Tutankhamon, KV62: papiri occultati?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, [4]
NEFERNEFERURE
00mercoledì 7 ottobre 2009 15:27
La cospirazione di Tut...
Chiaramente vi sono scarsissime evidenze della conquista di Canaan per come viene descritta nel libro dei Numeri e nel libro di Giosuè, con tutta probabilità, come suggeriscono i minimalisti, queste storie furono composte a partire da ricordi di battaglie e conquiste effettuate dagli antenati degli israeliti al fine di
giustificare il diritto divino di questa nazione sulla Palestina.
Inoltre vi sono pochi dubbi sul fatto che, in tempi assai posteriori, il ruolo
significativo svolto nell’Istituzione di Israele e della religione di Yahweh da parte
della confederazione asiatica che comprendeva gli Shasu della Transgiordania fu
completamente cancellato. Di conseguenza,l’importanza dei principali santuari israeliti, come ad esempio il monte di yahweh di Petra, fu espunta dalla memoria collettivadel popolo ebraico, in particolare dopo la divisione tra Israele e Giuda in seguito alla morte di re Salomone (976 a.C. circa). Non dobbiamo dimenticare che l’A.T. rappresenta la storia solo dal punto di vista del regno di Giuda, non da quello delle 10 tribù che formarono il regno settentrionale di Israele, costituito dopo lo scisma.
Esse furono deportate in Assiria nel 721 a.C. e non tornarono indietro per raccontare la storia. Dopo la caduta di Israele per mano assira nell’ottavo secolo a.C. uomini come Giosia, re di Giuda, tentarono di ristabilire una forma + rigida della religione mosaica.Fu da questa ortodossia che nacque il Giudaismo che sopravvisse al sacco di Gerusalemme e alla distruzione
nel 70 d.C. del tempio ad opera di Tito, comandante delle legioni romane e futuro imperatore.
Lo storico ebreo Giuseppe Flavio riferisce che durante una lunga guerra contro Roma non meno di 97000 ebrei furono deportati come prigionieri, mentre un altro milione e centomila morironoo per la carestia o a fil di spada. Da allora in poi i Giudei, discendenti della tribù di Giuda, non ebbero più una madrepatria né un luogo nazionale di adorazione, e fu così che
iniziò la Diaspora e l’esilio, dispersi in tutti i paesi d’Europa.
Per 1800 anni i loro discendenti tennero vive le loro tradizioni culturali e le credenze religiose sognando di poter tornare, un giorno, a Gerusalemme. Questa opportunità giunse nel 1917,
ed è esaminando la lunga lotta degli ebrei per tornare a Sion, antico nome di Gerusalemme, che si
può iniziare a comprendere appieno il significato dei papire dell'Esodo spostati dalla tomba di Tutankhamen nel 1922.
Nota mia: non entrerò nel dettaglio della storia della nascita del Sionismo (rimando al capitolo apposito) necessita tuttavia sottolineare il ruolo che ebbero personaggi come Chaim Weissmann,
LLoyd George,Lord Balfour e Winston Churchill nell’assicurare il sostegno del governo britannico alla causa sionista.
Alla fine del 1915 stava divenendo chiaro che la guerra in Europa necessitava di un nuovo impulso ma gli USA avevano deciso di rimanere neutrali, il governo britannico sapeva che l’entrata in guerra dell’America avrebbe avuto un enorme impatto psicologico sugli Imperi centrali ed avrebbe
ravvivato lo spirito combattivo delle forze armate alleate , tuttavia non si conosceva la strada per convincere gli USA a cambiare idea. Fu un armeno russo che suggerì il modo di sbloccare la situazione, si era appassionato alla causa degli Alleati dal momento che i suoi connazionali armeni venivani massacrati dai turchi (anche la Palestina era sotto il controllo turco), questo
stato di cose sarebbe potuto cessare solo se gli imperi Centrali fossero stati sconfitti.
Suggerì quindi di guadagnare il sostegno degli ebrei + in vista negli USA, molti dei quali erano importantissimi banchieri e finanziaeri, offrendo loro di tenatare di assicurare loro la Palestina
