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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Chi e cosa è la Stella del Mattino nei Testi delle Piramidi

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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 30/10/2011 20:04
    Un esperto in materia mi ha risposto in questo modo per il verso 357a:

    «Personalmente darei la seguente traduzione (con beneficio di inventario) :

    snt P. pw Spdt m ms Tw P. pn dwA(y)

    La sorella di Pepi è Sothis, cioè colei che ti ha generato, o (questo) Pepi, la Stella del Mattino

    Nella seconda parte del versetto manca il pw e quindi non si può tradurre, come per la prima parte, con una frase a predicato nominale. Tw è il pronome dipendente di seconda persona singolare maschile "te"

    Sothis, stella del mattino, è quindi detta sorella di Pepi, ma anche sua madre.
    P. pn "questo Pepi" è un vocativo, equivalente a "o tu Pepi".

    Al momento, meglio non mi viene.»
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    -Kiya-
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    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
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    00 30/10/2011 23:20
    La definizione "Stella del mattino" dovrebbe effettivamente indicare Sopdet, ovvero Sothis/Sirio.
    L'importanza di questa stella, effettivamente, va riconosciuta nel fatto che sorgeva preannunciando il Sole in un periodo preciso dell'anno (a cavallo tra giugno e luglio) e soprattutto l'arrivo della Piena. "Stella del mattino" dovrebbe essere riferito esattamente a questa caratteristica.

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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 31/10/2011 10:15
    Ho segnalato al succitato esperto una nota al verso 341c di Faulkner (ed. 1910):

    «Read mstwt.f dwrt. Mstwt is the feminine of mstw 'offpring'; the dawn-light (dw3t) is born of the union of the king with his sister Sothis. In ver. 357, 929, 935, 1707 the (masculine) offspring is ntr-dw3 'the Morning Star'. The present reading may be due to a scribal emendation, the copyist confusing dw3 and d3t; on the other hand it may have been an intentional variant from the more usual ntr-dw3

    alla quale mi è stato risposto:

    «In effetti, dalla var. di 341c si può dedurre una lettura msTwt, che, pertanto, può anche essere estesa al versetto 357a (con la ‘m’ come complemento fonetico di ms?), e con ciò confermare la traduzione di Faulkner (dove, però, in 341c al posto di my si dovrebbe leggere his). Per quanto riguardo 357a si avrebbe: La sorella di P. è Sothis, la progenie di questo P. è la stella del mattino
  • Kareni
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    00 31/10/2011 13:15
    Secondo me, tra le due frasi, sussiste una leggera differenza:

    In 357-a vi è il termine dw3-ntr, con anteposizione onorifica di ntr, (da notare anche che non è presente la .t finale, lasciando presumere che il nome sia maschile, non credo sia stata omessa la terminazione, in questo caso) e si traduce: "la stella del dio". (Budge riporta infatti a questa voce: "the star of the god").
    In 341-c compare invece Dw3.t, con ben in vista la .t sopra il determinativo, da tradurre con: "la stella del mattino".
    Questa va identificata con il pianeta Venere, il quale era considerato tale poichè poco prima dell'alba e al crepuscolo appare ben evidente nel cielo.
  • Kareni
    Viandante
    00 31/10/2011 14:59
    Riporto quindi la mia traduzione:

    357a:
    sn.t (ny) P. pw Spd.t, msTw (ny) P. pn (pw) dw3-nTr "Sothis è la sorella di P. e la stella del dio è la progenie di questo P."

    341c:
    sn.t=f (pw) Spd.t, msTw.t=f (pw) Dw3.t "Sothis è sua sorella e la Stella del Mattino (Venere) è la sua progenie".

    Note:
    1) Che "dw3-nTr" sia di genere maschile è provato dal fatto che anche msTw "progenie" è sprovvisto della terminazione .t, presente invece nell'altra frase, 341c.
    2) Il pw omesso, che ho scritto (pw), andrebbe sostituito in traslitterazione con il pronome 0, lett: "ciò", mai scritto ma di cui è accertata l'esistenza per i numerosi utilizzi. Tuttavia non ho trovato la sua grafia in "formato informatico" :-).
    3) dw3-nTr "la stella del dio" riferisce pur sempre a Dw3.t "la stella del mattino, Venere", però per precisione io la tradurrei nel primo modo, al contrario del buon Faulkner. Mi prendo questo rischio :-)
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    -Kiya-
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    00 31/10/2011 15:13
    Re:
    Kareni, 31/10/2011 13.15:


    Questa va identificata con il pianeta Venere, il quale era considerato tale poichè poco prima dell'alba e al crepuscolo appare ben evidente nel cielo.




    So per certo che così fosse per i Babilonesi e anche per i Greci dell'antichità, i quali riconoscevano a Venere ben due distinte manifestazione: la stella del mattino e quella della sera, per comprendere solo nella nostra era che si trattava dello stesso corpo.

    Non sono altrettanto certa che fosse questo il pensiero degli Egizi dell'Antico Regno. Allen, Wallis e Brugsch paiono contribuire ad alimentare questo mio dubbio, riconoscendo in Sothis (o nella sua prole) la Stella del Mattino, con preciso riferimento ai TdP.
    Nello specifico, Brugsch e Budge assimilano la Stella del Mattino a Dwa-Neter, divinità che si eleva al mattino preannunciando l'alba. Allen poi sostiene che la divinità nota come la Stella del mattino sia Sothis, astro che in Egitto scompariva dall'orizzonte per un periodo di 70 giorni prima di riapparire preannunciando così il sorgere del Sole, l'arrivo della Piena e l'inizio di un nuovo anno. La divinità era raffigurata come donna con il capo sormontato dalla Doppia Corona, corna d'antilope e una stella a 5 punte (N14). Il suo consorte era Sah (Orione) e loro figlio Soped. Una triade che veniva spesso assimilata a quella composta da Iside (Sothis), Osiride (Sah) e Horus (Soped nella sua forma di falco).
    Allen aggiunge che la relazione che unisce il Re defunto a Sothis, nei TdP, sia quella di figlio/genitrice, ma anche di consorti, nel qual caso, si legge che "la stella del mattino" simboleggi la loro prole.

