Le teorie di Marc Gabolde: l'ipotesi di coreggenza

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-Kiya-
00lunedì 13 ottobre 2008 00:15
Ho appena iniziato a leggere uno dei suoi testi, dedicati all'epoca Amarniana ("Akhenaton, du mistère à la lumière"), ma visto che se n'è parlato più volte e che in Roberta troviamo una sua sostenitrice, su alcune delle sue teorie, ho pensato di aprire una discussione dedicata, per approfondire quelle che, di primo achito, sono teorie "rivoluzionarie" nell'ambito trattato (rivoluzionarie perchè si discostano da quelle più ampiamente sostenute) .

Inizierò con il riferire a proposito della possibile coreggenza fra Amenhotep III e Akhenaton. I punti di vista, a riguardo, sono genericamente 3:

a) Coreggenza lunga, pari a un periodo di circa 12 anni;

b) Coreggenza breve, di durata non superiore ai 6 anni;

c) Non vi fu coreggenza tra i due sovrani.

Marc Gabolde sostiene la terza ipotesi, adducendo a prova alcune etichette di giare, rinvenute nel palazzo di Amenhotep III, le quali riporterebbero esclusivamente la data del primo anno di regno del figlio del Re, a suo dire, ormai defunto e al quale Amenhotep IV succedette nel 1° o 2° giorno del 1° mese della stagione della germinazione, ossia intorno al 13 novembre dell'anno 1356 (data indicata da Gabolde).
Secondo l'egittologo, sarebbe inspiegabile che una coreggenza, per lunga o corta che possa essere stata, non abbia lasciato traccia nel palazzo del sovrano, dove anche il giovane Amenhotep, almeno per i suoi primi 5 anni di regno, avrebbe vissuto.

Vorrei sentire in proposito il parere di Roberta e anche quello degli altri Amici, prima di procedere con l'illustrare altre teorie proposte nel testo.
Chi è a conoscenza di altri sostenitori di tale teoria (mancata coreggenza)? e quali sono le prove addotte a supporto della medesima?

-francis-
00lunedì 13 ottobre 2008 11:06
Il tema sulla coreggenza è ancora dibattutto e di difficile soluzione, tranne nuovi ritrovamenti.
Aldred, Vandersleyen ed altri sono grandi assertori della coreggenza, mentre maggiori sono quelli che la negano. Alcuni, come Hornung, Redford, Reeves affermano che, se anche c'è stata, è durata molto brevemente.
Le argomentazioni a favore della coreggenza sono: una stele amarniana di Paneshesy mostra Amenhotep III riprodotto come anziano e Tiy, incorniciati dall'Aten con il suo ultimo nome didattico; le decorazioni della tomba Kheruef mostrano il giubileo dell'anno XXX di Amenhotep III ed Amenhotep IV in adorazione del padre; la tomba di Ramose ed altri ancora.
Gabolde, invece, sostiene le sue idee contrarie alla coreggenza portando come esempi: tutti i casi in cui il prenomen Nebmaatra sono stati censurati risale a dopo la morte di Amenhotep III, dimostrando che Akhenaten non avrebbe potuto cancellarli con il padre ancora in vita. Oltre ad altre prove, Gabolde afferma che è accertato che in caso di coreggenza non si utilizzava un doppio sistema di datazione, ma si ricorreva all'esclusiva datazione del re più anziano.
Va inoltre considerato che alcune commemorazioni del vecchio Amenhotep hanno riferimenti ai dei Osiride e Amon, cosa non possibile dopo l'anno V di Akhenaten.
-Kiya-
00lunedì 13 ottobre 2008 13:16
Re:
-francis-, 13/10/2008 11.06:


Gabolde, invece, sostiene le sue idee contrarie alla coreggenza portando come esempi: tutti i casi in cui il prenomen Nebmaatra sono stati censurati risale a dopo la morte di Amenhotep III, dimostrando che Akhenaten non avrebbe potuto cancellarli con il padre ancora in vita. Oltre ad altre prove, Gabolde afferma che è accertato che in caso di coreggenza non si utilizzava un doppio sistema di datazione, ma si ricorreva all'esclusiva datazione del re più anziano.
Va inoltre considerato che alcune commemorazioni del vecchio Amenhotep hanno riferimenti ai dei Osiride e Amon, cosa non possibile dopo l'anno V di Akhenaten.




