Personalmente non credo di nutrire preferenze nei riguardi di un egittologo particolare, anche perchè non li conosco a fondo, cosa che penso sia indispensabile per avere un quadro completo e potersi fare un'idea oggettiva in merito. Ho però letto alcuni resoconti, oppure opinioni personali di alcuni di loro, che in quelle occasioni me li hanno fatti apprezzare particolarmente. Prima tra tutte certamente la Prof. Christiane Desroches-Noblecourt, non solo per aver scritto determinate cose riguardo la mia Hatshepsut (anche se l'attrazione principale era Lei), ma per come ha affrontato gli stereotipi duri a morire di questo ambiente, in cui si non riesce nemmeno a prendere in considerazione una teoria alternativa senza essere poi tacciati di ignoranza o poca professionalità. Recentemente ho trovato ulteriore riscontro di questa mentalità e modus operandi nella lettera che inviò al collezionista Mansoor riguardo a quei pezzi che si sospetta siano falsi di arte amarniana. Io di arte amarniana non so un tubo, cerco di capire, ma non mi attrae. Comunque, in quella famosa lettera la Prof. dice una cosa importantissima: che bisogna avere il coraggio di tentare nuove strade, saper quindi anche accettare di aver preso un granchio e saperne tentare una nuova. Ritengo che nell'approccio scientifico sia indispensabile questo atteggiamento.
Per farla breve, ritratto: è Christiane Desroches-Noblecourt la mia preferita, se mi è concesso averne una! Questo però non significa che non ci siano altri preferiti....