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Il vero aspetto di Akhenaton

Ultimo Aggiornamento: 05/05/2008 13:28
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

11/08/2006 20:11
 
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Chissà perché ho questo presentimento: che Akhenaton non sia stato, almeno nel suo aspetto esteriore, nè strano nè deforme nè malato come alcuni vogliono intendere.

ritratti

Ho letto di molti studiosi che tentano di identificare mille e una malattie rare a questo faraone, solo grazie al modo in cui veniva raffigurato, perché la mummia non è ancora stata rinvenuta.
Non credo sia corretto attribuire malattie ad Akhenaton solo per aver visto dei ritratti...

Il particolare aspetto di Akhenaton e di tutta la sua famiglia, pone un problema che per adesso è risolvibile solo dal punto di vista artistico, mentre i manufatti rinvenuti vengono talvolta considerati probanti, quando invece sappiamo che dal punto di vista scientifico possono essere al massimo prove indiziarie, Attualmente poi, dal punto di vista legislativo persino la testimonianza oculare è considerata “prova indiziaria”!

L’argomento è stato discusso molte volte e ogni volta è stato aggiunto qualcosa per sviscerare la questione guardandola davvero da tutte le angolazioni possibili, enunciando anche proposizioni “per assurdo” in modo da non trascurare proprio nulla.

Mi sembra che nell’arte di Amarna coesistono due tipi diversi di manufatti, l’uno rappresenta bei visi, molto credibili, l’altro figure un po’ particolari, che sembrano frutto di una certa elaborazione dell’artista.
Bisogna anche notare che la Nefertiti del busto famoso e il Tutankhamon della maschera funeraria sono davvero lei una bella donna (mi ricorda un’attrice hollywoodiana degli anni ’50…) e lui un bel ragazzo!
Guarda caso uno è un blocco di calcare, l’altra una colata metallica.
Aggiungiamo a ciò le teste di gesso del museo di Berlino.
Perché non diorite o basalto o legno?
Quando vedo quei materiali (ma anche in arte moderna!) penso sempre che escano da un calco.

Credete sia possibile che il re potesse stare ore in posa davanti all’artista che scolpisce? Sinceramente non mi sembra credibile un Tutmosi-Canova che ritrae dal vero un’immobile Nefertiti –Paolina, forse è un’immagine troppo moderna!

Credo che gli egizi della XVIII dinastia lo sapessero fare, ma non so da quando (forse dalle "teste di riserva?), io non ho mai visto dal vero tali ritratti, ma per saperne di più bisognerebbe esaminarli anche da molto vicino con metro e lente, ma a me sembra un’idea talmente facile!

Al liceo artistico talvolta si fa, è un rituale da pochi minuti e serve per procurarsi modelli di gesso da disegnare come esercizio: la persona scelta mette due cannucce nel naso e una in bocca, per respirare, quindi chiude gli occhi. Il viso viene unto con del grasso, quindi si proteggono gli occhi con qualcosa, anche dei pezzi di carta un po’ sagomata; si prepara una miscela di gesso ed acqua piuttosto plastica aggiungendo poca sabbia, che si spalma in uno strato piuttosto sottile; a questo punto bisogna procedere velocemente per evitare che il gesso si asciughi troppo velocemente e si possa crepare, si aggiunge sabbia alla miscela e acqua tanto da poterla impastare, quindi si deposita un altro strato più spesso. Per irrobustire l’insieme si può annegare superficialmente qualche filo di ferro, o dei pezzi di stoffa (potrebbe andare anche la paglia); basta attendere che sia asciutto e il calco si stacca da solo per contrazione.

Da questo stampo si possono ottenere modelli a tutto tondo, basta ungere lo stampo e procedere nello stesso modo per ottenere una copia fedelissima del viso, poi applicare a questa orecchie, collo, capelli e tutto il resto.

Dal modello di gesso alla maschera d’oro un po’ di differenza c’è, forse gli artisti egizi conoscevano già qualche procedimento tipo “cera persa”, ma io non lo so, forse voi…
Secondo me questa capacità tecnica potrebbe spiegare una parte del “realismo in arte” del periodo amarniano, possibile?