se fossero riusciti ad arrivare ak Presidente Wilson, convincendolo ad uscire dalla neutralità.
E così fu. Dopo infinite difficoltà fu stilato un “patto fra gentiluomini” che assicurava l’assoluta fedeltà degli ebrei sionisti in GB e in USA e fu definito un accordo che assicurava che
la Patria Nazionale Ebraica comprendesse l’intera Palestina e che i francesi rinunciassero ad ogni pretesa sulla Palestina del Nord.
Il maggior apporto dato dal popole ebreo fu il suo aiuto a portare il Presidente Wilson alla causa degli Alleati. Nacque cos’ la “dichiarazione Balfour“ che riconosceva una Palestina ebrea sotto la
protezione britannica, sostenuta dagli USA. Nelle consultazioni grande ruolo ebbe anche la famiglia Rothschild, banchieri ebrei.
Questi sentimenti non erano però condivisi dai capi della Rivolta Aaraba che guardavano con sdegno crescente alle azioni del governo britannico. Infatti, per contribuire ad assicurare una vittoria
Alleata nel medio oriente, gli inglesi avevano promesso di appoggiare l’istaurazione di uno stato arabo che avrebbe unscluso la Palestina ela Transgiordania, ma ora la prospettiva era diventata irraggiungibile.
E’ ovvio che gli arabi palestinesi fossero infuriati al pensiero di perdere il loto paese.
Nel tentativo di offrire un segno di amicizia, sulla scia della conquista alleata della Palestina, si susseguiron incontri tra Weissmann, il rapprsentante degli ebrei sionisti, e Feisal ibn Hussein, emiro ascemita della regione di Hejaz dell’Arabia, agli incontri era presente anche T.E.Lawrence
(Lawrence d’Arabia), Feisal credeva assolutamente che quando vi fosse stata la Conferenza di Pace i leali sforzi del suo popolo nell’agevolare una vittoria alleata nel Vicino Oriente sarebbero stati ricompensati. Non fu così, nel 1918 crollarono gli Imperi centrali e le marine alleate occuparono Costantinopoli ponendo fine all’impero turco.
La Conferenza di Pace oerò non assicurò alcuna soddisfazione prsatica a Feisal.
La vicenda fu vista con estremo imbarazzo, di conseguenza la GB offrì a Feisal il trono di Mesopotamia che acccettò, e gevernò il paese come re Feisal I dell’Iraq. Nel 1923 la Transgiordania divenne emirato semi-indipendente governato da Abdullah ibd Hussein, fratello di Feisal, sotto il mandato britannico fino al 1946, data in cui il mandato fu revocato e Abdullah adottò il titolo
di re del regno ascemita di Giordania.
Numerosi altri problemi accompagnarono la nascita dello stato di Israele, il pogrom di Gerusaelemme, disordini tra arabi palestinesi, l’antisionismo, i tumulti di Jaffa , anche i beduini reclamavno terre in Palestina…e l’opposizione straniera, Fu così stabilito che la Palestina divenisse un protettorato britannico con un’amministrazione civile,la GB avrebbe incoraggiato ma
anche regolato l’insediamento dei coloni ebrei.
Il mandato riconosceva il legame del popolo ebraico con la Palestina che fu ratificato dalla Società delle Nazioni appunto come Legame ma NON come diritto storico degli ebrei sulla Palestina.
Churchill redasse il cosiddetto Libro Bianco, che teneva conto di tutte le lamentele della popolazione
araba della Palestina ed esaminava il probabile impatto della colonizzazione ebraica su vasta scala.
L’indagine stabilì che il principale problema degli arabi era che esistevano gli ebrei, e che desideravano esistere in Palestina. Fu così rimossa la Transgiordania dai territori che gli ebrei
si aspettavano di poter controllare. Malgrado ciò, il Libro Bianco confermò il diritto di insediamento da parte degli ebrei anche se prescrisse che non dovesse superare la capacità di assorbimento del paese.
-----
Tale era la situazione politica in Palestina quando, la mattina di sabato 4 novembre 1922,
alcuni operai che toglievano la sabbia da una zona sottostante la tomba di Ramesse VI nella Valle
dei Re in Egitto scoprirono i gradini che conducevano alla tomba sconosciuta di un faraone dimenticato.
Si trattò della scoperta archeologica del secolo-