Le cancellazioni, se non ricordo male, riguardano esclusivamente i geroglifici di Amon, dal nome del padre e concordo che, se Amenhotep III fosse stato ancora in vita, Akhenaton probabilmente non avrebbe osato tanto.
E' pur vero che l'iconoclastia, nei riguardi di Amon, avviene a partire dal 12° anno del regno di Akhenaton. A quel punto, anche nell'ipotesi di una coreggenza lunga (stimata proprio intorno ai 12 anni), il padre era defunto.

In merito al quanto affermato successivamente, ovvero



che è accertato che in caso di coreggenza non si utilizzava un doppio sistema di datazione, ma si ricorreva all'esclusiva datazione del re più anziano.



l'affermazone sarebbe avallata dal fatto che, secondo l'egittologo, siano state rinvenute etichette di giare, riportanti indicazioni del 1° anno di Regno di Amenhotep IV, nel palazzo del padre. Il computo degli anni fu quindi riazzerato. Ma questo non esclude una coreggenza breve che possa essere durata per un massimo di 4 anni circa (Amenhotep IV resta, infatti, a Tebe per i primi 5 o 6 anni di regno.

Lo stesso vale per l'ultima "prova" citata.
roberta.maat
00lunedì 13 ottobre 2008 14:49
Grazie Francis.....mi hai preceduta !
La disputa sulla coreggenza è lunga e molto accesa ma non esistendo dati nuovi e certi,la maggioranza degli studiosi,tra i quali Hornung,
sono contrari.
La presenza intatta del nome di Amon nella tomba di Amenophi III non sarebbe concepibile dopo il V anno di Akhenaton. Nella lettera di Amarna n.27 l'intestazione in ieratico riporta "anno 2" e perciò indicherebbe una successione diretta.
Chi, come Aldred, sostiene una coreggenza lunga di almeno 12 anni, riduce la sovranità assoluta di Akhenaton a soli 5 anni, cosa che non mi sembra concepibile.
Nelle raffigurazioni sul III pilone di Karnak, qualcuno ha visto una
abrasione della piccola figura di un "coreggente" ma non è possibile perchè in quel caso i due regnanti avrebbero dovuto essere rappresentati nelle medesime dimensioni.
E' poi accettabile pensare che Akhenaton cancelli il nome di suo padre ancora vivente ?
Non credo risolveremo mai questo problema di successione dinastica senza l'apporto di nuove scoperte, per il momento mi sembrano meno realistiche le teorie che propongono una lunga coreggenza. Al di là
delle iscrizioni più o meno abrase....a voi sembra concepibile che una personalità così incisiva come quella di Akhenaton sia vissuta
in coreggenza col padre per 12 anni completamente nell'ombra per poi emergere così' violentemente e tramontare dopo soli 5 anni ?
roberta.maat
00lunedì 13 ottobre 2008 14:51
Scusa Kiya, oggi non funziono, ho visto solo ora la tua risposta a Francis.
pizia.
00lunedì 13 ottobre 2008 19:13
Sono una sostenitrice di Aldred, il suo libro mi è piaciuto tantissimo e, al momento della lettura, mi aveva anche convinta su molti aspetti del problema amarniano.
Su alcune sue deduzioni non sono d'accordo, come ad esempio sulla disfunzione endocrina, ma sulla correggenza mi sembrava avesse addotto argomenti esaurienti.

Che ora ricordo vagamente, dovrei ripassare.

