Scusate se mi permetto di intervenire. Un particolare sottile di cui si è accennato en passant appena più sopra, che suggerisce per le Piramidi (almeno quelle di el-Giza) una funzione diversa da quella accettata da sempre, è il fatto che un faraone potente "almeno" quanto i suoi antecessori, ossia Ramses II, pur avendo a disposizione quanto necessario per erigere almeno una sua Piramide, abbia invece optato per altre formule architettoniche (mi sembra d'averlo già detto in altre discussioni, ma non ricordo in quali). E' almeno strano che non ci abbia fatto un pensierino, se davvero la forma della piramide era sostanziale al concetto di monumento funebre reale. Certo è che quanto ha lasciato è altrettanto maestoso e degno di essere ricordato. Viene quindi da credere che la funzione stabilita per le tre di el-Giza fosse ben altra rispetto a quella del mero monumento funebre. Zahi Hawass, nel suo ultimo intervento in dvd, afferma una cosa abbastanza importante: le piramidi di el-Giza furono costruite con sforzo collettivo non indifferente da tutte le famiglie dell'E.A. Afferma inoltre che questi edifici non erano riservati al solo faraone (non si capisce bene in quali termini quest'affermazione si collochi, comunque ...). Non dimentichiamoci assolutamente poi, che Djedjefra, pur essendo nella possibilità di farlo, non costruisce la sua piramide ad el-Giza, bensì ad Abu-Roash: se è vero che questo è il successore di Khufu, e se è vero che di piramidi erette nel momento della sua intronizzazione, vi era solo quella appartenente a Khufu, come è logico pensare seguendo il pensiero comunemente accettato, perché il buon Djedjefra non lascia la sua firma ad el-Giza? Penso, come ho già più volte detto (e più vado avanti più ne sono convinto), che le tre di el-Giza siano un monumento sovrannazionale ed infragenerazionale dedicato all'Acqua: tutti gli indizi puntano in questa direzione. C'è, secondo me, qualche cosa da rivedere.
[Modificato da Diego Baratono. 23/09/2010 13:22]