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"Costruirono i primi templi." di Klaus Schmidt

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2013 12:35
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09/07/2012 20:38
 
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Mi stai facendo venir voglia di andare a ricontrollare la numerazione. Non ci ho proprio fatto caso, durante la lettura! Invece condivido il tuo parere sul linguaggio complicato: anche io ho riscontrato difficoltà in fase di lettura. Però, come dici giustamente tu, è una fatica che vale la pena fare se si è appassionati.
Colgo l'occasione per farvi vedere una ricostruzione di Gobekli Tepe...
...fatta con i Lego! [SM=g999103]

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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
10/07/2012 09:07
 
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Condivido in toto quello che tu, pizia., hai rilevato. [SM=g999105]

Quanto a te, Hat, non ho parole: la ricostruzione con la Lego è fantastica! [SM=x822718] [SM=g999097] E tieni conto che la Lego è stato un mio grande amore...

Ric [SM=x822712]
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- ShemsetRa -
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14/07/2012 11:48
 
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Re:
Hatshepsut76, 09/07/2012 20.38:

Mi stai facendo venir voglia di andare a ricontrollare la numerazione.



Ricontrolla pure, vedrai i numeri delle immagini dell'inserto centrale, fuori testo, saltare qualcosa che riappare alla fine del libro, un peccato veniale tutto sommato, considerando lo spessore delle informazioni [SM=x822706]

Divertente il modello in lego, quasi quasi mi faccio una mastaba [SM=x822752]

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13/11/2012 16:40
 
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Beh. visto che mi sto occupando proprio del periodo, non posso fare a meno di segnalarvi un paio di cosette, anzi di precauzioni, da tenere presente leggendo questo libro.

- Nonostante l'autore ammetta che parlare di "templi" o comunque strutture cultuali è alquanto arbitrario, nel libro l'interpretazione come tali è continuamente, e anche ruffianamente a parere di molti, occhieggiata. Le critiche a questo approccio sono state numerose.
Tutto ciò nasce anche dal fatto che una clamorosa scoperta archeologica nell'era di internet richiede tempi strettissimi per la divulgazione di elementi e interpretazioni da parte degli autori, pena essere anticipati e defraudati da pubblicazioni di altri che con lo scavo non c'entrano nulla. E infatti questo libro compare un pò troppo presto rispetto ai tipici tempi (biblici) degli scavi. Solo il 5% del sito è stato scavato e nessun studioso serio si aspetta che ci siano abbastanza elementi per ricostruire un quadro storico. Ma Schmidt, come dicevo, in qualche modo è stato forzato proprio a tentare una ricostruzione che non va ancora considerata attendibile.

- Un aspetto fondamentale per capire il senso e l'utilizzo delle strutture di Gobekli, è in un dettaglio tecnico: determinare se le strutture fossero coperte o meno. Tralascio le discussioni di alcuni esperti, estremamente interessanti e che fondamentalmente condivido, e vi sottolineo solo l'aspetto fondamentale: se quelle strutture erano aperte, non ne era possibile l'uso come abitazioni e tutto il centro diventa forzatamente "rituale" e non abitativo.
Alcuni elementi, apparentemente trascurati e non commentati da Schmidt, fanno invece pensare che è molto probabile che quelle strutture fossero coperte. Peronalmente ne ho ricavato la sensazione che Schmidt non fosse completamente onesto nello spingere l'interpretazione "templare" e nel trascurare gli elementi che vanno contro questa interpretazione. Ma come dicevo, si parlerà ancora a lungo di Gobleki, non c'è fretta...