Rispondo all'obiezione di Kiya sul problema delle cancellazioni dei nomi di Amon nelle iscrizioni e anche nel nome del faraone suo padre.
Non vorrei che il metodo di datazione usato per le cancellazioni sia stato dedotto direttamente dalla fine della coreggenza, cioé dalla morte del faraone "anziano".
Esiste qualche fatto che provi l'attribuzione delle cancellazioni agli anni seguenti il dodocesimo esclusa la coreggenza lunga?
-francis-
00lunedì 13 ottobre 2008 19:22
Gabolde afferma che le cancellazioni sono avvenute dopo la morte di Amenhotep III e porta come dimostrazione la sua tomba (WV 22) che porta i nomi intatti.
pizia.
00lunedì 13 ottobre 2008 19:46
Infatti, è un po' poco.
Visto che Gabolde non ammette co-reggenza, affermare che le cancellazioni risalgano al periodo seguente la morte di Amenhotep III, vorrebbe dire dal primo al diciassettesimo anno di regno, praticamente tutti.

Chi limita il periodo delle cancellazioni agli anni XIII-XVII, lo fa perché pone la morte di Amenhotep III al XII anno di regno del figlio.

E' l'assunzione del secondo fatto come vero che delimita la datazione del primo, non vice-versa, perciò mi chiedevo se ci fosse dell'altro...
-Kiya-
00martedì 14 ottobre 2008 08:56
Un elemento che attesterebbe le cancellazioni tarde (dopo il XII anno di Regno) è il Santuario che Akhenaton fece elevare ad Akhetaton per sua madre, Teie.

Esso risalirebbe all'anno IX del Regno di Akhenaton e comunque, non antecedente, semmai più tardo (in un intervallocompreso tra il IX e il XII anno di regno), perchè non si ritiene che prima di allora Teie possa essersi trasferita nella Città dell'Orizzonte e, ancora, perchè i nomi di Aton, anch'essi presenti, compaiono già nella forma più tarda, che non fu mai impiegata prima del IX anno di Regno di Akhenaton.
Sulle pareti di questa costruzione Teie compare con il suo sposo, ovvero Amenhotep III, il cui nome fu ancora scritto, in origine, regolarmente (privo di qualsiasi epiteto, o riferimento, che potesse far pensare fosse morto, tra l'altro...).
In seguito esso venne sostituito col prenomen del Re, ovvero Nebmaatra, tracciato in colore rosso.

Ciò lascerebbe supporre che, fino all'anno 12 circa, Akhenaton non si scagliò in modo assoluto contro la divinità Amon, limitandosi ad elevare il culto del suo Dio, al di sopra di quello Tebano. Prova ne è anche l'esistenza di riferimenti ad Amon e altre divinità, nelle abitazioni degli operai di Akhetaton (se il Re avesse impedito riferimenti in modo perentorio non credo lo avrebbero "sfidato" così apertamente..). Ma si ritiene, iuttosto, che negli ultimi anni di regno accadde invece qualcosa che lo spinse ad azioni più drastiche ed assolute.
antonio crasto
00martedì 14 ottobre 2008 17:28
Re:
-francis-, 13/10/2008 19.22:

Gabolde afferma che le cancellazioni sono avvenute dopo la morte di Amenhotep III e porta come dimostrazione la sua tomba (WV 22) che porta i nomi intatti.



Ho già esposto in altre discussioni le mie ipotesi a riguardo delle sepolture nella Valle Occidentale.
Gli Egittologi non sanno spiegare perché Amenhotep III sia stato sepolto al di fuori della Valle dei Re e perché sia stato temporaneamente sepolto in una tomba a pozzo vicino alla WV 22. Alcuni Egittologi hanno avanzato l’ipotesi che la tomba fatta scavare da Amenhotep III nella Valle dei Re sia stata scambiata, senza fornire alcuna giustificazione, con quella del padre nella Valle Occidentale. In tal caso sarebbe stata necessaria una ristrutturazione della vecchia tomba e quindi sarebbe stato necessaria una sepoltura temporanea.
Io ritengo poco realistica questa ipotesi e non mi sembra che si possa immaginare una motivazione valida per la sepoltura di Thutmose IV nella Valle Occidentale né per il successivo scambio di tombe.
Ritengo invece che tutto debba ruotare intorno al cambio di religione imposto da Amenhotep III e da Akhenaton.
Al momento della morte del vecchio Amenhotep III, dopo dodici anni di coreggenza, i sacerdoti di Amon, custodi della Valle dei Re, non avrebbero concesso l’autorizzazione a seppellire nella necropoli reale il vecchio re “eretico”.
Ciò avrebbe comportato la necessità di seppellire Amenhotep III in una tomba a pozzo provvisoria nella Valle secondaria non controllata dal clero di Amon e quella di iniziare lo scavo di una tomba reale nelle vicinanze.
Questo sgarbo del clero di Amon avrebbe fatto andare su tutte le furie Akhenaton e avrebbe determinato la vendetta del giovane sovrano verso il dio di Waset.