NEFERNEFERURE
00mercoledì 7 ottobre 2009 15:31
La cospirazione di Tutankhamon - e concludo
lla luce di quanto esposto gli autori sono gli autori sono giunti alla seguenti conclusioni:
l’esodo ebbe luogo durane o subito dopo l’epoca di Amarna, probabilmente durante il regno di Horemhab. Con ogni probabilità iniziò durante la coreggenza di Amenothep III e Akhenaton,quando i sacerdoti deposti e i popole egizio cominciarono a temere che abbandonado i vecchi dèi, avrebbero dovuto pagare un terribile prezzo.
Fu così che quando una terribile piaga infuriò verso la fine del regno di Akhenaton, fu reputata come la punizione per l’Egitto che non aveva supplicato gli dèi per circa 13 anni. Ma nulla fu fatto se non dopo che il controllo del paese fu trasferito da tell el-Amarna a Menfi o a Tebe, cosa che non
avvenne fino al regno di Tutankhamon.
Allora la piaga si era presa le vita delle Regina Tiy e stava devastando il Vicino Oriente. Sotto Tutankhamen il controllo del regno su posto nella mani di Ay,sacerdote e mago, e di Horemhab, sostituto
e reggente del sovrano che si occupava di questioni militari. Tramite l’influenza di quest’ultimo sembrerebbe sia stato effettuato qualche tentativo per convincere il re che l’unico modo per liberarsi dalla pestilenza fosse quello di radunare i responsabili ed allontanarli; i responsabili, naturalmente,
erano i sacerdoti “contaminati” e i seguaci dell’Aton, sembrebbe, però, che furono colpevolizzate perchè le popolazioni asiatiche che si erano stabilite nelle zone di confine quali il Delta Orientale del Nilo,
forse perché si pensava che avessero introdotto la piaga dalla Siria-Palestina durante il regno di Akhenaton.
Questa è la visione dell’esodo alla luce del riesame delle fonti storiche greco-egiziane e grecp-romanesulla vita di Mosè e sull’esodo dall’Egitto; è dunque probabile che copia dei primi stadi di questi eventi fosse contenuta anche nei papiri dell’Esodo rimossi dalla tomba di Tutankhamen.
La minaccia di Carter dev’essere giunta come un fulmine a ciel sereno, se avesse avuto ragione,rendere pubbliche rivelazioni tanto esplosive avrebbe fornito agli arabi palestinesi elementi sufficienti per mettere in dubbio il diritto storico degli ebrei sionisti di stabilirsi sul proprio suolo, anzi, ciò avrebbe aperto la strada agli arabi per chiedere l’annullamento sia della Dichiarazione
Balfour che del mandato britannico per la Palestina. Gli inglesi sapevano bene che la crescente opposizione alla patria nazionale ebraica non solo in Palestina ma anche presso la popolazione araba egiziana, avrebbe perfino potuto incitare gli eredi della dinastia ascemita, incluso re Feisal,a sollevare una nuova rivolta contro l’occupazione britannica in Palestina.
Le conseguenze per il futuro della comunità ebraica sarebbero state incalcolabili.
Stando a Lee Keedick “si fece in modo che Carter venisse messo a tacere e che la minaccia non si materializzasse”, è supponibile che la questione fose stata bloccata sul nascere, Carter tornò a Londra nel 1924 e aspettò pazientemente mentre Sir John Maxwell , il principale esecutore testamentario del patrimonio di Carnarvon, tentava di concordare una nuova linea di condotta
col Ministro dei Lavori Pubblici egiziano per conto di Almina, contessa di Carnarvon.
L’avvicendamento nella carica di Ministro del LL.PP. da parte di A.P.Ziwar - vecchia conoscenza di Carter – facilitò lo sblocco della situazione; Ziwar era solidale con Carter e tutti lavorarono in suo favore e della contessa Almina. Dato che Carter e Lady Carnarvon rinunciarono formalmente
a qualsiasi pretesa sui tesori della tomba, poteva essere emessa una nuova concessione che permettesse il loro definitivo sgombero. Fu così che il 13 gennaio 1925 il nuovo Ministro dei Lavori Pubblici emise una concessione annuale a Carter operante per conto di Almina, contessa di Carnarvon.