- Terzo elemento: ci sono ulteriori siti ancora non scavati come Karahan Tepe, un sito che non potrete trovare sulle cartine (o almeno fino a poco tempo fa) perchè tenuto nascosto dalle autorità per evitare saccheggi, che è praticamente una città per la sua enorme estensione (teorica) e che mostra pilastri identici a quelli delle fasi piu tarde di Gobleki, che spuntano a decine affioranti dal terreno. L'unicità o l'importanza di Gobleki è quindi ben lungi dall'essere provata, così come possiamo dire che la civiltà che lo ha prodotto è lì in attesa di essere scavata, che non è certo una civiltà di quattro gatti e che è inutile sparare titoli a sensazione quando siamo all'inizio di un lavoro di scoperta possibile, non teorico.

Detto questo, non c'è persona vivente alla data di oggi più invidiata di Schmidt nel mondo dell'archeologia :-)
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EgiTToPhiLo/a
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14/11/2012 14:18
 
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Noto curiosamente che in alcuni filmati, viene identificata la pianta del sito come una raffigurazione delle Pleiadi.
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
14/11/2012 16:01
 
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Interessanti le tue osservazioni e notizie, Massimo.
Parlavo di Gobekli Tepe tempo fa con l'archeologo Andrea De Pascale (in questi giorni dovrebbe uscire il suo libro "Turchia - le origini", che dovrebbe comprendere paleolitico e neolitico) e mi confermava che il sito è stato scavato solo in piccolissima parte.
D'altro canto Schmidt non poteva non pubblicare un testo: non sarà una trattazione esaustiva, ma comunque un buon libro, dal momento che tirare le somme è per adesso solo cosa provvisoria.
Andre mi parlava inoltre di un sito da poco scoperto (Asikli Huyuk), simile a Chatal Huyuk, e non lontano da questo, ma di oltre un millenio più antico (sembra del preceramico). Insomma, roba interessante sta uscendo in quantità nell'area anatolica!!!
Tornado a Gobekli, come giudizio personale (quindi quello che dico è facilmente confutabile), le strutture emerse mi paiono decisamente templari, sia che in origine fossero provviste di tetto o no. Escluderei assolutamente lo scopo abitativo (ripeto, opinione personale).

Ric [SM=x822709]
[Modificato da Riccardo Banchi 14/11/2012 16:05]
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15/11/2012 18:16
 
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Si, confermo , quello che sta uscendo in Anatolia cambia completamente la nostra nozione della storia dello sviluppo delle società orientali, e questo è proprio il motivo per cui mi sto dedicando a questo lavoro. Anche a livello di pubblicazioni accademiche continua ad esserci grande carenza di libri a riguardo, anche per il ritmo delle nuove scoperte. Scrivere di tutto ciò in modo accessibile ma completo mi sembra possa essere un'ottima idea...

Tra gli ottimi motivi per compendiare questi periodi storici ce n'è uno in particolare che mi sta a cuore: fornire del materiale comprensibile e accessibile a sociologi e filosofi per permettere l'analisi sociale di queste comunità. La cosa secondo me più rivoluzionaria di queste scoperte è proprio la modalità con cui questi insiedamenti si sono stabiliti e sviluppati sino alla rottura sociale, tecnologica e ideologica rappresentata dal mondo di Uruk.

Comunque Riccardo, ti consiglio di andarci leggero con la tua sicurezza sulle strutture di Gobleki: ci sono dei dati e delle discussioni che non compaiono nel libro e che spingono pesantemente in altra direzione... :-) Ne parlerò diffusamente nel mio libro.
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16/11/2012 08:30
 
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Re:
MassimoIzzo, 15/11/2012 18:16:

Si, confermo , quello che sta uscendo in Anatolia cambia completamente la nostra nozione della storia dello sviluppo delle società orientali, e questo è proprio il motivo per cui mi sto dedicando a questo lavoro. Anche a livello di pubblicazioni accademiche continua ad esserci grande carenza di libri a riguardo, anche per il ritmo delle nuove scoperte. Scrivere di tutto ciò in modo accessibile ma completo mi sembra possa essere un'ottima idea...
Tra gli ottimi motivi per compendiare questi periodi storici ce n'è uno in particolare che mi sta a cuore: fornire del materiale comprensibile e accessibile a sociologi e filosofi per permettere l'analisi sociale di queste comunità. La cosa secondo me più rivoluzionaria di queste scoperte è proprio la modalità con cui questi insiedamenti si sono stabiliti e sviluppati sino alla rottura sociale, tecnologica e ideologica rappresentata dal mondo di Uruk.


