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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Le "triadi" più belle dell’antico regno.

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    Hotepibre
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    00 10/05/2015 14:04
    i Sepat/Nomoi
    nectanebo, 09/05/2015 13:25:

    Qualche dettaglio in più sui nomi o distretti.
    Non mi dilungo a elencarli, senz’altro Hotep potrà fare meglio di me...
    ...



    Beh, che io possa fare meglio è tutto da vedere... quanto ai "nomoi" (plurale di "nomos") dobbiamo rifarci, come al solito, ai greci (ed al solito Erodoto) che con tale termine indicarono i "distretti" o, se vogliamo, le "provincie", in cui erano suddivise le Due Terre.
    Per gli egizi erano i "sepat", e la loro origine si perde praticamente nella notte dei tempi poichè erano già esistenti quanto Narmer unificò le Due Terre.
    Si trattava, molto verosimilmente, dei territori occupati dalle singole "tribù" che erano confluite nella valle del Nilo in epoca arcaica; prova ne è proprio la simbologia dei singoli sepat, una sorta di totem, se vogliamo (un esempio dei quali è rappresentato proprio dai simboli sulle teste delle due rappresentazione presentate da Nec -una mucca per il VII ed uno sciacallo per il XVII-). Analogamente i singoli sepat avevano una Capitale e normalmente sottostavano ad una divinità protettrice specifica.

    Dal nome greco, "nomo", deriva quello di "nomarca", ad indicare i capi dei singoli distretti che "regnavano" da una città capitale e che, con l'andar del tempo, assurgeranno al rango quasi principesco.
    Del resto, saranno proprio nomarchi quelli che, di tanto in tanto, raggiungeranno il vertice del potere divenendo Re e ri-unificando il Paese nei periodi di crisi (vedi la fine della XVII con la cacciata degli Hyksis da parte dei "principi" di Luxor). Ma saranno anche i nomarchi, nella maggior parte dei casi, a creare gli stessi periodi di crisi di cui alcuni sono noti come "Periodi Intermedi", tanto da consentire la definizione di "medioevo egizio".

    Nel corso dei millenni questi sepat, o nomoi, cambiarono in numero (in origine erano 38), ma si stabilizzarono poi in 42, di cui 20 nel Basso Egitto e 22 nell'Alto.
    I 20 del BE erano concentrati principalmente nel Delta, mentre i 22 dell'AE si distribuivano lungo il Nilo.

    Di alcuni abbiamo i nomi, altri sono indicati con il nome della città Capitale o della divinità protettrice.

    Basso Egitto:
    I. Mennefer (capitale la stessa); divinità protettrice Ptah;
    II. Sekem (capitale la stessa); divinità protettrice Horus;
    III. Imu (capitale la stessa); divinità protettrice Amenti;
    IV. Seka (capitale la stessa); divinità protettrice non nota;
    V. Zau (capitale la stessa); divinità protettrice Neith;
    VI. Khaset (capitale la stessa); divinità protettrice Amon;
    VII. Per-Heneb (capitale la stessa); divinità protettrice Osiride;
    VIII. Per-Atum (capitale la stessa); divinità protettrice Atum;
    IX. Per-Usir (capitale la stessa); divinità protettrice Anditi [identificato poi, successivamente, con Osiride];
    X. Kem-Ur (capitale la stessa); divinità protettrice Kem;
    XI. Taremu (capitale la stessa); divinità protettrici Shu e Tefnut;
    XII. Djeb-neter (capitale la stessa); divinità protettrice Inhert [in origine divinità della caccia e poi della guerra];
    XIII. Iunu (capitale la stessa); divinità protettrice Ra;
    XIV. Mesent (capitale la stessa); divinità protettrice Horus;
    XV. Djeuti, capitale Demenher; divinità protettrice Thot;
    XVI. Per-Maneb-Set (capitale la stessa); divinità protettrice Khnum;
    XVII. Sma-Behdet (capitale la stessa); divinità protettrice Horus;
    XVIII. Per-Bastet (capitale la stessa); divinità protettrice Bast;
    XIX. Immet (capitale la stessa); divinità protettrice Uto;
    XX. Per-Soped (capitale la stessa); divinità protettrice Horus.