In merito al fatto che le scritte della WV 22 siano intatte, ritengo che ciò sia dovuto al fatto che lo scavo della tomba reale di Amenhotep III sarebbe stato ultimato solamente durante il regno di Tutankhamon, per cui le successive scritte non sarebbero state oggetto dell’azione di damnatio memoriae voluta da Akhenaton.



-Kiya-
00martedì 14 ottobre 2008 21:17
Re:
roberta.maat, 13/10/2008 14.51:

Scusa Kiya, oggi non funziono, ho visto solo ora la tua risposta a Francis.




nessun problema, Roby [SM=g999103]


roberta.maat, 13/10/2008 14.49:



Chi, come Aldred, sostiene una coreggenza lunga di almeno 12 anni, riduce la sovranità assoluta di Akhenaton a soli 5 anni, cosa che non mi sembra concepibile.

[...]

Al di là
delle iscrizioni più o meno abrase....a voi sembra concepibile che una personalità così incisiva come quella di Akhenaton sia vissuta
in coreggenza col padre per 12 anni completamente nell'ombra per poi emergere così' violentemente e tramontare dopo soli 5 anni ?




io credo che sia fondamentale, in tal senso, tenere ben conto del fatto che Akhenaton, esclusi i primi 5 anni di Regno, visse ad Akhetaton e quindi esercitò il suo potere da una città diversa da quella in cui, presumibilmente (accettando l'ipotesi di coreggenza) viveva suo padre. Questi, negli ultimi anni di vita era assai sofferente e quindi non penso si possa escludere che le redini del potere passarono in mano ad Akhenaton (e a Teie), mentre l'anziano Re era ancora in vita. Ciò comporterebbe che Akhenaton abbia potuto contare su una sovranità di 5 anni, in condivisione col padre, ma i restanti 12 in maniera "indipendente" (almeno 5 dopo la morte di Amenhotep III).



Non credo risolveremo mai questo problema di successione dinastica senza l'apporto di nuove scoperte, per il momento mi sembrano meno realistiche le teorie che propongono una lunga coreggenza.



ne deduco che anche tu non prendi una posizione definitiva a riguardo, o sbaglio?
-Kiya-
00martedì 14 ottobre 2008 21:20
Re:
-francis-, 13/10/2008 19.22:

Gabolde afferma che le cancellazioni sono avvenute dopo la morte di Amenhotep III e porta come dimostrazione la sua tomba (WV 22) che porta i nomi intatti.




Se, come afferma Gabolde, non vi fu coreggenza e se, come sempre l'egittologo sottolinea, la "furia iconoclasta" ebbe effettivamente luogo a seguito della morte di Amenhotep III, cosa avrebbe impedito ad Akhenaton di agire anche nella tomba di suo Padre?
-Kiya-
00martedì 14 ottobre 2008 21:47
ho inviato la precedente risposta repentinamente, scordando di aggiungere un particolare importante, che fa della teoria di Gabolde una teoria contraddetta dal medesimo.

Innanzitutto bisogna precisare che, secondo Gabolde, Amenhotep IV non avrebbe avuto più di una decina d'anni al momento della sua incoronazione e che tale teoria sarebbe supportata dalla costante presenza materna accanto al Sovrano. A quell'epoca, naturalmente, Amenhotep III sarebbe già morto.
I primi 5 anni di regno del giovane sovrano sarebbero stati caratterizzati dalla continuità, in termini religiosi, tant'è che sia a Karnak che a Soleb (in Nubia), Amenhotep IV fece erigere templi dedicati ad Amon.
Se davvero Gabolde sostiene che le cancellazioni del nome di Amon ebbero luogo immediatamente dopo la morte del padre (elemento di cui, al momento, non ho diretto riscontro nel testo che sto leggendo - ma forse qualcuno tra voi è in grado di confermarlo), ciò andrebbe in conflitto con l'effettiva e riscontrata continuità a cui ho accennato qui sopra.


