| | | OFFLINE | | Post: 7.073 Post: 6.865 | Registrato il: 12/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Capo del Tesoro | - ShemsetRa - Architetto Reale | |
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30/05/2009 00:41 | |
1. Il deserto parla. Le scoperte
L’esplorazione del deserto orientale, con intento archeologico, iniziò un po’ più tardi rispetto ai luoghi più conosciuti dell’Egitto.
Le wadi afferenti la Valle del Nilo sono sempre state le vie di comunicazione naturali preferite dalle carovane dirette verso il Mar Rosso, ma è anche il luogo in cui molte tribù nomadi ancora vivono.
Le rocce istoriate e iscritte sono dunque sotto gli occhi di questa gente da millenni, diventando un elemento familiare del paesaggio e punto di riferimento per orientarsi.
Gli egittologi cominciarono a uscire dai confini della valle alla ricerca delle molte testimonianze di epoca faraonica di cui si aveva notizia attraverso fonti letterarie, archeologiche o popolari.
Così Weigall, verso la fine del XIX secolo, fu uno dei primi esploratori di queste zone inospitali a notare l’arte rupestre di cui le rocce erano adorne e attirò la sua attenzione.
Durante le sue spedizioni, si dedicò quindi alla registrazione dei siti incontrati lungo il cammino della carovana, stabilendo, grazie alla stimata antichità delle raffigurazioni preistoriche, l’origine molto più antica dell’occupazione umana di questi luoghi, rispetto a quanto testimoniato dalle vestigia tarde ancora osservabili.
Nella prima metà del XX secolo, Winkler proseguì l’esplorazione, registrando molti nuovi siti con petroglifi, i quali stavolta costituivano il principale obiettivo delle spedizioni.
Per motivi forse legati all’orientamento politico dell’ambiente culturale di scuola tedesca nel periodo fra le due guerre, o forse a causa di condizionamenti dovuti a tradizioni radicate in eventi ancora precedenti, l’interpretazione data da Winkler a queste rappresentazioni sembra poco obiettiva, come se egli avesse un progetto precostituito nella mente a cui i ritrovamenti non potessero che uniformarsi, oppure come se tutto dovesse concorrere alla dimostrazione di una tesi già consolidata.
Sulle orme di questi due pionieri, Wilkinson intraprende varie spedizioni alla ricerca dei siti già segnalati, scoprendone anche di nuovi particolarmente significativi.
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