Diego Baratono., 23/09/2010 14.25:
Vero, Acus, ma è anche vero che rifarsi ai padri, mantenere e rispettare le tradizioni è di una certa importanza per la mentalità degli E.A. Quel che è strano, in ogni caso, è che l'impegno di grandi risorse da parte di Ramses II impegnato come tu dici su diversi fronti è stato comunque "sovrumano", e comunque altrimenti finalizzato. Per Djedjefra: se è vero quel che si dice, ossia che la IV dinastia abbia scelto di mantenere Memfi come sua capitale e Restau come sua sede elettiva per le proprie tombe, trovo comunque strano che proprio Djedjefra si sposti in un luogo un po' ... fuori mano, per dir così, neanche Saqqara, da tempo immemore zona sacra ...
Ed è anche di una certa importanza tagliare con alcune tradizioni (o diminuirne la portata) all'occorrenza. Con i Ramessidi siamo appena usciti dal turbolento periodo Amarniano... Un forte ritorno al culto solare (di cui le Piramidi sono, in ogni caso, testimoni) di matrice heliopolitana non sarebbe stato comprensibile, vista la forza con cui il credo di Akhenaton, pochi decenni prima, era stato soffocato e "dannato".
Fra l'altro è vizio comune considerare il lungo arco di tempo in cui la civiltà egiziana si è sviluppata come un tutt'uno stabile e immobile di credenze, usi, costumi, religiosità, monarchie; la realtà è che l'evoluzione della civiltà egizia è stata assolutamente dinamica e la religiosità dell'antico regno è stata fortemente rielaborata, riadattata e modificata lungo il corso della storia, e insieme ad essa anche l'idea di potere regio, ribadisco, ha subito delle differenze sostanziali.
Quindi per quanto la tua interpretazione della piramide possa essere o non essere vicina alla verità, sicuramente non è una "prova" quella che porti parlando di Ramses e via dicendo.