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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
12/08/2006 13:32
 
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Io sono fermamente convinta che la vera immagine di Akhenaten non sia quella definita "grottesca" da scrittori ed egittologi in cerca di scoop e soldi. Pur di vendere si inventano teorie basate sul nulla, su una statua fuori dai canoni classici, su un viso dai lineamenti volutamente stigmatizzati e portati all'estremo.
Per me, comunque, anche queste stigmatizzazioni non rendono i tratti di Akhenaten grotteschi, tutt'altro.
Trovo nel suo viso una dolcezza eterea, il suo sguardo è rivolto all'infinito, e lui solo sa cosa pensava e cosa vedeva nel momento in cui l'espressione è stata catturata dall'artista che lo ha ritratto.
Anche un bambino capirebbe che un uomo non potrebbe aver avuto i lineamenti esasperati di Akhenaten, ma che si tratta solo di una voluta esagerazione.
Secondo il mio parere il faraone, volendo eliminare le tradizioni del passato, oltre al nuovo ed unico Dio, ha voluto che anche l'arte si staccasse dalla millenaria tradizione che rappresentava il faraone bello, forte e vittorioso. Non solo ha voluto che il suo io fosse rappresentato realmente, ma addirittura storpiato volutamente.
Altrimenti non si spiega perché i suoi primi ritratti rappresentino un uomo normale, dai lineamenti virili e mascolini, dal fisico pressoché perfetto.
Io credo che siano questi ritratti (compresa la statua al museo del Louvre) ad indicarci il vero Akhenaten. Un uomo non violento che ha messo in atto una rivoluzione religiosa che ha precorso i tempi, e che non è stata capita ed accettata dal popolo.
Ha privilegiato la pace anziché la guerra, ed ha voluto contestualmente togliere gli assurdi privilegi al clero che stava annientando le prerogative del sovrano.
Perciò un faraone coraggioso, che è andato controcorrente, che ha avuto la forza di mettersi contro tutti e tutto.
Se non fosse morto così presto, probabilmente la storia egizia sarebbe cambiata. Peccato!
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
12/08/2006 13:48
 
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Altra considerazione.
Se prendiamo la statua in mostra al museo di Luqsor di Amenhotep III, suo padre, ed esasperiamo gli occhi a mandorla e gonfiamo la bocca, ecco che appare Akhenaten, suo figlio.
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

12/08/2006 14:25
 
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[SM=x822713] Sono d'accordo con te, non trovo sgradevole l'aspetto di Akhenaton in alcuna delle sue rappresentazioni, nemmeno quelle in cui la stigmatizzazione di cui parli viene portata al limite estremo, anzi, mi piace tantissimo.

Ma a parte questo, che in fondo ha solo a che fare col gusto personale e quindi posso anche capire che ad altri non piaccia, credo che ci siano dei motivi importantissimi alla base di questo "look".

Si è parlato di immagini androgine per identificazione con una divinità che è sia padre che madre di tutti e ciò potrebbe essere un filone di indagine da seguire.
Comunque è vero che si assiste ad una vera e propria rivoluzione artistica, e sapendo come andavano le cose allora, sicuramente ciò implica l'avvallo del re, se non le sue precise indicazioni.

Ed allora, in un tempo in cui la distinzione fra il sacro e il profano non era netta e demarcata come adesso, e il sacerdote era anche direttore dei lavori, depositario di conoscenze tradizionali ed ancestrali, ecc., per forza dobbiamo valutare la portata innovativa delle idee legate all'"eresia" atoniana.
Inoltre durante la XVIII dinastia l'arte aveva raggiunti mezzi e livelli tecnici che non avevano nulla da invidiare a quella nostra, occidentale, storica, europea.

Insomma, quando si riteneva fosse necessario venivano eseguiti ritratti somigianti al modello e di una bellezza sconcertante come la maschera di Tut, per cui quando la raffigurazione non è un ritratto somigliante, devo credere che fosse volutamente fatto così.

E pazienza se un artigiano di Bubasti (tanto per dirne una...) non sapeva fare bene le immagini del re, nè quelle somiglianti ne quelle deformate, si sa che nella provincia le innovazioni arrivano più tardi (se fanno in tempo!), ma tutto ciò che si trova ad Amarna e direi anche a Tebe, possiamo considerarlo supervisionato giormnalmente da Akhenaton in persona!


Proprio perché ritengo gli egizi perfettamente in grado di eseguire ritratti convincenti sono affascinata dalla bellezza dei componenti questo scorcio di XVIII dinastia.

In particolare la somiglianza di Amenhotep III con Tut secondo me è straordinaria, ed entrambi in effetti hanno quel taglio di occhi un po' allungato che è caratteristico anche di Akhenaton, ed è uno dei tratti che viene portato all'esasperazione nelle raffigurazioni; si vede molto bene anche in una grande statua di alabastro(? non so se è giusto) di Tut usurpata da Horemheb: come si somigliano tutti gli ultimi quattro re di sangue reale della XVIII!