Subito a seguire, in effetti, Gabolde afferma che già tra il I e il II anno di regno del nuovo Re, fa la sua comparsa una nuova entità, denominata "Ra Horakhty, nella sua natura di luce solare, che emana dal Disco Aton". Fin dall'inizio del II anno di Regno, Amenhotep IV definirebbe sè stesso "Primo sacerdote di Ra-Horakhty, esaltato nell'orizzonte nella sua natura di luce solare che emana dal Disco Aton", adottando così il Disco Aton quale manifestazione visibile del dio solare Ra-Horakhty. E qui Gabolde chiama a testimone la tomba tebana di Ramose, già Visir sotto Amenhotep III e così anche sotto il IV.
La tomba in questione risalirebbe a prima dell'anno IV di Regno di Amenhotep IV e segnerebbe il passaggio definitivo dal culto tradizionale a quello "innovativo", introdotto da colui che diverrà Akhenaton da lì a breve.

I bassorilievi presenti su una delle pareti tombali mostrerebbero il giovane Re, fedele ai culti tradizionali.
Su una seconda parete, invece, risulterebbe accompagnato dalla Sposa Reale, Nefertiti (assente sulla prima parete citata), entrambi situati sotto i benefici raggi dell'Aton (alla sua prima apparizione).


Detto questo, credo sarebbe opportuno approfondire in merito alla tomba di Ramose e scoprire quali siano gli elementi che permettono a Gabolde di datarla così precisamente. Elementi che nel testo non sono minimamente specificati.
pizia.
00mercoledì 15 ottobre 2008 22:05
Re:
-Kiya-, 14/10/2008 8.56:


Ciò lascerebbe supporre che, fino all'anno 12 circa, Akhenaton non si scagliò in modo assoluto contro la divinità Amon, limitandosi ad elevare il culto del suo Dio,



Sarebbe dunque prova a favore della co-reggenza lunga...


-Kiya-
00mercoledì 15 ottobre 2008 22:12
io propendo per ritenerla tale.
Il XII anno di Regno segna indubbiamente una svolta positiva/negativa.
Penso che a monte dei tributi ricevuti dai rappresentanti dei paesi stranieri vi fosse proprio l'ufficializzazione di Akhenaton, come sovrano unico e la dimostrazione di rispetto nei confronti del defunto Amenhotep III.
pizia.
00mercoledì 15 ottobre 2008 22:18
Mi sembra che anche Antonio sia favorevole ad una co-reggenza lunga, così mi par di capire, vista la sua ipotesi sulla sepoltura di Amenhotep III fuori della Valle dei Re, del resto molto ragionevole...
-Kiya-
00mercoledì 15 ottobre 2008 22:31
senza intendere "impoverire" la teoria di Antonio, a riguardo della sepoltura al di fuori della Valle, mi chiedo: non potrebbe essere stato semplicemente un modo per tutelare oltremodo la tomba dai furti, che si concentravano nell'area principale?

E' pur vero che tutto il regno di Amenhotep si contraddistinse per scelte non comuni. Pensiamo a Malqata, che, volendo, potrebbe essere ritenuta la premessa (più ridotta) ad Akhetaton...
-francis-
00giovedì 16 ottobre 2008 11:25
Secondo il mio parere le argomentazioni della coreggenza sono più valide che quelle che non la ammettono.
Aldred e Vandersleyen, ad esempio, portano come argomentazioni alla loro teoria:

- la stele amarniana di Panehesy mostra Amenhotep III riprodotto come un anziano e Tiy, incorniciati dall'Aten con il suo ultimo nome didattico;
- le decorazioni della tomba di Kheruef (TT 192) raffigurano il giubileo dell'anno XXX di Amenmhotep e contemporaneamente Akhenaten in adorazione del padre;
- le decorazioni della tomba di Ramose (TT 55) raffigurano, nell'ultima scena ad essere completata (quella del funerale) il quarto profeta di Amon Simut. Tale soggetto continuò la sua carica anche sotto Amenhotep III diventando secondo profeta di Amon, per cui si deduce che la rappresentazione di Akhenaten con Nefertiti è sintomo di coreggenza;
- le decorazioni della tomba di Nefersekheru (TT 107), datata al regno di Amenhotep III, mostrano un chiaro stile amarniano;
- le lettere di el-Amarna sono alcune volte indirizzate ad Amenhotep III nel suo ultimo decennio di regno, che corrisponderebbe agli anni VI-XVIII di Akhenaten.
roberta.maat
00giovedì 16 ottobre 2008 17:30
Una domanda per voi che forse potrete attingere informazioni su testi per me irraggiungibili !
Dunque parliamo della lettera EA27=LA296 , quella da Tushratta ad Amenophi IV relativa alle lamentele per le statue d'oro promesse ma giunte in legno dorato. La lettera porta sul margine sin. una annotazione in ieratico che sul testo di Liverani non è chiara. Infatti si legge.....[anno 1]2, primo mese invernale,giorno [....], quando si stava nella residenza meridionale, nel castello "gioia dell'orizzonte".
Copia della lettera di Naharina portata dal messaggero Pirizzi e dal mes[saggero Tulubri].

In particolare vorrei sapere se possibile controllare, riguardo la datazione anno 12 o anno 2, quanto afferma Kitchen,SAP,p.7,nota 1- oppure Campbell o Kuhne.
antonio crasto
00venerdì 17 ottobre 2008 10:40
Non ho idea del controllo esercitato sulle necropoli. Si può però ipotizzare che esistesse una qualche guarnigione militare, per il controllo degli accessi, e un nucleo di sacerdoti, per lo svolgimento delle funzioni religiose. Sicuramente esisteva poi il cantiere per lo scavo e la realizzazione della tomba del nuovo faraone.
Sappiamo che i maggiori pericoli venivano da funzionari corrotti e dagli operai addetti ai lavori.
Lo scavo della grande tomba di Amenhotep III dovette richiedere parecchi anni e l’impiego di molto personale. E’ ipotizzabile che la sua tomba sia stata una delle più ricche, per cui sarebbe stato impossibile tener segreta la sua posizione ed evitare i saccheggi senza un adeguato sistema di controllo e protezione.
L’idea che una tomba reale in una valle isolata fosse più sicura di quelle della Valle dei Re mi sembra poco realistica.

E’ vero che durante il regno di Amenhotep III e Akhenaton si verificarono eventi strani e in un certo senso incomprensibili:

- Amenhotep III si dichiarò figlio carnale di Amon;
- Amenhotep III ha lasciato pochissime testimonianze di vita politica e militare dopo il 10 anno di regno;
- Amenhotep III si fece rappresentare negli ultimi anni di vita come un dio in terra, come se egli fosse già un Osiride;
- Amenhotep III rinnegò in un certo senso il padre Amon, proponendo un riavvicinamento al dio di Iwn / Heliopolis, Aton Ra.;
- nel caso di coreggenza, Amenhotep III accettò il grande tempio ad Aton Ra a Karnak;
- alla fine del suo regno, Amenhotep III spostò la sua reggia a Malqata, nell’area destinata alle necropoli e ai tempi dei milioni di anni;
- Amenhotep III non fu sepolto nella WV 22 al momento del funerale, ma in una tomba a pozzo, sempre nella Valle occidentale, lasciando intendere che la WV 22 non era ancora pronta malgrado i 39 anni di regno;
- Amenhotep III e forse Tiye e Sitamon furono sepolti nella Valle occidentale, come in un eterno isolamento;
- Akhenaton edificò una nuova capitale nel medio Egitto, lontano da Waset;
- Akhenaton decretò la damnatio memoriae del dio Amon;
- Akhenaton scomparve senza lasciare tracce di se e fu forse ucciso durante un colpo di stato, tramato dal clero di Amon e appoggiato dall’Esercito.

