È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su



Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

Prinpessa Any

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2011 11:59
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
08/10/2011 13:44
 
Quota

... dettaglio a cui va aggiunta la presenza della "t" del femminile al segno sa, che lo rende sa.t, "figlia":

zAX1


Direi che non c'è dubbio che questa Iny fosse una donna e che fosse una Principessa Reale.

Va anche sottolineata la provenienza del reperto: Deir el-Bahari. Possiamo, quindi, ipotizzare due cose:

1) Il reperto proviene dalla Necropoli di Deir el-Bahari e quindi Iny potrebbe essere vissuta nell'arco di tempo compreso tra i regni di Amenhotep I e Hatshepsut;
2) Il reperto proviene dalla Cachette DB320, situata nella medesima Necropoli. In tal caso, l'intervallo di tempo da considerarsi è più ampio e abbraccia l'intera XVIII dinastia. La XIX ne è esclusa, poichè in quel periodo i coperchi dei canopi tornarono a proporre le teste dei quattro Figli di Horus.
[Modificato da -Kiya- 08/10/2011 13:58]
OFFLINE
Post: 781
Post: 781
Registrato il: 27/01/2010

EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
TA makA nen ka neKet
08/10/2011 13:53
 
Quota

Re: Re:
-Kiya-, 08/10/2011 11.15:

Molto interessante l'intuizione di RAMSY, tuttavia non abbiamo certezza che sia questo il caso. Vi furono periodi in cui i coperchi dei Canopi riproducevano, tutti e quattro, le fattezze del defunto per cui erano stati confezionati, come fu per Tutankhamon del resto. Nel caso qui esaminato, quindi, quello che vediamo potrebbe essere proprio il volto di Iny ed è forse uno degli elementi che inducono a datare il vaso alla XVIII dinastia.



A questo proposito volevo allegarti questi vasi canopi (ma Ty non era della XVIII dinastia [SM=x822741] ) dove i due coperchi superstiti hanno sembianze umane ( a meno che una non sia un babbuino venuto male [SM=g999108])ma con fisionomie differenti. Come si giustifica questo fatto?
E poi mi è venuta in mente un'altra cosa:vasi canopi in calcare e non in alabastro, scriba non molto dotato, nome del re non menzionato.....non vi sembra che, per il suo rango, questa principessa sia stata un pò bistrattata?
[Modificato da RAMSY 08/10/2011 13:54]
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
08/10/2011 14:18
 
Quota

I Vasi che segnali non appartengono alla Grande Sposa Reale di Amenhotep III. Dai testi inscritti sui medesimi direi che si tratti di un individuo di sesso maschile.

Le fisionomie differenti (e quindi anche il fatto che i vasi presentano coperchi dalla testa umana pur trattandosi di vasi provenienti dalla XIX din.) potrebbero suggerire effettivamente un erroneo abbinamento, oppure il "riciclo" di un corredo funerario...

A proposito della tua osservazione: l'oggetto appartiene a una Principessa, non a una Regina o a un Re. Quindi credo che la sua fattura non debba destare perplessità.
[Modificato da -Kiya- 08/10/2011 14:21]
08/10/2011 15:52
 
Quota



-Kiya-, 08/10/2011 11.15:



Devo ammettere che mi sono affidata più all'intuito che non alle regole grammaticali. Ho anche inserito un "per" di troppo, dopo jm stp-s3 ḥpy:

"..... il/la quale ha scelto la protezione di Hapy. L'Osiride figlia del Re chiamata/detta Iny".

Ho voluto dare per scontato che qui Wsir fosse da intendersi come epiteto riferito alla defunta.

(...)

Carlo tu che proponi come traduzione integrale? Ti riferisci al Neo-Egiziano... devo supporre che tu sia del parere che questa donna visse in Epoca Amarniana o negli anni immediatamente successivi?

(...)


Molto interessante l'intuizione di RAMSY, tuttavia non abbiamo certezza che sia questo il caso. Vi furono periodi in cui i coperchi dei Canopi riproducevano, tutti e quattro, le fattezze del defunto per cui erano stati confezionati, come fu per Tutankhamon del resto. Nel caso qui esaminato, quindi, quello che vediamo potrebbe essere proprio il volto di Iny ed è forse uno degli elementi che inducono a datare il vaso alla XVIII dinastia.




Anche io ho considerato l’ipotesi che potesse essere un epiteto, dato che il defunto veniva definito di volta in volta Wsjr oppure Wsjr pn, “questo Osiride”. Tuttavia se fosse un dativo nominale, “a/per l’Osiride”, ci sarebbe necessariamente la preposizione “n”:
n

che non può essere omessa.
Mentre potrebbe essere il soggetto della frase introdotta dall’imperativo particolare jm (dà!, fà che!), usato in tal caso come verbo operatore senza distinzione al posto di rdj.

