| | | OFFLINE | | | Post: 178 Post: 178 | Registrato il: 02/05/2009 | Scriba Guardiano | Suddito | | |
|
13/11/2012 16:40 | |
Beh. visto che mi sto occupando proprio del periodo, non posso fare a meno di segnalarvi un paio di cosette, anzi di precauzioni, da tenere presente leggendo questo libro.
- Nonostante l'autore ammetta che parlare di "templi" o comunque strutture cultuali è alquanto arbitrario, nel libro l'interpretazione come tali è continuamente, e anche ruffianamente a parere di molti, occhieggiata. Le critiche a questo approccio sono state numerose.
Tutto ciò nasce anche dal fatto che una clamorosa scoperta archeologica nell'era di internet richiede tempi strettissimi per la divulgazione di elementi e interpretazioni da parte degli autori, pena essere anticipati e defraudati da pubblicazioni di altri che con lo scavo non c'entrano nulla. E infatti questo libro compare un pò troppo presto rispetto ai tipici tempi (biblici) degli scavi. Solo il 5% del sito è stato scavato e nessun studioso serio si aspetta che ci siano abbastanza elementi per ricostruire un quadro storico. Ma Schmidt, come dicevo, in qualche modo è stato forzato proprio a tentare una ricostruzione che non va ancora considerata attendibile.
- Un aspetto fondamentale per capire il senso e l'utilizzo delle strutture di Gobekli, è in un dettaglio tecnico: determinare se le strutture fossero coperte o meno. Tralascio le discussioni di alcuni esperti, estremamente interessanti e che fondamentalmente condivido, e vi sottolineo solo l'aspetto fondamentale: se quelle strutture erano aperte, non ne era possibile l'uso come abitazioni e tutto il centro diventa forzatamente "rituale" e non abitativo.
Alcuni elementi, apparentemente trascurati e non commentati da Schmidt, fanno invece pensare che è molto probabile che quelle strutture fossero coperte. Peronalmente ne ho ricavato la sensazione che Schmidt non fosse completamente onesto nello spingere l'interpretazione "templare" e nel trascurare gli elementi che vanno contro questa interpretazione. Ma come dicevo, si parlerà ancora a lungo di Gobleki, non c'è fretta...
- Terzo elemento: ci sono ulteriori siti ancora non scavati come Karahan Tepe, un sito che non potrete trovare sulle cartine (o almeno fino a poco tempo fa) perchè tenuto nascosto dalle autorità per evitare saccheggi, che è praticamente una città per la sua enorme estensione (teorica) e che mostra pilastri identici a quelli delle fasi piu tarde di Gobleki, che spuntano a decine affioranti dal terreno. L'unicità o l'importanza di Gobleki è quindi ben lungi dall'essere provata, così come possiamo dire che la civiltà che lo ha prodotto è lì in attesa di essere scavata, che non è certo una civiltà di quattro gatti e che è inutile sparare titoli a sensazione quando siamo all'inizio di un lavoro di scoperta possibile, non teorico.
Detto questo, non c'è persona vivente alla data di oggi più invidiata di Schmidt nel mondo dell'archeologia :-)
|