Non è sufficiente, a mio parere, tentare di risolvere solamente alcune delle problematiche del periodo, quale coreggenza o scritte intatte nella WV 22. E’ necessario dare una risposta a tutte le problematiche, cercando una linea logica comune e senza che le varie risposte siano in contrasto tra loro.

Le mie ipotesi sono state elaborate secondo questa linea di pensiero. Potranno non essere tutte corrispondenti al vero, ma esiste una linea logica comune, epidemia e malattia di Amenhotep III, che in qualche modo le tiene insieme.
roberta.maat
00venerdì 17 ottobre 2008 14:51
[SM=x822713] Ho trovato solo Kuhne AOT 17,ma nessuna informazione sull'equivoco anno 12 o anno 2 [SM=x822739] . Continuo a cercare !
[SM=g999100]
antonio crasto
00venerdì 17 ottobre 2008 18:50
Ciao Roberta,
mi ricordo bene del dubbio da te ricordato.
Purtroppo non ho a disposizione la mia biblioteca.
Mi sembra di ricordare Gardiner o Murnane. Appena torno a casa sarò più preciso.
Ciao Antonio
-Kiya-
00venerdì 17 ottobre 2008 20:06
Re:
roberta.maat, 16/10/2008 17.30:


Dunque parliamo della lettera EA27=LA296 , quella da Tushratta ad Amenophi IV relativa alle lamentele per le statue d'oro promesse ma giunte in legno dorato. La lettera porta sul margine sin. una annotazione in ieratico che sul testo di Liverani non è chiara. Infatti si legge.....[anno 1]2, primo mese invernale,giorno [....], quando si stava nella residenza meridionale, nel castello "gioia dell'orizzonte".
Copia della lettera di Naharina portata dal messaggero Pirizzi e dal mes[saggero Tulubri].

In particolare vorrei sapere se possibile controllare, riguardo la datazione anno 12 o anno 2, quanto afferma Kitchen,SAP,p.7,nota 1- oppure Campbell o Kuhne.




In proposito, Moran scrive:

"Sul bordo sinistro, partendo dal fondo della tavoletta, un'etichetta ieratica:

'[an]no 2, primo mese di inverno, [giorno .....], quando uno era nella città del sud, nel castello di H'-m-,'ht; copia della lettera di Naharina che il messaggero Pirissi e il messaggero [Tulubri] presero in consegna'".


L'argomento è trattato specificatamente nell'introduzione del volume "The Amarna letters", dove Moran esterna a sua volta dubbi in merito alla data effettiva, riproponendo le due ipotesi citate: '[yea]r 2' e '[year] 12'.

Non mi è chiaro perchè nel primo caso la parola 'year' viene solo parzialmente riportata tra parentesi (parzialmente mancante, quindi), mentre nel secondo vi è contenuta per intero.

Sembrerebbe che il dubbio non sia tanto da ricondurre all'anno, ma che nasca sull'anno per l'assenza o la parziale abrasione di altri segni che lo riguardano.
Forse in merito, FrAnkh potrà dirci qualcosa di più....

Nel caso sia valida la prima iopotesi, Moran, comunque, sottolinea che la lettera andrebbe comunque a collocarsi poco dopo la morte di Amenhotep III, confermando l'ipotesi di una seppur breve coreggenza. Nel secondo caso, invece, si confermerebbe la coreggenza lunga.
In ogni caso, secondo Moran, la coreggenza ci fu.

Nella nota di riferimento a pie' pagina, l'autore rimanda a Kuhne, p. 43 e a Murnane - "Ancient Egyptian Coregencies", p. 124. Sottolinea che Murnane accetta l'ipotesi dell'anno 12, ma nega che questo possa essere chiarificatore nei termini della coreggenza.
Certo è che un accordo amichevole è più volte ribadito e promesso nella lettera in questione, ciò suggerisce fortemente un periodo di transizione in cui il sodalizio "in amicizia" andava ristabilito. Accordo che non par essere ristabilito nemmeno dopo 12 anni o più, se Tushratta insiste ancora affinchè la promessa di Amenhotep III sia mantenuta da suo figlio.



