Al rientro dalla nostra visita ai siti archeologici del giorno precedente, ci avventurammo per le strade di El Minia, corse con i taxi, passeggiate nei giardini pubblici e incrociammo anche ben cinque matrimoni, venimmo poi a sapere che molti per risparmiare celebrano questi riti in modo collettivo.
La sera dopo cena ci recammo al bar dell’albergo e qui scoprimmo che si sta svolgendo un ricevimento relativo a uno dei matrimoni che avevamo visto nel tardo pomeriggio.
Alcuni invitati ci riconobbero ci coprirono di attenzioni, salimmo su un barcone ormeggiato alla sponda del Nilo e, sorseggiando una bibita, osservammo tutto il cerimoniale locale del matrimonio.
5° Giorno
Il mattino, ore 5,30, ognuno di noi portava sul viso i segni del poco sonno a cui ci avevano indotto i festeggiamenti protrattisi fin verso le tre al suono di tamburi e sonagli otre a canti e balli che si erano svolti in tutto il giardino dell’albergo e anche sotto le nostre finestre.
A parziale scusante c’è da precisare che il turismo in questa parte d’Egitto è estremamente scarso e gli alberghi per sopravvivere devono accettare ogni tipo d’introiti.
Il pulmino si muove verso le 6,30 in direzione di Tell El Amarna, la capitale del faraone Akhenaton, l’antica Akhetaton e sede della nuova religione da lui promulgata.
Alla sua morte la religione e la città vennero abbandonate, si tornò al culto di Amon e la città divenne una cava dove ognuno poteva rifornirsi di ottima pietra.
Negli anni a seguire si scatenò anche una damnatio memorie contro il sovrano definito eretico e contro tutti quelli che l’avevano seguito giungendo a profanare anche le tombe delle due necropoli della città cancellando i nomi del sovrano e della sua consorte ma, sostanzialmente, si sfruttò l’occasione per appropriarsi di corredi funebri e quanto di valore si poteva razziare.
Quando giungiamo, dopo aver traghettato il Nilo, nell’antica capitale la delusione è grande, non c’è più niente solo due mezze colonne si ergono nel luogo dove sorgeva il Grande Tempio di Aton e, veniamo informati, sono false, ricostruite così come il perimetro delimitato in mattoni crudi.
Lasciamo il sito della città e saliamo verso la prima necropoli (la seconda, quella dove si trova la presunta tomba regale non è raggiungibile a causa di lavori lungo la pista) dove visitiamo alcune tombe molto interessanti tra cui quella del Capo dei Servitori di Aton PANEHSY.
Torniamo verso il pulmino e riprendiamo la strada verso El Ashmunein, l’antica Khmun, distante circa 50 Km, quella che i conquistatori greci ribattezzarono Hermopolis.
Qui visitiamo i resti di un’antica cattedrale dei primi secoli della cristianità, ricavata da un antico tempio greco e intitolata alla Vergine Maria.
Proseguiamo il nostro percorso giungendo a Tuna El Gebel, qui visitiamo una necropoli sotterranea formata da chilometri di gallerie che ospita una gran quantità di animali sacri imbalsamati e messi a riposare in grandi vasi a guisa di sarcofagi, ci sono ibis, pesci, scimmie e tanti altri animali.
Le gallerie si prolungano nel sottosuolo per decine di chilometri e, a oggi, non sono ancora state del tutto esplorate oltre, naturalmente, al fatto che non esista una mappa delle stesse.
All’uscita delle gallerie c’è la possibilità di fare una breve passeggiata nel deserto e raggiungere una tomba del 350 d.C. costruita con la struttura dell’ingresso di un tempio del tardo periodo, è la tomba di PETOSIRIS.
Raggiungiamo poi Assiut dove ci avventuriamo nuovamente per le vie della città ma ben presto torniamo sui nostri passi vinti dalla stanchezza del viaggio e della notte precedente passata quasi interamente insonne.
Traghettando il Nilo
La pista verso Akhetaton
Salita alla necropoli
Ci siamo persi? Chissà dove siamo?
La necropoli
Tomba di Paneshy -Coppia di cavalli - Disegno su parete incompiuta
Tomba di Paneshy - Akhenaton sul carro sotto i raggi dell'Aton
Tomba di Paneshy - Parete inventario delle offerte al tempio dell'Aton
Tomba di Paneshy -Akhenaton e Nefertiti su cocchi sotto i raggi dell'Aton
Colonne
Akhetaton - Ai margini del Grande Tempio
Tutto quello che rimane del Grande Tempio
Ashmuman
Ashmuman - I resti della "Basilica"
Presso l'ingresso alle gallerie di Tuna el Ghebel
Tramonto ad Assiut
Ciao, BATA
[Modificato da -Kiya- 25/11/2008 14:44]