    Alto Egitto
    I. Terra degli Archi, capitale Yebu (ovvero città dell'elefante da cui il greco ed attuale Elefantina) divinità protettrice Khnum;
    II. Waset Hor (trono di Horus), capitale Djebat (attuale Edfu), protettore Horus;
    III. Fortezza Piumata, capitale Nekhen-Nekheb, divinità protettrice Nekhbet;
    IV. Was (Lo Scettro), capitale Ermonti (attuale Luxor), divinità protettrice Monthu e poi Amon;
    V. I Due Falchi, capitale Gebtu, divinità protettrice Min;
    VI. Iker (Il Coccocdrillo), capitale Iunet (attuale Dendera), divinità protettrice Min;
    VII. Bet (o Bat, Il Sistro), capitale Hey-Sekhem (Diospolis), divinità protettrice Bat, poi Hathor;
    VIII. Apet (La Grande Terra), capitale Tanit, divinità protettrice Inhert [in origine divinità della caccia e poi della guerra];
    IX. Kem, capitale Ipu (attuale Akhmin), divinità protettrice Min;
    X. Il Cobra, capitale Per-Hathor, divinità protettrice Hathor;
    XI. L'Animale di Seth, capitale Shas-Hotep, divinità protettrice Khnum;
    XII. Monte del Serpente, capitale Neheren, divinità protettrice Horus;
    XIII. Alto Sicomoro, capitale Sauty, divinità protettrice Upuaut;
    XIV. Basso Sicomoro, capitale Kes, divinità protettrice Hathor;
    XV. La Lepre, capitale Khemnu, divinità protettrice Thot;
    XVI. L'Orice, capitale Hebenu, divinità protettrice Heket [dea della fertilità e della rigenerazione] e Paket [assimiliabile a Sekhmet, dea della guerra];
    XVII. Lo Sciacallo, capitale Hardai, divinità protettrice Anubi;
    XVIII. Lo Sparviero, capitale Henesu, divinità protettrice Dunanui;
    XIX. I Due Scettri, capitale Per-Meset, divinità protettrice Seth;
    XX. Sicomoro del Sud, capitale Henet-Nhesut, divinità protettrice Hershef [divinità primigenia associata alla nascita della vita ed assimilato perciò ad Atum];
    XXI. Sicomoro del Nord, capitale Per-Sobek, divinità protettrice Sobek;
    XXII. Il Coltello, capitale Tephiu, divinità protettrice Hesat [una forma di Hathor].
    [Modificato da Hotepibre 10/05/2015 15:30]
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    00 10/05/2015 18:58
    Come volevasi dimostrare, Hotep ha fornito un dettagliatissimo resoconto dei "nomi" comprensivi degli abbinamenti città e divinità, dimostrando ( ma ce n'era bisogno ? ), la preparazione e disponibilità che lo caratterizza. [SM=g999105] , [SM=g999097] .

    Un particolare ancora da evidenziare: perchè lo scultore ha dovuto lavorare molto più del normale, con la scelta di questa posizione dei personaggi ?
    ...Nec.
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    nectanebo
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    00 16/05/2015 19:05
    Siamo arrivati alla terza rappresentazione delle triadi.
    In questa c'è una variante, infatti la posizione dei personaggi cambia.
    La dea Hator è in posizione centrale, non in piedi ma seduta.
    Ecco l'immagine:



    Qui sembra che la mano dello scultore sia diversa e lo si vede da qualche particolare.
    Spero che qualcuno lo noti.

    ...Nec
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    Hotepibre
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    00 16/05/2015 19:21
    Beh, direi che la fattura è decisamente molto inferiore alle altre due sopra viste:
    la struttura muscolare del re è meno accentuata, ad esempio, e le stesse fattezze sono grossolane se rapportate agli esempi precedenti. Sembrerebbe quasi un modello più che un'opera finita, un abbozzo.
    Colpisce che la figura di Hathor sia, in questo caso, molto alta (se si "alzasse" in piedi) rispetto ai due altri personaggi, re compreso, e che la rappresentazione del "nomo" (il XV "La Lepre"?) non sia stante, ma abbia, in questo caso il piede sinistro avanzato come la figura del Re.
    E' pur sempre la Dea che presenta il re, ma qust'ultimo non è più così "possente" e sembra quasi un "bambino" che viene guidato ed indirizzato.
    Guardando ora tutte e tre le immagini in "parallelo" direi che non due sono le "mani", ma addirittura tre: ogni "triade" sembra infatti scolpita da un autore differente... e se si fosse trattato di un omaggio dei singoli "nomi" e perciò stesso di tanti artisti differenti cui potrebbe essere stato dato solo il soggetto in linea di massima?
    [Modificato da Hotepibre 16/05/2015 19:23]
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    nectanebo
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    00 16/05/2015 20:48
    ...e se si fosse trattato di un omaggio dei singoli "nomi"...
    l'ipotesi può essere plausibile, peccato non poterla avvalorare con qualcosa di più concreto.
    Le proporzioni non sono state rispettate e l'accuratezza sembra inferiore, concordo in questo con Hotep.
    Quello che mi è balzato all'occhio, è la rappresentazione dei capezzoli, assenti nelle immagini femminili precedenti, e appena rilevabili in una sola figura del re.
    Infine la fattura della barba posticcia del re, meno piatta delle precedenti.

    ...Nec.
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    00 29/05/2015 19:06
    Questa è l’ultima delle triadi, delle quattro contenute nel ritrovamento (foto iniziali).



    Qui vi è una differenza rispetto alle precedenti, la personificazione della divinità rappresentante il nomo è maschile, con le proporzioni di un bambino.
    Stranamente però porta qualcosa al “femminile” che lascio da individuare come il N° e il nome del nomo.

