Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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L'uomo Mosè e la religione monoteistica

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2007 23:14
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16/11/2006 10:38
 
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Volevo parlare un pò di Freud, così, senza impegno [SM=x822706] , per leggere insieme le sue teorie sulla nscita del monoteismo, e il rapporto tra Egitto, Mosè, religione...Ho chiesto il permesso a Kiya, la quale gentilmente, mi ha detto che è un tema trattato più volte, e che comunque, se ne avevo piacere, potevo parlarne, in maniera più articolata, in particolare proprio di questo libro, qui.
Grazie [SM=x822709]

L'uomo Mosè e la religione monoteistica è l'ultimo libro di Freud.
Ciò che si è proposto il nostro Sigmund, è spiegare la nascita e l'affermazione del monoteismo nella storia d'Israele, e a partire da essa nella storia della stragrande maggioranza dell'umanità.
E' un proposito coraggioso, e...comunque interessante.
Ovviamente, non riporterò il libro [SM=x822714] ma cercherò di condensare la sue deduzioni.
Premetto che tutto ciò non vuole ovviamente avere intenti apologetici, o fideistici.. [SM=x822715]
Allora, all'interno di questo romanzo non c'è un protagonista, ma due.
Abbiamo Mosè, il quale non solo porta un nome egizio, correggetemi se sbaglio, ma egizio lo è anche di nascita.

Freud suppone, anzi è sicuro, che la sua origine ebraica sia stata inventata di sana pianta.
Quello che invece deve attirare l'attenzione degli storici è la notizia secondo lui in realtà fu il figlio della...figlia del faraone.
Dunque, Mosè è un nobile, altolocato.
Bè, il nipote del Faraone, non è poco...
Succede che intorno al 1375 a.C. il faraone Amenofi IV, il quale si proclamerà, Akhenaton, adoratore di Aton, come ben sapete, comincia a promuovere la "rivoluzione monoteistica" nel nome del Dio Aton, un "rigoroso monoteismo, il primo tentativo del genere nella storia mondial "(p. 27)

I motivi? Politici, perchè il monoteismo assicura l'unità dell'impero.
Mosì aderisce alla nuova fede monoteistica, ma purtroppo Amenofi muore e tale rivoluzione naufraga.
Il popolo egiziano torna dunque all'amato, tradizionale politeismo, ma Mosè non si arrende.
Vuole fondare un nuovo regno, un nuovo popolo, a cui far venerare l'unico Dio che l'Egitto ha rifiutato.
Forse a quel tempo egli era governatore di quella provincia di confine, Gosen, nella quale si erano insediate delle tribù semitiche.
Si accorda, dunque, con loro, ponendosi alla loro testa, e guidando il loro esodo, il quale avvenne, secondo Freud, tra il 1358-1350, consacrando tale popolo a Dio, introducendo la consuetudine egiziana della circoincisione.


Chiedo scusa se ho ripetuto nozioni, o comunque concetti che sicuramente già sapete [SM=x822711]

...to be continued... [SM=x822706] se vi interessa ovvio [SM=x822720]

16/11/2006 12:17
 
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Avevo già sentito parlare del libro di Freud, e la curiosità è sempre stata tanta... Hai avuto una buona idea a riassumere il suo pensiero... Anche su Egyptian Dreams puoi trovare notizie in merito sul rapporto Akhenaten, Mosè etc... devi solo sbirciare un po', perché non ricordo in che sezione del forum potesse essere, ma magari pupoi trovare notizie utili... [SM=x822712]

[Modificato da Hatshepsut76 16/11/2006 12.17]

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17/11/2006 02:13
 
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l'opera citata di Freud, insieme a quella di Assmann sullo stesso argomento, sono due tra i testi che mi sono ripromessa di leggere quanto prima.

Toccando l'argomento "monoteismo" però ci affacciamo su un sentiero molto delicato. Vanno quindi specificate alcune cose, sulle quali io stessa ho ancora pareri contrastanti, visto il mancato approfondimento in proposito.
Parlando di Akhenaton, possiamo davvero parlare con certezza di monoteismo?
Io propenderei per un sì, ma ammetto che si tratta in larga parte di quello che posso definire desiderio personale.
Fondamentalmente, analizzando a fondo quanto sappiamo dell'epoca Amarniana non si potrebbe accostare il culto di Aton al monoteismo, e forse nemmeno all'Enoteismo... molti (tra cui anche il nostro FrAnkh, con cui ho avuto il piacere di trattare l'argomento) propendono infatti per definirla una religione a sè, peculiare, con caratteristiche che la renderebbero unica.

Parliamo ora di Mosè. Non voglio ripetermi a proposito della storicità della Bibbia, poichè già trattato ampliamente in altro topic (precisamente QUI (cliccami) . Quindi parto da dove ci siamo fermati per sottolineare che quanto oggi sappiamo pare essere stato recentemente contraddetto, ossia per parlare di monoteismo ebraico bisogna andare molto oltre l'epoca di Mosè, fino al VI secolo a.C. quando, si suppone, la Bibbia fu realmente stata messa per iscritto.

