Sono un valido approfondimento quei link, Kiya, grazie.
E' solo mettendo insieme i vari pezzi, che ci si può fare un'idea dei fatti storici...o meno.
Continuo intanto, il sunto del libro.
Queste tribù semitiche, provenienti dall'Egitto e guidate da Mosè, si dirigevano verso il Monte Sinai e lì, in quel territorio fra la Palestina, la penisola del Sinai e l'Arabia si sono unite ad altre tribù loro affini in una località irrigua chiamata Cades Barnea.
Prima di arrivarvi però, si sono ribellate a Mosè, caparbi e recalcitranti come erano anche secondo la testimonianza della Bibbia, e lo hanno ucciso!
Abbandonarono così il monoteismo mosaico e aderirono alla nuova religione che le tribù semitiche incontrate a Cades Barnea assunsero sotto l'influsso degli Arabi madianiti e del loro capo, genero del loro gran sacerdote Jetro; religione di un dio vulcanico chiamatosi Jahve,e..riporto le parole del libro, pag. 41 "un sinistro, sanguinario dèmone che si aggira di notte ed evita la luce del giorno"
Così avvenne che alla religione di Aton si è sostituita la religione di Jahve e il Mosè egizio, autoritario e collerico, è stato identificato con l'anonimo genero di Jetro, il più mansueto e paziente degli uomini, che a sua volta fu rivestito anche lui di nome Mosè.
In tutta la vicenda storica del popolo ebraico Freud scorge un radicale dualismo.
Alle tre ben note dualità di questa storia, ossia:
1) due masse di popoli che concorrono a formare la nazione,
2)due regni, Giuda ed Israele, in cui queesta nazione si scinde dopo la morte di Salomone
3) due nomi divini nelle fonti scritte della Bibbia (Elohim, Jhvh) Freud ne aggiunge due nuove:
1) due fondazioni religiose, la prima rimossa dalla seconda
2) due fondatori religiosi.
"E tutte queste dualità", sostiene Freud, sono una conseguenza necessaria della prima, del fatto che una parte del popolo ebbe esperienza da considerarsi traumatica, da cui l'altra componente restò immune" (p. 61).
In effetti, Mosè egizio "senza dubbio fu un possente modello paterno, che nella persona di Mosè si chinò verso i poveri servi ebrei" (p. 122).
La sua uccisione quindi ha ripetuto l'uccisione primordiale del complesso totemico, e fu anche essa rimossa e dimenticata,usando le parole di Freud, insieme con tutto ciò che avrebbe potuto ricordarla (ossia la religione monoteistica di Aton).
Una parte del popolo dunque, così crediamo di poter concludere anche se Freud non lo dice esplicitamente, è stata affetta da un "doppio complesso".
Il primo, causato dall'assassinio primordiale, ispirato dalla sfrenata libido nei confronti delle donne del padre, il secondo, causato dall'assassinio "storico", ispirato non si sa bene da cosa, ma con esito uguale: il complesso paterno raddoppiato.
Riassumendo brevemente, per dirla in parole molto povere, applicando questo alla storia della religione israelitica, Freud crede di poterla spiegare con i meccanismi del ritorno del rimosso.
Infatti, il misfatto dell'uccisione di Mosè e tutto ciò che ha potuto ricordarlo, ossia il Monoteismo di Aton, è stato con i noti meccanismi di rimozione relegato nell'inconscio collettivo.
Ma..secondo il meccanismo del ritorno del rimosso, ossia dopo un certo periodo di latenza e incubazione, il contenuto rimosso e dimenticato della originaria religione mosaica di Aton ha incominciato a compiere irresistibilmente il "ritorno del rimosso".
Dunque, secondo Freud, la religione diJahve, un cudele demone vulcanico, che le tribù israelite hanno adottato come l'ideologia della conquista di Canaan, è stata gradualmente trasformata dal di dentro per opera perseverante e continua dei profeti che ci appaiono in questa luce...come gli agenti del rimosso.
Questo,in breve, il contenuto del libro.
Bè, decisamente un punto di vista...insolito
e debole, in effetti, su molti punti.
Corro a leggermi i link, Kiya, grazie