Bello e Buono | Ultimo Aggiornamento: 17/09/2007 22:44 |
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25/05/2006 22:47 | |
Bello e Buono, due aggettivi sui quali da millenni i filosofi speculano fino alla nausea…
Per cominciare questo discorso però ho bisogno del vostro aiuto, di Maat Ka Ra, in particolare.
Perché se è vero che ogni “concetto” ha sempre a che fare col suono che lo designa, come sostengono gli studiosi del linguaggio, allora per fare delle osservazioni giuste bisogna partire dal linguaggio.
In particolare l’egizio antico ha di bello che venne scritto con i geroglifici, metodo di scrittura che all’antropologo dice molto di più di tutte le scritture alfabetiche di questo mondo, anzi, è proprio un peccato che la nostra cultura occidentale ignori completamente le proprie origini, dimenticando questo metodo espressivo ricco di spontaneità.
Eccomi al dunque, avrei bisogno, se possibile, delle parole Bello e Buono in geroglifico. Grazie!
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25/05/2006 23:08 | |
non vorrei dirti castronerie, ma mi sembra che entrambe le parole avessero un unico geroglifico nfr, leggi: nefer; il simbolo era una faccia un po' allungata di un uomo, con sopra la testa una croce...
Ho controllato adesso sia sul Gardiner che sull'Allen, ma non sono riuscito a trovare l'immagine del segno, con il relativo gruppo di appartenenza... forse devo aver effettuato una ricerca non troppo perfetta... Aiutami, Serena.... [Modificato da Hatshepsut76 25/05/2006 23.08] |
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25/05/2006 23:44 | |
Ma lo sai che pensavo la stessa cosa?
Ho l'impressione che sia lo stesso segno, ma io ho trovato "cuore e trachea", però penso che sia proprio quello lì...
Ma come tu sai io non ho nelle mani un libro di geroglifico vero e proprio, così mi arrangio un po' con quello che trovo in giro. So che non è il modo giusto, che è una grave lacuna, spero di rimediare presto, magari con l'aiuto di Kiya (Kiya, Kiuccia, ci pensi tu per i libri?)
Per bello ne ero quasi sicura, ma buono...
Va be', aspettiamo di vedere cosa ci dice Maat Ka Ra. :sm123:
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| | | OFFLINE | | Post: 14.452 Post: 3.441 | Registrato il: 26/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Scriba Reale | - Waenra, MerytWaenRa, Semenet - | |
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26/05/2006 16:09 | |
Il geroglifico che rappresenta la trachea e il cuore (o i polmoni) si legge Nefer e significa "bello, buono, perfetto, compiuto".
Ecco alcuni esempi di applicazione del geroglifico Nefer:
lo splendore del sole, la vacca (Nefer-et = femminile), il vestito del Dio, il grano, il vino, la birra, la necropoli, la tomba del dio, il bel ragazzo, la corona bianca, etc.
Ovviamente di fianco al simbolo di Nefer veniva disegnato il simbolo rispettivamete del sole, della vacca, della stoffa, etc.
Tutto ciò è tratto dal libro di Jacq "Il segreto dei geroglifici".
Ora, chi mi conosce, sta quando poco stimi quell'egittologo, però, per una prima infarinatura sui segni geroglifici, il suo libro mi sembra il più adatto.
Poi, una volta addentrati nelle nozioni elementari, ci sono altri testi molto più impegnativi. |
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26/05/2006 18:06 | |
Perfetto Francis, come sospettavo.
Il libro di Jacq su "I Segreti dei Geroglifici di Jean Francois Champollion" ce l'ho, ma proprio perchè so che l'autore non gode di buona fama presso alcuni "gruppi" di egittologi... be' è una di quelle letture che faccio ma cito con reticenza, meglio se lo fa qualcun altro prima!
Appena possibile posto il disegno del segno, sto studiando i colori.
Allora visto che il segno era lo stesso, possiamo pensare che, per l'egizio antico il bello coincidesse col buono?
Possiamo individuare nella storia del pensiero astratto il momento in cui capirono che c'è una differenza fra i due concetti?