Appena ho un po’ di tempo per pensarci posso passare a proporre la mia traduzione; ho alcuni dubbi.
Per quanto riguarda la datazione: A mio parere risale alla XVIII dinastia, e si, forse è di epoca Amarniana o giù di lì, anche se non escludo ancora la XIX. Pensandoci l’arcano può essere risolto, infatti quello che appariva un dettaglio ora è in grado di essere la chiave. Ufficialmente a partire dalla XIX dinastia si affermano i vasi canopi raffiguranti i 4 figli di Horus; se dunque Ramsy ha ragione ed è stato fatto un bel “collage”, presumibilmente appartengono a quel periodo, altrimenti bisogna tornare indietro.
Potrebbe anche trattarsi di una cassetta unica ripartita in 4 scomparti, il che ci è impossibile constatarlo dall'immagine; ciò porrebbe il reperto in un tempo che va dal II Periodo Intermedio/XVIII dinastia.
Se Ramsy con i suoi “agganci” :) riuscisse a giungere a queste informazioni, magari domandando diretto diretto: “avete messo insieme vaso e coperchio diversi oppure no?” :) si potrebbe arrivare alla soluzione, almeno sul periodo da tenere in considerazione.
OFFLINE
Post: 781
Post: 781
Registrato il: 27/01/2010

EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
TA makA nen ka neKet
09/10/2011 01:27
 
Quota

Ok, ho fatto i compiti:
[URL=Helen Miller Gould canopic jar]questo è il vaso canopo di Iny in calcare con decorazioni dipinte, che proviene probabilmente da Deir el Bahry, Tebe. Nuovo regno, XVIII dinastia, periodo di Amenhotep III. Alto 38 cm con 16 cm di diametro
A partire dall'antico regno il corpo del defunto, maschio o femmina che fosse, veniva sepolto con un corredo relativo alla mummificazione abbastanza standardizzato. Un elemento essenziale tra questo gruppo di oggetti era il set di vasi canopi che servivano a contenere le viscere del defunto. Il vaso in questione faceva parte da un gruppo di quattro vasi specificatamente identificati con i quattro figli di Horus: Hamset, Hapi, Duamutef e Qebeshenuf che servivano a proteggere gli organi interni. La dedica ici dice che questo vaso era sotto la protezione di Hapi e Nefti che servivano come guardiani divini dei polmoni. L'iscrizione, disposta in tre colonne verticali evidenziate con pigmento blu dice:
Parole dette da Nefti, io accolgo tra le mie braccia ciò che è in me, assicurandolo sotto la protezione di Hapi e (anche) di Osiride. La figlia del re, Iny, giustificata.
Nell'iscrizione la è proprietaria del vaso è identificata come Iny, figlia del re. Sulla base della storia del vaso e del suo stile, questo può essere associato ad un gruppo di vasi canopi appartenenti a membri della famiglia reale o ai domestici di Amenhotep III che erano sepolti in tombe o gruppi di tombe sulla parete occidentale di Deir el Bahry.
Il vaso canopo di Iny si contraddistingue dall'alta raffinatezza e delicatezza del lavoro di intaglio. La qualità e la cura usati suggeriscono un alto rango o comunque una convivenza con la famiglia reale da parte di Iny.
Con il suo coperchio dalla testa umana questo vaso si discosta da quelli convenzionalmente associati alla sepoltura maschile di quel periodo. Anche l'iscrizione associa la defunta ad Osiride poichè questo dio non ha un vero e proprio corrispettivo femminile, una dea che leghi il suo nome a quello del dio maschile.
Con ogni probabilità il tappo del vaso di Iny fa parte di un set di quattro vasi canopi co quattro coperchi con testa umana senza barba. La giusta correlazione tra coperchi con testa umana senza barba e le sepolture femminili è ancora poco chiara.
Com'era tradizione gli occhi e la bocca sul coperchio erano originariamente evidenziati in nero. Come altri vasi canopi del periodo era probabilmente collocato all'interno di una contenitore di legno che veniva utilizzato come "sarcofago degli organi interni".
OFFLINE
Post: 781
Post: 781
Registrato il: 27/01/2010

EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
TA makA nen ka neKet
09/10/2011 01:32
 
Quota

questo è il link
OFFLINE
Post: 798
Post: 612
Registrato il: 21/10/2006

EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
09/10/2011 09:18
 
Quota

Re:
RAMSY, 09/10/2011 01.27:

... è il vaso canopo di Iny in calcare con decorazioni dipinte, che proviene probabilmente da Deir el Bahry, Tebe. Nuovo regno, XVIII dinastia, periodo di Amenhotep III.



Quindi è probabile che questa principessa Iny sia una delle figlie di Amenhotep III?
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
09/10/2011 11:59
 
Quota

Re: Re:
Biceleon, 09/10/2011 09.18:



Quindi è probabile che questa principessa Iny sia una delle figlie di Amenhotep III?




Per poter rispondere a questa domanda dovremmo, innanzi tutto, conoscere le ragioni che indocono a classificare questo vaso come proveniente dal Regno di Amenhotep III.
Secondo Aidan Dodson e Dyan Hilton nell'albero genealogico di Amenhotep III e Teye, insieme a Sitamun, Iset, Henuttaneb, Nebetiah e Baketaten, compare un'altra principessa di cui si ignora il nome, che viene indicata con la siglia 18A-H. Riscontri della sua esistenza sono stati trovati nella TT192 (la tomba di Kheruef), su un rilievo che mostra due Principesse (perfettamente identiche fra loro) nell'atto di scuotere i sistri.
Ne propongo immagine in allegato.

Iny, tuttavia, potrebbe non essere figlia della coppia Amenhotep/Teye, ma del Re e di una sposa secondaria.


p.s. ... è chiaro che devo dedicarmi in modo serio e impegnativo allo studio della lingua Egizia....
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:30. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.