Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Colori a Medinet Abu

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2008 12:45
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- ShemsetRa -
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09/10/2008 17:40
 
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Guardate che bello questo architrave dall'intradosso tutto colorato.
L'ho fotografato nel tempio di Ramses III a Medinet Abu, uno dei più colorati e ben conservato nel suo apparato decorativo originale.



Quello al centro è proprio un disco solare alato...



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[Modificato da -Kiya- 11/10/2008 10:01]
09/10/2008 20:03
 
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è meraviglioso questo dettaglio....
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EgiTToPhiLo/a
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= Hor-em-Heb =
09/10/2008 20:32
 
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Sempre del tempio Medinet Abu,rilievo nella galleria sud del peristilio:






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[Modificato da -Kiya- 11/10/2008 10:01]
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wts rn n ՚ḫ n itn,
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09/10/2008 22:00
 
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A proposito del Disco Solare Alato:
Appare già durante la II dinastia egizia.
Gardiner afferma che si tratti del simbolo che rappresenta l'unione tra Ra e Horus, ovvero Ra Harackty.
Alcuni sostengono inoltre che le ali rappresentino il Basso e l'Alto Egitto, uniti nel nome di Ra.

Durante la XVIII dinastia, il Disco Solare Alato acquisì potere di protezione dagli influssi maligni, per tale ragione veniva spesso rappresentato sugli architravi dei templi, delle tombe o sui soffitti in genere, affinchè impedisse al male di entrare e diffondersi nei luoghi sacri.

Un simbolo molto simile si riscontra anche nello Zoroastrismo, religione dell'antica Persia, nella quale rappresenta l'anima umana prima della nascita e dopo la morte. Strettamente correlato ad Ahura Mazda, il Dio Supremo che in sè racchiude il potere creatore (Spenta Mayniu), ma anche quello distruttore (Angra Mainyu - Ciò che tutto distrugge, la fonte del male nel mondo).
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

09/10/2008 22:09
 
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Re:
(richard), 09/10/2008 20.32:

Sempre del tempio Medinet Abu,rilievo nella galleria sud del peristilio:




Si tratta di un disegno però, (e mi sembra di capire anche un po' datato), mentre la mia è una foto e mostra i colori reali ancora esistenti.



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- ShemsetRa -
Architetto Reale

09/10/2008 22:22
 
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Re:
-Kiya-, 09/10/2008 22.00:


Un simbolo molto simile si riscontra anche nello Zoroastrismo, religione dell'antica Persia,
...



Sicuramente avranno copiato dagli egizi.

Scherzi a parte, il disco solare torna insistentemente anche dopo il periodo amarniano, in fondo la teologia solare non viene mai abbandonata e non conosce periodi di oblio.
Questa raffigurazione è piuttosto comune, tanto che, dopo un po', comincia a passare inosservata, ma colpisce il fatto che durante il periodo amarniano anche il disco solare viene raffigurato in modo diverso.

Qui compare con le corna di ariete ondulate, quelle che si trovano sulla testa di Khnum e sotto la corona atef: un'allusione al creatore o un doveroso omaggio ad Amon?


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- ḥtm mr r ry.t '3.t
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09/10/2008 22:35
 
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Il tempio che Ramesse III edificò a Djamet (l'attuale Medinet Habu) si distinse per più di una particolarità. Secondo soltanto al tempio di Karnak, circondato da una cinta muraria con la quale Ramesse III, volle inglobare anche la struttura adiacente preesistente che era stata eretta da Amenofi I, continuata da Thutmosi I e ampliata da Thumosi II, Hatshepsut e Thutmosi III.

Essa conteneva inoltre magazzini, edifici amministrativi, laboratori artigianali e abitazioni di funzionari e sacerdoti. Djamet divenne, pertanto il centro della vita economica e amministrativa di Tebe. Un ruolo che seppe mantenere per lungo tempo.

Il nome geografico si è conservato anch'esso, tramutato in Geme, e attribuito a un villaggio copto sorto nel V sec. d. C. all'interno delle mura che anticamente cingevano il complesso templare. Un nome (Djamet) che racchiude, effettivamente, una certa importanza, poichè significa "maschi e madri" e si riferisce all'Ogdoade della cosmogonia ermopolitana/tebana. Una leggenda egizia narrava infatti che le quattro coppie di divinità primeve fossero state sepolte proprio in quell'area.

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wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
09/10/2008 22:50
 
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Re: Re:
pizia., 09/10/2008 22.22:


Il disco solare torna insistentemente anche dopo il periodo amarniano, in fondo la teologia solare non viene mai abbandonata e non conosce periodi di oblio.
Questa raffigurazione è piuttosto comune, tanto che, dopo un po', comincia a passare inosservata, ma colpisce il fatto che durante il periodo amarniano anche il disco solare viene raffigurato in modo diverso.

Qui compare con le corna di ariete ondulate, quelle che si trovano sulla testa di Khnum e sotto la corona atef: un'allusione al creatore o un doveroso omaggio ad Amon?






Credo si tratti di un riferimento ad Amon, tenuto conto che fu uno dei primi luoghi in cui fu stabilito il suo culto. Inoltre amon era uno dei "maschi" dell'Ogdoade, in principio, e se quella terra ospitava il suo corpo (come rana primeva), allora onorarlo era il minimo...

In merito al Disco Solare opterei per una netta distinzione tra quello alato e quello dotato di mani dispensatrici di vita, col quale si rappresentava Aton. Quest'ultimo non viene mai rappresentato alato, e anche il richiamo a Ra, con cui verrà assimilato, è fatto, se vogliamo, esclusivamente, per mezzo dell'ureo. Un fatto strano, tenendo appunto conto dell'assimilazione tra il Dio di Akhenaton e Ra-Harackty, ma forse volutamente teso a sottolineare, non solo il distacco con tutto quanto di precedente adorazione, ma anche l'unicità e la specificità del Sole, che, in quanto Dio supremo, non necessitava d'altro.
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
10/10/2008 10:55
 
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Il tempio di Medinet-Abu è uno dei più belli, colorati ed anche strutturalmente ancora quasi intatti dell'antico Egitto.
L'area che va dal tempio alle mura di cinta è enorme.
Per visitarlo tutto ci vorrebbe almeno una giornata.
Noi abbiamo fatto prima di tutto il giro esterno, poi l'interno.
Veramente splendido!
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= Useret mes en Ra,
Sepet em-bah Aton =
10/10/2008 11:01
 
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Re:
(richard), 09/10/2008 20.32:

Sempre del tempio Medinet Abu,rilievo nella galleria sud del peristilio:





[SM=g999097] meravigliosoooooooo
[Modificato da -Kiya- 11/10/2008 10:02]
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