Nella letteratura e nell'epigrafia ci sarà pure un momento in cui il discorso si fa complicato e si ricorre ad una perifrasi per insinuare una differenza fra i due aggettivi.
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| | | OFFLINE | | Post: 14.452 Post: 3.441 | Registrato il: 26/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Scriba Reale | - Waenra, MerytWaenRa, Semenet - | |
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26/05/2006 19:45 | |
Anche Alberto Elli, nel suo testo "Guida ai geroglifici" traduce nefer con: (essere) bello, buono, perfetto. Infatti, l'epiteto del sovrano, era: ntr nfr - il dio pefetto.
Secondo il mio parere la traduzione di nefer in bello, o buono, o perfetto era legata al soggetto della frase, o alla finalità della stessa.
Faccio un esempio banale. Nella stenografia non si scrivono le vocali finali. Così, per sapere se una parola è maschile o femminile, singolare o plurale bisogna considerare le parole che seguono.
Penso che la cosa possa essere valida anche per nefer. |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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27/05/2006 13:19 | |
dice assai bene Francis!
per l'Antico Egizio ciò che è bello è anche buono e vice versa e in alcuni casi costituisce un epiteto intrascurabile, come quando viene nominato il Re (nfr Hqa) oppure una divinità...Il simbolo rappresenta proprio la trachea ed il cuore, quindi parti vitali e positive, per analogia diventano il simbolo di ciò che è buono e bello. Nel testo di Jacq credo che, nel dar e spiegazione sull'uso del segno nfr, volendo essere meno prolisso probabilmente, abbia omesso un particolare importante e cioè che il segno in questione sottolinea come fosse una sorta di determinativo del determinativo stesso. Ad esempio riporta "tomba del Re", nrf pr, dove pr da solo significa edificio, casa, palazzo. Il fatto di mettere il segno nfr davanti, ci fa capire che si tratta di una "casa dell'eternità", quindi di una tomba (in realtà potrebbe essere anche un tempio!), ma non una tomba qualunque, bensì quella del Re (oppure appunto, "la casa del Dio").
Personalmente individuo nel significato del segno nfr anche qualche cosa di "magico" e credo che sia legato a quelle cose che hanno a che fare con azioni non generate direttamente dall'uomo e che hanno conseguenze meravigliose, inspiegabili. Mi viene in mente la coppia di segni nfr nw ( di cui nw sarebbe un vasetto tondo) che rappresentano una bevanda fermentata come possono esserlo il vino o la birra (che però ha un suo corrispettivo in HnKt), qui secondo me il segno nfr fa riferimento alla fermentazione, che è inspiegabile per loro: sanno solo che succede e basta, quindi ha un qualcosa di "magico". Con questa attenzione al segno possiamo notare che attraverso la trachea noi respiriamo (alito di vita!) e con il cuore gli Antichi Egizi vivono, ragionano e provano emozioni: questa è la magia del segno nfr! :)
un piccolo appunto: nfr nTr si riferisce solo alla divinità e non al Re (nTr = dio).
un secondo piccolo appunto: il testo di Jacq si intitola" il segreto dei geroglifici", e Champollion viene trattato solo nella parte introduttiva per spiegare brevemente come riuscì a decifrare la scrittura. |
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27/05/2006 13:30 | |
Se non sbaglio il significato letterale che si attribuisce al nome della regina Nefertari (Nefer-tary)
è proprio quello di «(la) bellissima».
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| | | OFFLINE | | Post: 3.351 Post: 61 | Registrato il: 18/05/2006 | EgiTToPhiLo/a | Suddito | |
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28/05/2006 00:52 | |
nel codici del manuel de codage il simbolo è raggruppato tra le 'Parti di animali' (F35)
Se così fosse potrebbe essere che li mangiavano (polmoni cuore e ..trachea ) e forse ne andavano ghiotti ...da cui il 'buono' |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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28/05/2006 15:52 | |
mhmhmmhm....fantasiosamente culinaria, come interpretazione! :) |
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