    …Nec
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 06/08/2015 20:36
    Per portare a termine questo post, manca l’identificazione del nomo e “qualcosa di femminile.
    Per quanto riguarda il nomo, si tratta del quarto dell’Alto Egitto, a nome Wast o Waset (lo scettro).
    Il particolare al femminile, è la parrucca della divinità bambino, chiaramente femminile, e identica a quella di Hator, indossata in questo caso da un maschio.
    Tutte e le sculture, riportano alla base una iscrizione, pressoché uguale nel testo per tutte le
    quattro triadi, piccole varianti sono nella stesura del testo geroglifico.
    Ne presento una ben leggibile, con la relativa trasposizione dei geroglifici.






    Porgo un invito agli appassionati di geroglifici, o quantomeno si sono presentati come tali, che cito a memoria:
    Alted
    Amduat
    Anchtifi
    Ilfigliodelsole
    Nefertiti
    Sara B

    e magari altri che non ricordo.
    Li invito a esaminare il testo che ho diviso per parole, non per dare il testo completo,
    ma solo per interpretare singolarmente le parole.
    Un piccolo esercizio alla portata di tutti gli appassionati con minime cognizioni, e documentazione essenziale.

    [SM=g999100] ...Nec.
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    Nefertiti37
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 26/08/2015 22:53
    Buonasera a tutti [SM=g999100]. Ho trovato molto interessante l'argomento trattato e, come suggerito da Nec, ho provato a tradurre e traslitterare il testo della triade.
    Ancora sono all'inizio quindi la traduzione non sarà perfetta e sicuramente ci sarà qualche errore, inoltre non sono riuscita a trovare alcuni segni con i rispettivi significati. Per questo mi scuso in anticipo! [SM=x822710].

    Inizio con la prima riga:
    1) Hr kA xt n-sw-bi t mn kA w ra Hwt-Hr nbt nht pr mry
    2) 1-Horus
    2- toro, corpo
    3- re del basso e dell'alto Egitto ( o colui che regna sul giunco e sull'ape)
    4-Menkaura
    5-Hathor
    6-Tutto/ogni
    7-albero
    8-casa/proprietà/costruzione
    3) Horus, il cui corpo è quello di un toro,colui che regna sul giunco e sull'ape: Menkaura, Hathor....

    Seconda riga:
    1) Dd mdw rdi nnk nfrt nb Htp t Htpw nb D f nb imy Sma t Dt
    2) 1-recita/recitazione
    2- dare/concedere, appartiene a me/da parte mia
    3-cose buone, ogni/tutto
    4-soddisfare/pacificare
    5-pace/contentezza, ogni/tutto
    6-...
    7-che è in
    8-.....
    9-eternità

    Purtroppo non riesco a "comporre" le frasi.

    Un saluto a tutti [SM=x822744]
    Nefertiti37
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    annaisis
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    Registrato il: 24/11/2008
    Artista del Re
    00 28/08/2015 14:34
    Ciao,
    ho provato a traslitterare la parte destra della statua, corrispondente alla prima linea:

    Hr kA xt nswt-bity mn kA w rA Hwt Hr nbt pr mrw

    Hr kA xt = Horo, il cui corpo è quello di un toro
    nswt bity = colui che regna sul giunco e sull'ape
    mn kA w rA = Menkaura (Micerino)
    Hwt Hr = Hathor
    nbt = signora
    nht =sicomoro
    pr = casa
    mrw = legno

    Horo, il cui corpo è quello di un toro, Colui che regna sul giunco e sull'ape, Menkaura; Hathor, Signora della casa di legno di sicomoro.

    N.B.:
    Se avessi trascritto io i segni di questa parte della scultura, avrei sbagliato; dopo le prime due colonne (da destra verso sinistra) avrei continuato a trascrivere i segni in due colonne e non in riga; forse poi con la traslitterazione mi sarei accorta dell'errore.

    Ciao
    Anna




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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    Maestro degli Scribi
    00 28/08/2015 23:07
    Un caro saluto a entrambe, finalmente almeno un confronto a tre.
    Secondo me siete molto vicine alla soluzione, almeno dal mio modesto punto di vista.
    Soffermiamoci alla traslitterazione della prima linea che farei in questo modo :

    Hr [kA xt] nswt-bity (mn kA w rA) Hwt-Hr nbt nht-pr mry

    come si vede è praticamente identica alla vostra.
    La traduzione è buona per entrambe, più completa quella di Anna.
    Il punto critico è il finale: nht pr mry.
    nht - pr = sicomoro-casa = casa del sicomoro.
    it.wikipedia.org/wiki/Hathor

    mr(y) / mry = amata/o da ….(Openglyph, Faulk.p.111)

    Perché amata alla fine della linea…?
    Qui c’è da applicare il principio della “anteposizione onorifica”, ovvero, per rispetto, il nome della divinità o semplicemente della parola dio, viene anteposta alla parola, o addirittura, come in questo caso alla frase, che inizia con il nome della divinità Hator.

    Con queste indicazioni non dovrebbe essere difficile concludere la prima linea.

    Ps. Giusta osservazione di Anna. La stesura dei geroglifici non è lineare, e cambia a destra: da stesura in colonne, diventa a righe sinistrorse. Se fai un controllo sulle altre triadi, è anche peggio, i segni di alcune parole sono mischiati.

    PS 2 - Il server è andato posto !?

    [SM=g999100] ...Nec.
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