(per approfondire in merito clicca qui)


Preciso che non mi sento di prendere al momento una posizione definitiva in proposito. Indubbio è che valga la pena approfondire a riguardo. E gli spunti, certamente non mancano... [SM=x822712]
17/11/2006 15:08
 
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Sono un valido approfondimento quei link, Kiya, grazie. [SM=x822707]

E' solo mettendo insieme i vari pezzi, che ci si può fare un'idea dei fatti storici...o meno.

Continuo intanto, il sunto del libro.

Queste tribù semitiche, provenienti dall'Egitto e guidate da Mosè, si dirigevano verso il Monte Sinai e lì, in quel territorio fra la Palestina, la penisola del Sinai e l'Arabia si sono unite ad altre tribù loro affini in una località irrigua chiamata Cades Barnea.
Prima di arrivarvi però, si sono ribellate a Mosè, caparbi e recalcitranti come erano anche secondo la testimonianza della Bibbia, e lo hanno ucciso!
Abbandonarono così il monoteismo mosaico e aderirono alla nuova religione che le tribù semitiche incontrate a Cades Barnea assunsero sotto l'influsso degli Arabi madianiti e del loro capo, genero del loro gran sacerdote Jetro; religione di un dio vulcanico chiamatosi Jahve,e..riporto le parole del libro, pag. 41 "un sinistro, sanguinario dèmone che si aggira di notte ed evita la luce del giorno"

Così avvenne che alla religione di Aton si è sostituita la religione di Jahve e il Mosè egizio, autoritario e collerico, è stato identificato con l'anonimo genero di Jetro, il più mansueto e paziente degli uomini, che a sua volta fu rivestito anche lui di nome Mosè.

In tutta la vicenda storica del popolo ebraico Freud scorge un radicale dualismo.
Alle tre ben note dualità di questa storia, ossia:

1) due masse di popoli che concorrono a formare la nazione,
2)due regni, Giuda ed Israele, in cui queesta nazione si scinde dopo la morte di Salomone
3) due nomi divini nelle fonti scritte della Bibbia (Elohim, Jhvh) Freud ne aggiunge due nuove:

1) due fondazioni religiose, la prima rimossa dalla seconda
2) due fondatori religiosi.

"E tutte queste dualità", sostiene Freud, sono una conseguenza necessaria della prima, del fatto che una parte del popolo ebbe esperienza da considerarsi traumatica, da cui l'altra componente restò immune" (p. 61).

In effetti, Mosè egizio "senza dubbio fu un possente modello paterno, che nella persona di Mosè si chinò verso i poveri servi ebrei" (p. 122).
La sua uccisione quindi ha ripetuto l'uccisione primordiale del complesso totemico, e fu anche essa rimossa e dimenticata,usando le parole di Freud, insieme con tutto ciò che avrebbe potuto ricordarla (ossia la religione monoteistica di Aton).
Una parte del popolo dunque, così crediamo di poter concludere anche se Freud non lo dice esplicitamente, è stata affetta da un "doppio complesso".
Il primo, causato dall'assassinio primordiale, ispirato dalla sfrenata libido nei confronti delle donne del padre, il secondo, causato dall'assassinio "storico", ispirato non si sa bene da cosa, ma con esito uguale: il complesso paterno raddoppiato.

Riassumendo brevemente, per dirla in parole molto povere, applicando questo alla storia della religione israelitica, Freud crede di poterla spiegare con i meccanismi del ritorno del rimosso.

Infatti, il misfatto dell'uccisione di Mosè e tutto ciò che ha potuto ricordarlo, ossia il Monoteismo di Aton, è stato con i noti meccanismi di rimozione relegato nell'inconscio collettivo.
Ma..secondo il meccanismo del ritorno del rimosso, ossia dopo un certo periodo di latenza e incubazione, il contenuto rimosso e dimenticato della originaria religione mosaica di Aton ha incominciato a compiere irresistibilmente il "ritorno del rimosso".
Dunque, secondo Freud, la religione diJahve, un cudele demone vulcanico, che le tribù israelite hanno adottato come l'ideologia della conquista di Canaan, è stata gradualmente trasformata dal di dentro per opera perseverante e continua dei profeti che ci appaiono in questa luce...come gli agenti del rimosso.
Questo,in breve, il contenuto del libro.

Bè, decisamente un punto di vista...insolito [SM=x822718] e debole, in effetti, su molti punti.

Corro a leggermi i link, Kiya, grazie [SM=x822715]



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EgiTToPhiLo/a
Suddito
17/11/2006 21:26
 
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Proseguo interessato a leggere questa discussione promettendo di non interrompere... [SM=x822713]
18/11/2006 14:17
 
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Il libro, ripeto, è interessante, è...dice pressappoco quello che ho riassunto, grazie anche all'aiuto di alcuni testi, nei due post.

