| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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10/05/2006 19:11 | |
.in un certo senso conosciamo però assai bene questo stesso metodo applicato al nostro tempo!(...).
L'ingovernabilità del Paese significava insicurezza per il piccolo uomo. Questo è il senso di applicazione di Maat, che dimostra quanto siano ancora attuali certi concetti filosofici quando applicati alla politica, intesa come "tipo di governo", o regola di vita. L'assenza di equilibrio e di rispetto per l'equilibrio, quindi la non-ricerca dello stesso, secondo l'egiziano antico portava inevitabilmente al disastro e, non da ultimo, alla fame di coloro che, costituendo oltretutto una cospicua maggioranza, erano i poveri, i meno abbienti. Questo è la ragione fondamentale per cui, con la presa del potere da parte di Amenhotep I che instaura la XVIII dinastia, si prendono come esempio i periodi più floridi delle dinastie del Medio ed Antico Regno, onde cercare e ricreare quella continuità filosofica che produceva Benessere, Stabilità e Potenza di Kemet. (Ankh, Djed, Was).
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