipotizzabile che il Consiglio di Reggenza non abbia trovato l’accordo per la successione. Si prospettava un matrimonio per ragion di Stato con uno dei Consiglieri: Ay, Horemheb, ecc., ma la regina vedova potrebbe aver chiesto un certo tempo per tentare un matrimonio diplomatico, che mettesse fine alle rivendicazioni degli Hittiti.
Ritengo che questo fatto possa trovare un’ottima conferma in quanto abbiamo discusso prima.
Tutankhamon sarebbe morto alla fine dell’estate, ma Ay non sarebbe stato incoronato prima della primavera successiva.
Sembra dunque possibile che Ankhesenamon abbia assunto la reggenza per un tempo limitato. D’altra parte che valore avrebbe avuto la lettera della vedova di Tut se questa non fosse stata scritta dalla regina con pieni poteri e senza che fosse stato incoronato un altro successore.
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25/05/2009 21:36 | |
Preciso che si sta prendendo in considerazione anche l'ipotesi che il faraone deceduto non fosse Tutankhamon e che, di conseguenza, la vedova che scrisse a Suppiluliuma non fosse Ankhesenamon.
Si porta infatti all'attenzione degli utenti che non vi è alcuna certezza in proposito.
Quanto stiamo riportando qui, scaturisce dalle ipotesi degli studiosi che si sono occupati dell'argomento, ma anche da studi e da nostre riflessioni personali.
Studi e riflessioni che si stanno approfondendo, arricchiti di quei temi e di quegli elementi che non si trovano limitando la lettura a testi che trattano la questione da un punto di vista prettamente egizio.
Lo sottolineo per correttezza nei riguardi di chi legge, non solo di chi partecipa alla discussione. [Modificato da -Kiya- 25/05/2009 21:37] |
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25/05/2009 22:56 | |
Alcune settimane fa, sull'EEF (Electronic Egyptogy Forum) era stata inoltrata richiesta di chiarimenti, da parte di un utente iscritto, a proposito del famoso anello che mostrerebbe i cartigli di Ay e Ankhesenamon appaiati. Sigillo che confermerebbe, a dire degli studiosi, l'ipotesi di avvenuto matrimonio tra i due.
Di tale reperto si è sempre detto ne fossero andate perdute le tracce.
E' di poco fa una notifica in proposito, nella quale si legge che, invece, il suddetto anello, secondo Bob Brier , sarebbe stato acquistato dall' Aegyptisches Museum di Berlino, nei primi anni del 1970, e che lo stesso faccia tuttora parte di questa collezione (Rif. Bob Brier, "L'assassinio di Tutankhamon" NY, 1998, pagg. 185 - 190 - il riferimento alle pagine riguarda l'edizione americana).
Si tratterebbe di un oggetto in fayence blu, che fece la sua comparsa nel 1931, quando il Prof. Percy Newberry potè esaminarlo e copiarlo presso il negozio dell'antiquario Blanchard (rif. JEA 18, anno 1932, pagg. 50 - 52).
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26/05/2009 10:09 | |
Evvabbè, Antonio ha portato un esempio limite di una persona venuta fuori da un momento particolare, membro del consiglio di reggenza, ecc.ecc. E Ay allora? Neanche lui di sicura stirpe reale. Io intendevo in una situazione normale di discendenza e non proprio uno dei periodi più critici della storia egizia.
Non ho memoria di incoronati """solo""" per aver sposato una principessa; la principessa, ripeto, legittimava, legittimava un precedente grosso e dico grosso lavoro religioso che stava alla base, un lavoro di assimilazione con divinità e di collegamenti spirituali con i passati eccellenti faraoni.
A parte questo, il dubbio che possa NON essere Ankhesenamon la redattrice della lettera io ce l'ho ancora, ce l'ho da quando ho letto uno studio (privato) con il quale concordo e che in pratica (con nessuna certezza, sia chiaro) pone dei seri interrogativi e dà come ipotesi altrettanto plausibili, Nefertiti, ma meglio ancora Merytaton con motivazioni in parte uguali e in parte diverse.
La motivazione base resta, secondo me, il desiderio di continuare a sostenere la linea religiosa intrapresa da Akhenaton che solo una di loro due poteva sperare di ottenere anche o soprattutto sposando un NON egiziano, un estraneo ai loro intrighi politico/religiosi un NON collegato a nessun tempio, famiglia, gran sacerdote, ecc. ecc.
E' chiaro, è un'ipotesi. Ma mi sembra che questo stiamo facendo, qui.
Grazie per l'attenzione.
Teie
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