Non vedo l'ora di ammirarli di persona! [SM=x822745]
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
12/08/2006 15:30
 
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In effetti è stata trovata una iscrizione (credo si trovi nel cortile del museo di Luqsor) nella quale Back, l'architetto di corte, afferma proprio che il re in persona gli ha imposto i dettami per le sue raffigurazioni.
So già le emozioni che proverai quando vedrai le sue immagini dal "vivo". [SM=x822727]
Pertanto non perderti la sala amarniana al museo del Cairo, oggi frequentatissima (una volta deserta) e le tre teste colossali al museo di Luqsor. [SM=x822713]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

13/08/2006 22:23
 
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Mi interessa quell'iscrizione, la cercherò. [SM=x822713]
Il rapporto fra Akhenaton e i suoi artisti è molto interessante, in questo come in tante altre cose il re fu un vero innovatore.
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14/08/2006 11:36
 
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Re:
il viso di akhenaten, se ci riferiamo alle statue, non e' infatti deforme ma molto "esaltato".
le labbra, gli occhi allungati indietro, non sono in effetti cosi' "finti". lo stesso viso di tutanhkamon gli assomiglia un po'.

trovo semmai le statue di ramses II poco somiglianti alla sua mummia [SM=x822720] ma akhenaten non credo sia molto dissimile dal suo aspetto originale.

[SM=x822709]
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15/08/2006 09:57
 
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il vero fisico di akhenaton
Io, mi scuserete, ma non capisco tutta questa letteratura e
questo attaccamento su di un sovrano che non ha nulla di particolare, che nulla di particolare ha fatto, se non una pseudo riforma religiosa per motivi suoi (per alcuni) o per motivi politici (secondo altri). E dico pseudo perchè se escludiamo se stesso, la sua famiglia e il suo stretto entourage, nessun altro lo ha seguito, persino nella sua nuova città si continuava a pregare e fare offerte agli altri dei.
Un faraone che si è disinteressato completamente di tutto il resto, mettendo sull'orlo del baratro un paese florido.
Forse perchè non si è trovata la sua mummia? La damnatio memoriae attira così tanto da solleticare la nostra naturale predisposizione verso chi sta peggio e viene maltrattato sino al punto di innalzarlo in una posizione che non merita.
Secondo me questa figura andrebbe ridimensionata.
E proseguendo sulla sua immagine, penso che, anche se volutamente enfatizzata, ritrae un uomo che proprio bello non doveva essere.
Se è vero che i nuovi canoni dell'arte scultoria imponevano una più reale rappresentazione, credo che quello che abbiamo sia proprio quello che era. Non mi spiego, altrimenti, perchè Nefertiti sia così bella e lui no. Perchè enfatizzare i suoi difetti e non quelli della regina? Non ha senso.
Non capisco come si faccia a ritenere il suo viso di una dolcezza eterea ...scusami...e con lo sguardo rivolto all'infinito (non sarà l'inespressività statuaria?)
Secondo me è solo la fantasia che corre e ci porta dove vogliono le nostre idee, convinzioni e il nostro modo moderno di vedere la vita.
E non capisco perchè "storpiare" volutamente solo il suo fisico.
Credo piuttosto che la nouvelle vague sia stata quella di rappresentare la realtà il più possibile; ed ecco perchè una Nefertiti bellissima, un faraone un bel pò di meno e le figlie altrettanto.
I suoi primi ritratti, probabilmente, ritraevano un giovane con i lineamenti non ancora definiti o erano l'espressione della "vecchia" arte di ritrarre il bello, il vittorioso, il mascolino.
O tutt'e due.
E, infine, ha fatto anche il grosso errore di voler cambiare le cose tout court, dall'oggi al domani; al di là delle resistenze dei religiosi attaccati ai vecchi culti e al denaro come si può pretendere di sovvertire una ordine radicato per secoli? Di annullare le credenze verso divinità che soprassiedevano a tutta la vita egizia, dalla nascita all'imbalsamazione, dalle cure mediche (ricordate che le cure erano sempre accompagnate da preghiere agli dei) alla scrittura?
Non si può, o almeno la rivoluzione avrebbe dovuto essere più lenta e progressiva. I risultati del suo operato li sappiamo tutti.
Peccato.
Ma solo perchè avrebbe potuto veramente essere un precursore.