Carter impiegò 7 anni per completare lo svuotamento della tomba (la concessione era rinnovata annualmente), Almina non ottenne (almeno non ufficialmente) nessun oggetto di valore ma ottenne dal Governo egiziano la somma di 36.000 sterline, per caso si trattò anche della stessa cifra proposta
come ricompensa dei diciassette aniu di scavi nella Valle dei Re.
Finì così il rapporto lavorativo con l’Egitto di Howard Carter e del patrimonio Carnarvon; se non in conversazioni private con Lee Keedick nella primavera del 1924, Carter non avrebbe mai più alluso ai papiri.
Che cosa esattamente “si fece” con il signor Carter per assicurarsene il silenzio sulla faccenda rimane poco chiaro. Non va neppure dimenticato che il quinto conte di Carnarvon era morto inaspettatamente in circostanze piuttosto sconcertanti (avvelenamento da metallo raro, forse mercurio), e va ricordato che era stato lui ad annunciare al mondo che nella tomba erano stati
trovati dei documenti papiracei pochi giorni dopo la scoperta.
Potrebbe essersi portato nella tomba misteri legati alla sua entrata clandestina nella tomba con Carter oltre alla rimozione illegale di tesori d’arte: se fra questi vi erano i papiri allora il loro contenuto doveva essere stato tradotto in segreto. Si sa che dicembre 1922 all’amico stretto di Carnarvon, Alan H.Gardiner, era stato chiesto di tradurre qualsiasi papiro fosse stato trovato nellaTomba, se lo ha fatto (non vi sono prove) e contenevano il resoconto dell’esodo, già esplosivo
di sua natura, forse Carnarvon e Carter avvicinarono certi individui che, per motivi propri,avrebbero potuto volersi assicurare che i loro contenuti NON diventassero di dominio pubblico.
A questo punto è importante sapere che Almina era la figlia illegittima di Alfred Rothschild, nipote del fondatore dela ramo britannico della casata dei Rothschild, la famiglia ebrea più ricca e potente d’Europa. Non è neanche un segreto che, prima di sposarsi con Almina, lord Carnarvon si trovasse in gravi difficoltà finanziarie e i suoi debiti furono coperti da Alfred Rothschild. Almina rimase sempre in contatto con il padre il quale non fece mai mancare
sovvenzioni economiche alla coppia. Nel 1918 Alfred Rothschild morì e lasciò ad Almini e ai nipoti un’ampia porzione del suo patrimonio. Sappiamo però che 1922-23 Lord Carnarvon si trovava di nuovo in difficoltà finanziarie ed era restio a sponsorizzare ancora Carter, inoltre,dopo la scoperta della tomba sarebbero occorse altre cinque stagioni di scavi per assicurarne la perfetta ripulitura. Trovandosi davanti questa scoraggiante prospettiva e offeso per la fortuna
che il padre di Almina aveva lasciato solo a lei e ai loro figli, è possibile che la frustrazione finanziaria di Carnarvon lo avesse portato a concepire una sorta di piano, di convincere cioè alcuni importanti ebrei sionisti del fatto di avere a disposizione antichi documenti egizi che, per l’estrema riservatezza della loro natura, sarebbe stato meglio tenere riservati…?
Non ci sono prove reali reali del fatto che sia stato tentato un ricatto del genere, ma se ciò fosse avvenuto il candidato più ovvio verso cui dirigerlo era naturalmente la famiglia di Alfred, i Rothschild, che tanto si adoperava per sostenere la causa sionista e l’istituzione delloStato Ebraico.
Non sapremo mai se Lord Carnarvon fosse stato in combutta con Carter per lo sfruttamento dei papiri e non abbiamo prove del fatto che siano realmente esistiti, ma non si può nemmeno provare che non lo siano, né possiamo sperare che negli anni a venire emerga una qualche provadel loro destino, come adesso è emerso un disegno più chiaro degli eventi che circondarono l’apertura della tomba nei decenni che seguirono la scoperta.


