Fin da quando è stata scoperta la tomba di Tut ci hanno portato a conoscenza del fatto che già dall'antichità la stessa venne profanata, probabilmente due volte.
In tutta verità, confesso che questa ipotesi mi ha sempre lascito scettica, considerando la notevole quantità di piccoli reperti di valore (gioielli) che abbiamo avuto la fortuna di trovare ancora ivi conservati.
E in base a ciò non posso fare a meno di chiedermi se le effrazioni della tomba potrebbero essere giustificate da altre motivazioni che col furto di per sè non ebbero nulla a che vedere.
Mi chiedo se in effetti non celassero la chiara intenzione di sottrarre sì degli oggetti che il faraone volle con sè, ma non a scopo di "arricchimento" bensì con l'intento di "eliminare" prove scomode che potessero ricondurre a chi non era all'epoca ben visto (chiaro il mio riferimento ad Akhenaton naturlmente).
Potremmo, secondo voi, quindi ipotizzare che chi volle eliminare le tracce dell'esistenza di Akhenaton dalla storia d'Egitto, potè agire in questo modo eliminando la sua scomoda presenza anche dalla tomba di Tut?
E se questo è avvenuto, potremmo prenderlo come un indizio riguardo al fatto che Akhenaton fosse davvero suo padre?
[Modificato da -Kiya- 04/04/2006 14.16]