Le "lamentazioni" di Ipu-Ur

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-Kiya-
00mercoledì 10 maggio 2006 17:23
Parlare di pessimismo nella società egiziana potrebbe essere definito un controsenso. A ciò si contrappone però quell'epoca definita "Primo Periodo Intermedio", durante la quale si assistette a quello che potremmo quasi definire l'unico momento di defaience del Paese. Alla caduta del potere centralizzato seguì un periodo di vero e proprio caos, e questo disordine, che risultava essere contrairio alla loro filosofia, creò un malessere che si manifestò anche nella letteratura dell'epoca.

A testimonianza di ciò, possiamo citare Le "lamentazioni" di Ipu-Ur, opera celebre giunta fino a noi grazie a una ritrascrizione del Nuovo Regno.
Nel testo, Ipu-Ur "attacca" il sovrano (il che era impensabile durante l'Antico Regno) attribuendogli la responsabilità della disgregazione sociale dell'ordine che voleva vedere restaurato:

"Davvero i poveri sono diventati padroni di ricchezze: chi non poteva farsi i sandali è diventato padrone di tesori... Ecco, la Residenza è atterrita a causa del bisogno: colui che è signore dello scettro (il faraone) vuol placare la rivolta senza usare la forza".


Il clima che vigeva permise atti di abominio, quale la violazione delle Piramidi:

"Ecco che accadono avvenimenti che non erano mai esistiti dall'origine del mondo: il re è stato rovesciato dalla plebe! Colui che è stato sepolto come falco (i faraoni defunti), l'hanno strappato via dal sarcofago! La camera sotterranea della piramide è stata violata. Siamo ormai arrivati al punto che un manipolo di uomini, che non capiscono nulla di come si governa, ha rapinato il suo paese della regalità"



Certo per noi oggi è stano leggere queste parole, abituati come siamo alla riverenza con cui i sudditi, soprattutto gli scribi, si riferivano al loro Re...
Maat Ka Ra
00mercoledì 10 maggio 2006 19:11
.in un certo senso conosciamo però assai bene questo stesso metodo applicato al nostro tempo!(...).
L'ingovernabilità del Paese significava insicurezza per il piccolo uomo. Questo è il senso di applicazione di Maat, che dimostra quanto siano ancora attuali certi concetti filosofici quando applicati alla politica, intesa come "tipo di governo", o regola di vita. L'assenza di equilibrio e di rispetto per l'equilibrio, quindi la non-ricerca dello stesso, secondo l'egiziano antico portava inevitabilmente al disastro e, non da ultimo, alla fame di coloro che, costituendo oltretutto una cospicua maggioranza, erano i poveri, i meno abbienti. Questo è la ragione fondamentale per cui, con la presa del potere da parte di Amenhotep I che instaura la XVIII dinastia, si prendono come esempio i periodi più floridi delle dinastie del Medio ed Antico Regno, onde cercare e ricreare quella continuità filosofica che produceva Benessere, Stabilità e Potenza di Kemet. (Ankh, Djed, Was).
-Kiya-
00mercoledì 10 maggio 2006 19:18
Eccoli, in ordine differente (Was, Ankh, Djed), rappresentati qui:

Maat Ka Ra
00mercoledì 10 maggio 2006 19:23
Cool girl! ;) :up:
-Kiya-
00mercoledì 10 maggio 2006 19:29
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 10/05/2006 19.23
Cool girl! ;) :up:




[SM=x822713]


per completezza, ne riporto immediatamente le definizioni nell'"Egizionario" ;)
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