Teie
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
15/08/2006 11:48
 
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E' giusto che ognuno abbia la propria idea, e la pensi a modo suo. Però questo non toglie che chi la pensi in modo diverso sia considerato "incapibile".
Le emozioni che si provano davanti ad un dipinto, ad una statua, ad un evento della natura sono troppo intimi perché qualcun'altro li possa capire. Lo stesso avvenimento ad alcuni provoca un sentimento di dolcezza, mentre altri restano indifferenti.
Io non giudico coloro che in Akhenaten vedono un distruttore ed un fanatico e non accetto che questi giudichino chi la pensa in modo diverso da loro. Se io vedo in Akhenaten una certa espressione che mi dà emozioni, è perchè le emozioni nascono dal di dentro, e non sono certo fantasie. La fantasia si inventa, le emozioni no.
Sono stata sei volte in Egitto, e non mi sono mai stancata di ammirare le sue immagini nei vari musei. C'è chi si incanta davanti ad un bel quadro, io lo faccio davanti alla sua immagine. Sono da condannare?
Per quanto riguarda Nefertiti, evidentemente non hai visto tutto quello che su di lei è rappresentato. Ci sono immagini in cui è ben più "orribile" del suo amato sposo.
Akhenaten è stato un precursore, ed il suo errore è stato proprio quello di essere stato troppo avanti nei tempi, di aver creduto che il popolo fosse pronto ad amare un unico Dio. Akhenaten non ha osteggiato gli altri dei, ma solo Amon, in quanto il suo clero era diventato così forte, potente e ricco da mettere in discussione il potere della corona.
Infatti nei templi solo il suo nome e la sua immagine sono stati scalpellati.
Se decine e decine di egittologi seri, e non solo, hanno e stanno ancora studiando questa enigmatica figura, è perché evidentemente lui e il suo periodo sono ancora oggi materia di dibattito.
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

15/08/2006 16:43
 
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Il mondo di studiosi ed appassionati di Egitto Antico è evidentemente diviso in due schieramenti, uno a favore ed uno contro Akhenaton!
Anche altri personaggi, come Ramses il Grande creano spaccature e divisioni nella critica e ognuno di noi si schiera secondo il suo modo di vedere da una parte o dall'altra.

Per quanto riguarda meriti e demeriti dell'operato di Akhenaton possiamo parlarne in un apposito topic, mi sarebbe molto caro sentire tutti i vostri pareri, ma tornando al suo vero aspetto, sono propensa a credere alla maggiore aderenza alla realtà delle teste realizzate in gesso di Akhenaton piuttosto che dei bassorilievi sulle steli, sulle talataat e sulle pareti di varie tombe.

Se un giorno riuscirò a dimostrare che almeno uno di essi presenta tracce di "calco", sarò più vicina che mai al vero aspetto di Akhenaton, perché non c'è cosa più che un calco che possa assomigliare al modello!

E' vero che i primi ritratti potrebbero essere inquadrati in una corrente artistica più tradizionalista e quindi attenta a riprodurre certi canoni invece che l'aspetto vero del faraone, ma dobbiamo anche considerare il fatto che ritratti impietosi ce ne sono stati parecchi anche durante i periodi in cui l'espressione artistica sembra più tradizionale, come ad esempio certi ritratti di Amenhotep III non più giovane (troppo vicino al periodo amarniano?) oppure la famosa raffigurazione della regina di Punt, e poi tutta una schiera di funzionari anche di rango molto alto, raffigurati con grasse facce, doppiomento e rotoli di ciccia attorno ai fianchi!

Per quanto riguarda Nefertiti il discorso non cambia, ci sono raffigurazioni in cui è bella e raffigurazioni in cui è uguale al marito, solo un po' più bassa e con un copricapo differente.
Il suo famoso busto in calcare dipinto non può certo essere un calco, in quanto evidentemente scolpito nel blocco di pietra, ma potrebbe essere stato fatto guardando il modello di gesso ricavato dal calco del suo viso, ma sicuramente non guardando la regina in persona.

Quindi credo che durante la XVIII dinastia l'arte sia stata sufficientemente emancipata (dalla tradizione) da permettere lo sviluppo di due modi diversi di raffigurare i soggetti, uno più "realistico" e uno più elabolarato, permettetemi di dire "deformato".
Ora sta a noi quale dei due stili vogliamo ritenere realistico e quale deformato, e perché?
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