    Ecco... ora ho le idee più confuse di prima....
    [Modificato da -Kiya- 31/10/2011 15:28]
  • Kareni
    Viandante
    00 31/10/2011 15:38
    -Kiya-, 31/10/2011 15.13:



    So per certo che così fosse per i Babilonesi e anche per i Greci dell'antichità, i quali riconoscevano a Venere ben due distinte manifestazione: la stella del mattino e quella della sera, per comprendere solo nella nostra era che si trattava dello stesso corpo.

    Non sono altrettanto certa che fosse questo il pensiero degli Egizi dell'Antico Regno. Allen, Wallis e Brugsch paiono contribuire ad alimentare questo mio dubbio, riconoscendo in Sothis (o nella sua prole) la Stella del Mattino, con preciso riferimento ai TdP.
    Nello specifico, Brugsch e Budge assimilano la Stella del Mattino a Dwa-Neter, divinità che si eleva al mattino preannunciando l'alba. Allen poi sostiene che la divinità nota come la Stella del mattino sia Sothis, astro che in Egitto scompariva dall'orizzonte per un periodo di 70 giorni prima di riapparire preannunciando così il sorgere del Sole, l'arrivo della Piena e l'inizio di un nuovo anno. La divinità era raffigurata come donna con il capo sormontato dalla Doppia Corona, corna d'antilope e una stella a 5 punte (N14). Il suo consorte era Sah (Orione) e loro figlio Soped. Una triade che veniva spesso assimilata a quella composta da Iside (Sothis), Osiride (Sah) e Horus (Soped nella sua forma di falco).
    Allen aggiunge che la relazione che unisce il Re defunto a Sothis, nei TdP, sia quella di figlio/genitrice, ma anche di conserti, nel qual caso, si legge che "la stella del mattino" simboleggi la loro prole.

    Ecco... ora ho le idee più confuse di prima....



    Ho guardato cosa dice il Budge e ho trovato questo: Dw3.t , P. 244(The Funerary texts of King Pepi I) M. 446 (The Funerary texts of King Meri-Ra, Pepi I) , N. 1056 (The Funerary texts of King Nefer-Ka-Ra, Pepi II) The planet Venus as a morning star.

    In questo caso dunque penso che vada identificata con Venere. Ciò non toglie che potessero sussistere altre stelle del mattino, come Sothis.
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 31/10/2011 17:35
    Re:
    Kareni, 31/10/2011 15.38:


    Ho guardato cosa dice il Budge e ho trovato questo: Dw3.t , P. 244(The Funerary texts of King Pepi I) M. 446 (The Funerary texts of King Meri-Ra, Pepi I) , N. 1056 (The Funerary texts of King Nefer-Ka-Ra, Pepi II) The planet Venus as a morning star.

    In questo caso dunque penso che vada identificata con Venere. Ciò non toglie che potessero sussistere altre stelle del mattino, come Sothis.



    Se ci soffermiamo ai soli Testi delle Piramidi non sarei così sicuro nell'identificare la Stella del Mattino con Venere, quelle di Budge, Faulkner ed altri sono solo supposizioni come afferma Massimiliano Franci in Astronomia egizia:

    «...nei Testi delle Piramidi sono citate sb3 wcti la stella solitaria e sb3 dw3 la stella del mattino. Non è chiaro se sia un mero epiteto del re defunto oppure un chiaro riferimento a particolari stelle del cielo; od ancora ad uno dei pianeti interni (Mercurio o Venere) che al mattino ed alla sera sono più brillanti. In mancanza di un ulteriore testimonianza in molti casi non possiamo far altro che riportare i fatti e proporre delle ipotesi» - p. 40

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    00 31/10/2011 20:02
    Volevo sottoporre all'attenzione del forum un altro verso interessante (Sethe):

    Mercer:
    1082b. Nut has given birth to (it) as her daughter, the morning star.
    1082c. I also arise:
    1082d. the third is Sothis of the pure places.

    Faulkner:
    Nut has given birth to her daughter the dawn light,
    And I raise myself indeed.
    My third is Sothis, pure of seats

    Faulkner nella sua nota citata afferma che la dawn-light (dw3t) è frutto dell'unione del re con sua sorella Sothis ma nel suddetto verso viene detta figlia di Nut, è una contraddizione o il fatto che Nut sia la dea del cielo anche i figli dei figli degli astri sono da considerare anche suoi?
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    -Kiya-
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    00 31/10/2011 20:19
    Non direi si tratti di una contraddizione. Sothis è sorella, quindi sposa del Re defunto (non esisteva un termine da paragonare ai nostri moglie/marito, si utilizzava sorella/fratello), poichè essa incarna Iside e il defunto diventa Osiride. Come ho riportato in precedenza, ne scaturisce una triade assibmilata a quella composta da Iside, Osiride e Horus. Se Sothis è Iside e il Re è Osiride, ne consegue che dalla loro unione nasca la Stella del Mattino. Ma Sothis, in quanto stella, è anche figlia di Nut, che ogni notte partorisce gli astri dopo averli precedentemente ingoiati (metafora dell'alba).

    Credo valga la pena indagare su Soped/Horus che potrebbe a sua volta essere identificabile con la Stella del Mattino, in quanto generato da Sothis/Iside e Sah/Orione/Osiride.
    [Modificato da -Kiya- 31/10/2011 20:21]
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