Procedo nelle ricerche [SM=g999103]
-Kiya-
00venerdì 17 ottobre 2008 20:28
Anche Jared Miller si è soffermato sull'argomento. La sua posizione è però a favore dell'Anno 2, poichè, sostiene, molti altri elementi, considerando l'anno 12, perderebbero di significato.

In proposito non ho ancora approfondito. Miller, in effetti, tratta l'argomento come quasi marginale, focalizzandosi su altre questioni. Mi riprometto di approfondire, ma potrete farlo anche voi, a questo link (pag. 266):


Jared Miller - Amarna age chronology
Hatshepsut76
00venerdì 17 ottobre 2008 20:41
Re:
-Kiya-, 17/10/2008 20.28:

Mi riprometto di approfondire, ma potrete farlo anche voi, a questo link (pag. 266):


Jared Miller - Amarna age chronology



qualcosa non quadra: una volta cliccato sul link che hai fornito, in un'altra scheda mi compare scritto:

An error occurred setting your user cookie

con di seguito tutto un papiro scritto in inglese....


roberta.maat
00venerdì 17 ottobre 2008 20:54
Giusto Hat....non si accede !
Io propendo per anno 2 e quindi se coreggenza ci fu, questa fu molto breve.
Per il momento la penso così, ma sono prontissima a cambiare idea se arriva qualcosa di nuovo.
-Kiya-
00venerdì 17 ottobre 2008 22:20
non si apre il file pdf? io vi accedo regolarmente

(è un estratto dal testo di Miller, in inglese)
-Kiya-
00venerdì 17 ottobre 2008 23:50
Ho tradotto malamente il contenuto della frase in ieratico.
Con una lettura più attenta, ho appurato che ho considerato superficialmente una frase fondamentale. La rettifico qui:



'[an]no 2, primo mese di inverno, [giorno .....], quando L'Unico (ovvero il Sovrano) era nella Città del Sud, nel castello di H'-m-,'ht; copia della lettera di Naharina che il messaggero Pirissi e il messaggero [Tulubri] presero in consegna'".



Il Sovrano si trovava nella città del Sud, nella dimora di H'-m,'ht.

Potrebbe riferirsi alla residenza reale di Malqata, la Casa della Gioia?

-francis-
00sabato 18 ottobre 2008 11:26
In una tesi (parte) in mio possesso è scritto: "Oltre alla più volte citata lettera EA27, registrata nell'anno II a Tebe nel palazzo...".
Sembra accertato che a Malqata visse anche Akhenaten. Lo comprovano i ritrovamenti di etichette di giara datate all'anno I del nuovo re e numerosi scarabei e sigilli di Akhenaten con le correzioni teologiche apportate nell'anno IV. Sono stati altresì ritrovati scarabei e sigilli a nome di Tutankhamen e Ankhesenpaaten che estendono il periodo di attività della residenza.
roberta.maat
00sabato 18 ottobre 2008 12:45
Sembra proprio che sia anno 2, vi chiedo se secondo voi può essere una prova di successione diretta (o brevissima coreggenza).
Amenophi IV sale al trono a Tebe col padre morente e vi resta durante i pochi anni in cui muore il re, cresce la nuova fede e aumenta la determinazione di abbandonare la vecchia capitale "infetta" dalla peste, dal clero di Amon e da generali sbandati non più fedeli al sovrano mentre nei paesi confinanti aumentano le controversie tra i
re mettendo a rischio la pace garantita da Amenophi III. In questa ipotesi Akhenaton sembrerebbe un mistico che ha perso di vista le
esigenze del suo paese, ma......sinceramente per ora mi sembra plausibile. In fondo forse anche nei desideri del padre non c'era Lui
come destinato al trono ma suo fratello deceduto prematuramente.
[SM=x822732] Ho concepito una eresia ? [SM=g999108] Fustigatemi qui nel tempio di Kiya ! [SM=g999103]

p.s. La "brocca di FrAnkh" può essere solo un omaggio ad un re ormai Osiride oppure tentimonia in viaggio effettivo del vecchio re alla città di Akhetaton ?
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