[SM=g1621242]


NEFERNEFERURE
00mercoledì 7 ottobre 2009 15:36
Come avete letto, gli autori tentano di dimostrare che Carter e lord
Carnarvon fecero sparire davvero dei documenti trovati nella tomba
di Tut i quali, se fossero divenuti di dominio pubblico,
avrebbero potuto cambiare per sempre il volto del Medio Oriente.
Tengo a sottolineare che ho riportato le notizie a mio avviso più
significative, sembra tanto in realtà è solo un’infinitesima goccia
di quanto esposto nel libro in questione che invito
tutti gli interessati a leggere (so che alcuni lo hanno già) non certo
per il gusto di confutare altre tesi, ma solo per sottolineare che
esistono tesi diverse e che la verità
nessuno l’ha in tasca. Sono tante, troppe le cose che ancora non si
sanno, e comunque, il libro vuole esprimere un’ipotesi di risposta sul
perché, se i papiri sono davvero esistiti
(ed credo che sia così) siano stati fatti sparire.
Il libro: LA COSPIRAZIONE DI TUTANKHAMEN – Andrew Collins – Chris Ogilvie Herald Newton Compton Editori.
[SM=g1621242]
Merytaton62
00mercoledì 7 ottobre 2009 22:38
Tutto molto interessante, ma estremamente complicato...o forse siamo noi, che vogliamo vedere il mistero anche dove non c'è. Una cosa, infatti, appare evidente:dalla tomba di Tutannkhamen sono spariti numerosi reperti...non sarebbe strano, quindi, che fossero stati trafugati anche dei papiri. Però non è detto che il loro contenuto fosse poi così esplosivo...
pizia.
00giovedì 8 ottobre 2009 00:50
Effettivamente, fare congetture sul possibile contenuto di papiri forse esistiti e trafugati... mi sembra molto romanzesco.
NEFERNEFERURE
00giovedì 8 ottobre 2009 09:40
Come già riportato, a parlare dei papiri fu lo stesso Lord Carnarvon che ne annunciò ufficialmente il ritrovamento alla stampa. In seguito la minaccia di Carter ad un ufficiale britannico di rivelarne i contenuti ha contribuito a suscitare l'ovvia curiosità di consultarli: da qui la sorpresa di scoprire che non si trovano, e le motivazioni più plausibili (derivanti da tutta la lunga disamina precedente) sono esposte nel penulltimo post della "relazione".
Mi sembra molto lineare

