| | | OFFLINE | | Post: 798 Post: 612 | Registrato il: 21/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | |
|
20/01/2007 10:07 | |
Caro FrAnkh è sempre un piacere leggerti
Scritto da: FrAnkh 18/01/2007 21.03
Gli Egizi per scrivere nomi stranieri adottarono un tipo di scrittura diversa da quella classica. Questo sistema noi lo chiamiamo ‘scrittura sillabica’.
Ce un modo per capire quando la scrittura da ‘classica’ diventa ‘sillabica’?
Inoltre, il solito Gertoux afferma:
«gli egiziani usavano una specie di alfabeto standardizzato con matres lectionis, vale a dire usando semi-consonanti come fossero vocali. In questo modo si ottengono le equivalenze: 3 = a, w = u, ÿ = i, e questo é il preciso motivo per cui la lettura con il metodo convenzionale offre risultati accettabili. Ad esempio, nella stele di Merneptah datata 13° secolo prima della nostra era, il nome Israele é trascritto in geroglifici come Yÿsri3l, che è possibile leggere: Yisrial (col sistema convenzionale), risultato da non disprezzare. Nondimeno alcuni specialisti che rifiutano il sistema classico, leggono questo nome Yasarial a motivo della sua antichità. Tuttavia circa un millennio prima, presso Ebla, si puo' leggere il nome Israil, che contraddice la versione Yasarial.»
Ma ti risulta che si può tradurre Yasarial?
Ho consultato varie fonti ma nessuno traduce così.[Modificato da Biceleon 20/01/2007 10.13] |