1) La differenza sostanziale delle divinità. Da un lato un Dio (Aton) divino, dall'altro il Dio ebreo, che fa azioni particolarmente orripilanti (sacrificio di Abramo per esempio, massacro degli Ebrei che non lo riconoscono come dio ect) e che fra i suoi nomi ha "Dio degli Eserciti". Insomma un dio più antropomorfo di quanto fosse Aton, sicuramente meno mistico. Tantè che il messia, nella torah, non è un messia religioso, ma politico.
2) Gli egiziano non erano sincretistici.
3) Gli ebrei, probabilmente, non erano visti come popolo, ma, per gli egizi, facevano parte degli Habiru (popolazioni di pastori) e gli Habiru lavoravano per gli Egizi (dinastia ramesside)
4) Gli ebrei non sono mai stati fermi e decisi monoteisti, anzi si conoscono diversi abbandoni della religione monoteista.
Direi che c'è n'è abbastanza per poter dire che non erano certo gli ebrei a poter insegnare una nuova religione agli egizi. Anche perché gli ebrei erano particolarmente "materialisti", tant'è che la pratica del "capro espiatorio" non la vedo come spiegabile agli Egizi, popolo, invece, profondamente mistico.
Secondo te sono ragioni sufficienti per stabilire una successione temporale corretta?
Stabilita comunque una priorità temporale (bada, solo temporale!), non è comunque detto che chi ha avuto un'idea per primo abbia insegnato ad altri. Un'idea può essere comunicata senza aver compreso le implicazioni e gli sviluppi a cui si presta.
Non ci vedrei alcuna sudditanza ideale se gli ebrei avessero sperimentato per primi la possibilità di un monoteismo...