Un bacio a tutti


[SM=g1621242]
-Kiya-
00giovedì 8 ottobre 2009 19:20
Personalmente rientro tra coloro che sostengono la possibile esistenza di papiri nella tomba di Tut.
Ma credo che sia necessario fare alcune riflessioni, sull'abitudine egizia di corredare le tombe con gli stessi.
Innanzitutto va ricordato che il concetto di "storia" e quindi di "resoconto/cronaca" è molto più tardo e tale concezione non rientrò nella mentalità egizia prima del contatto con i Greci.
Poi c'è da sottolineare che i papiri rinvenuti nelle tombe scoperte fino ad oggi hanno tutti una precisa valenza religiosa. Essi riportano infatti brani fondamentali al defunto per affrontare il viaggio nell'Aldilà, con il compito di aiutarlo e proteggerlo, al fine di ottenere la vita eterna.
Nessun papiro rinvenuto finora presenta testi di diversa natura.

Alla luce di quanto detto, è quindi non escludibile la possibilità che Carnavon e Carter trovarono dei papiri nella tomba di Tut, ma credo che sia anche innegabile che il loro contenuto non potesse riguardare il presunto Esodo.

Se come sostengono gli autori, Tutankhamon fu il responsabile di quest'azione, e se la stessa si ripercosse sui seguaci dell'Aton, come potremmo spiegare la presenza del Disco Solare su alcuni oggetti rinvenuti nella sua tomba (pensiamo allo splendido schienale del trono d'oro, dove Tutankhaton e Ankhesenpaton sono rappresentati sotto i benevoli raggi dell'Aton)?

Alcune precisazioni: Carnarvon morì ufficialmente per un'infezione causata dalla puntura di una zanzara e non per avvelenamento da mercurio. Per quanto possa risultare banale come causa di morte, non bisogna sottovalutare la salute cagionevole e precaria del Conte, che si recò inizialmente in Egitto proprio per beneficiare del clima.

Ay viene davvero indicato come mago? presumo che il termine venga utilizzato nel senso di "sapiente", tuttavia poco consono a questo personaggio, rinomatamente preparato sì, ma politicamente e militarmente.

In chiusura, mi rivolgo a Neferneferure con una preghiera:
qualora in futuro dovessi inserire nuovamente messaggi così corposi, a beneficio della lettura e per una miglior comprensione ti chiedo la cortesia di spezzare lo scritto in un maggior numero di inserimenti e di avere particolare riguardo per la formattazione dello stesso, controllando che dopo il copia/incolla gli "a capo" coincidano con la punteggiatura. Onestamente ho fatto una fatica notevole a leggere il tutto, senza perdere di vista le informazioni fondamentali.
Per facilitare tutto ciò, e per verificare l'esito di un post prima dell'invio effettivo, segnalo la funzione "anteprima". E' sufficiente cliccare sul relativo pulsante (presente accanto al "rispondi") per visualizzare il messaggio che si è in procinto di caricare.

Grazie per la collaborazione,

Kiya
NEFERNEFERURE
00venerdì 9 ottobre 2009 10:02
Grazie dei consigli Kiya, onestamente spero per il futuro non non doverne più fare di così complessi...non è stato un lavoro molto semplice data la corposità delle
argomentazioni...Avevo spostato tutto lo scritto da word a blocco notes ma
quando ho incollato i post sul sito erano tutti spezza dagli 'a capo'. Ho provato a
fare correzioni ma il tempo era ristrettissimo e ho fatto quel che ho potuto..
Grazie, cara Kiya, sempre così paziente.....

[SM=g1621242]
pizia.
00venerdì 9 ottobre 2009 10:07
A questo punto, visto che il resoconto di Anna è particolarmente attento nel riferire i contenuti del libro, nonché completo e corposo, potremmo fare una scheda libro (se già non c'è, confesso di non aver controllato ancora) nella sezione apposita, lasciando qui la discussione più generale, e linkandole a vicenda.

Un buon resoconto sui libri a tema egizio, e in particolar modo su quelli letti da noi, può essere molto importante per chi volesse conoscere un testo senza averlo ancora sottomano, per decidere se comprarlo o no, per valutare meglio se la lettura è utile ai fini di una propria ricerca...
Hatshepsut76
00venerdì 9 ottobre 2009 10:43
Re:
pizia., 09/10/2009 10.07:

A questo punto, visto che il resoconto di Anna è particolarmente attento nel riferire i contenuti del libro, nonché completo e corposo, potremmo fare una scheda libro (se già non c'è, confesso di non aver controllato ancora) nella sezione apposita.



controlla adesso... [SM=g999103]


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com