Apprezzo moltissimo questo tuo obbiettivo. Lo condivi in pieno. Non è semplice, poiché di materiale ce n'è tantissimo... ma ne vale la pena.
Complimenti vivissimi! [SM=x822713]

MassimoIzzo, 15/11/2012 18:16:

Comunque Riccardo, ti consiglio di andarci leggero con la tua sicurezza sulle strutture di Gobleki: ci sono dei dati e delle discussioni che non compaiono nel libro e che spingono pesantemente in altra direzione... :-) Ne parlerò diffusamente nel mio libro.


La mia sicurezza, come ho puntualizzato, è di poco conto, anche perchè, a quanto mi dici, non di tutti i dati sono a conoscenza. In base a quello che ho visto e letto finora, quelle di Gobekli Tepe mi paiono strutture non abitative, ma... a questo punto non mi resta che aspettare quello stai scrivendo nel tuo libro.
Sicuramente l'argomento nel suo insieme è di un interesse enorme. [SM=x822709]

Ric [SM=x822712]


[Modificato da Riccardo Banchi 16/11/2012 08:35]
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29/11/2012 09:26
 
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Ieri sera, su La7, ad "Atlantide", Mario Tozzi ha parlato esclusivamente di Gobekli Tepe e della Mezzaluna Fertile. Trasmissione corredata da un bel documentario sulla civilizzazione...

Ric [SM=x822709]
[Modificato da Riccardo Banchi 29/11/2012 09:27]
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29/11/2012 10:21
 
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Premetto che ho iniziato a vedere la puntata solo negli ultimi minuti delle riprese sul sito di Gobleki Tepe.
Quando prendo il coraggio mi vedrò tutta la puntata in podcast e vi dico riguardo le cose che hanno detto su Gobleki.

Per il resto che ho visto, orripilato è quanto di più carino riesco a scrivere.

- Prima di tutto vorrei commentare l'orribile storiella per deficienti della famiglia Gaia: questo tipo di soluzione divulgativa è un'offesa per l'intelligenza del grande pubblico, trattato come un bambino imbecille che può solo riuscire a seguire soap operas.
- Le informazioni che sono state date sono in molti casi completamente sbagliate o inventate di sana pianta. Per esempio dire che i sumeri vengono dal Mar Morto fuggiti dall'inondazione del Bosforo e darlo per certo è una cosa quasi criminale. Ma in realtà c'è solo l'imbarazzo della scelta riguardo alle storielle che hanno inventato per cui mi fermo qui.
- Le datazioni importanti erano o errate o approssimate o gettate lì senza senso
- gli argomenti fondamentali, agricoltura, allevamento e architettura, o trattati male o del tutto sbagliati.
- il non detto, altrettanto grave; mancavano proprio le citazioni anche minime dei siti che invece sono stati protagonisti e perchè.
- molto grave presentare ipotesi strampalate e personali non si sa di chi come se fossero cose accertate e dimostrate. Il contrario di qualsiasi atteggiamento MINIMO scientifico, ma che dico, SERIO, che si possa avere.

Mi dispiace che sia stato Tozzi, di solito di livello apprezzabile, a divulgare tante stupidaggini. Mi piacerebbe sapere chi è stato il ghost writer dei suoi testi, visto che ovviamente l'archoelogia orientale non è farina del sacco di un geologo.

PS: Stamattina, dopo questa trasmissione, mi ritrovo ancora piu motivato sulla necessità del lavoro che sto facendo sul libro sulla nascita della civiltà.... devo ringraziare Tozzi....
[Modificato da MassimoIzzo 29/11/2012 10:37]
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