Ci sono da dire tante cose al riguardo, tanti dubbi.
Lo stesso Freud, scrive testualmente queste parole

"Questo lavoro sembra al mio spirito critico una ballerina in equilibrio sulla punta di un piede".

E poi aggiunge: "Comunque sia, il dado è tratto".

Allora, le domande che vengono alla mente, alcune delle quali già riassunte da Kiya, Bibbia a parte, sono queste..

Si può confermare un'origine egizia di Mosé?

La sua stessa uccisione, che ipotizzata dal Sellin, in un testo scritto in tedesco nel 1922, è da ritenersi infondata.
Il genero di Jetro, distinto dall'altro Mosè, come ipotizza Freud, si basa unicamente sul contrasto tra mansuetudine e irascibilità.

Per non parlare appunto del..monoteismo di Aton, di cui il faraone Amenofi IV si fece promotore, monoteismo che in realtà, è enoteismo.
Ossia, ma lo sapete tutti meglio di me, non esiste un solo Dio, ma il Nostro è il Più Forte.

L'espressione stessa, "Dio unico oltre al quale non ce n'è altro", di cui Amenofi IV si serve per esaltare dio Aton, non si può interpretare con Freud, come rigoroso monoteismo, per due motivi.

Il primo, perchè, questa formula, rimanendo comunque nel contesto egizio del forum, fu usata mille anni prima della rivoluzione monoteistica di Akhenaton agli dèi Amon, Re, Atum ed altri. (se nn erro)
Secondo, e qui corregetemi vi prego, se sbaglio (ma non solo qui [SM=x822720] )perchè, appunto, è un monoteismo sui generis, come si diceva prima, perchè questo Dio unico è appunto un dio personale, del Faraone, il quale è dio anche lui, sicchè...come direbbe il mio ex prof. di teologia, eisterebbero...due dèi, ossia Aton e Atkhenaton [SM=x822717]


Io, finisco qui il mio intervento, perchè ho tutto da imparare, e dunque, vado avanti a domande più che a risposte [SM=x822720]
domande che, leggendo per il forum, sono ispirate dai vostri post e dai vostri interventi [SM=x822706]
E' sempre un piacere leggervi [SM=x822715]

[Modificato da @Ljuba@ 18/11/2006 14.20]

21/11/2006 09:54
 
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Re:

Scritto da: @Ljuba@ 16/11/2006 10.38

L'uomo Mosè e la religione monoteistica è l'ultimo libro di Freud.




L'ho ordinato ieri sera via mail in libreria...
22/11/2006 13:25
 
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Davvero?
Che bello [SM=x822706] Dai così, lo leggi e ci dici che te ne pare [SM=x822715] [SM=x822748]
22/11/2006 14:50
 
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Lo farò di certo, contaci! [SM=x822713]
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28/11/2006 03:22
 
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Gira e rigira... sempre lì andiamo a parare: monoteismo? politeismo? enoteismo? [SM=x822741]

io propendo per raggruppare l'intera religione egizia, quella riguardante un arco di 3500 anni, come religione enoteistica. Ogni epoca aveva un Dio elevato sugli altri, ma aveva anche divinità minori. E all'interno di ogni epoca, possiamo oggi con certezza affermare che ogni città aveva se non un suo demiurgo almeno una divinità protettrice principale, punto focale del culto locale. Quindi, tirando le somme, ci troviamo di fronte a una civiltà che, nonostante i vari processi di unificazione, non fu mai unita fino in fondo e mantenne quindi una moltitudine di identità locali.

Forse è questa una delle ragioni per cui sovente i popoli limitrofi, e non solo, si spinsero alla volta dell'Egitto...

questa mia lunga premessa (un po' O.T., lo ammetto... o meglio forse troppo ampia!) anticipa quella che è una domanda che intendo porgervi (tanto per "stuzzicare" un po' gli animi [SM=x822723] , ma non solo... poichè sono realmente interessata alle vostre risposte), ossia:

ma è davvero corretto definire la regione cattolica una religione monoteista?

soffermandoci a riflettere, ad esempio, sulla stessa Trinità (prima cosa a cui penso quando parlo di Aton, Akhenaton, Nefertiti - è un'assoiazione mentale che oserei definire spontanea!), non è un concetto che allontana dal monoteismo in sè? inoltre, se come si afferma sempre più frequentemente, inquadraimo il culto di Akhenaton tra le religioni enoteiste, non dovremmo trattar in egual misura anche il cattolicesimo (in entrambi i casi abbiamo un Dio e un Figlio di Dio)?

per ora mi fermo qui...

tornerò sull'argomento a seguito delle vostre risposte, per proporre ulteriori riflessioni
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