Scritto da: Hotepibre 22/09/2006 23.23
Ehm, a chi ci riferiamo? Quella frase è di Carter e se è per questo il "giovanotto" entrò nella tomba prima dell'apertura ufficiale e, verosimilmente, asportò qualcosa .
Se si guardano le foto di Burton dell'anticamera, si noterà che tra le due statue dei "guardiani" (dove c'era la porta che dava nella camera del sarcofago) ci sono, a terra, molte frecce e, poggiato al muro, un largo cesto rotondo; beh, pare proprio che quel cesto nasconda il foro fatto da Carter per entrare, nottetempo e con l'appoggio di Carnarvon e della figlia di quest'ultimo, Evelyn.
questa discussione mi ha riacceso il desiderio di rileggere il resoconto di Carter a proposito della scoperta. L'ho ripreso e sono giunta a circa un terzo. Ebbene, gli interrogativi, anzichè dissolversi, sono aumentati.
Per il momento mi limiterò a parlare dell'Anticamera, ossia l'area per così dire, rimessa in "ordine" successivamente alle ipotetiche effrazioni.
Beninteso: non escludo che possano essere stati commessi dei furti, o meglio, un furto almeno... ma mi chiedo se questo possa anche escludere la possibile sottrazione di reperti a scopo di cancellazione avvenuta nell'antichità.
Secondo Carter le intrusioni nel sepolcro furono almeno due. Probabilmente entrambe perpetrate probabilmente sotto il regno di Horemheb, entro 15 anni dalla morte del faraone bambino. Una almeno di sicuro in quell'epoca.
Nel resoconto che fa dei reperti situati nell'Anticamera è inevitabile notare come sia rimasti in loco oggetti che sarebbe stato semplice portare via, addirittura degli anelli preziosi (Carter offre la sua spiegazione, peraltro eloquente, ma ciò non esclude che i fatti si possano essere svolti in maniera differente). Una cosa in particolare ha attratto la mia attenzione e si tratta del baule rinvenuto accanto a uno dei giacigli del Re e contenente archi e frecce. Queste ultime sono state ritrovate spezzate. L'autore giustifica il fatto riferendosi al materiale prezioso concui queste erano state costruite. Sottolinea inoltre che alcune delle punte rimosse si trovarono sul pavimento accanto al baule stesso. Ora mi chiedo: ma di che materiale erano tali punte, da convincere i ladri a spezzarle, sottrarle e a dar loro priorità rispetto ad anelli, collari ed altri oggetti di sicuro maggior pregio? Non h altre informazioni in merito e sarei grata a chiunque di voi sapesse fornirne.
(La fantasia si invola, naturalmente, trovando spunto per un romanzo di tutto rispetto
: un'accertata ferita sulla coscia del Re, procurata chissà come e.... delle frecce spezzate nella sua tomba.... - lascio a voi trarre eventuali ipotetiche conclusioni).
Ma torniamo al discorso dello stato in cui la tomba è stata rinvenuta: l'Anticamera apparentemente riassettata, a prima vista inganna e cela l'intervento dei ladri; l'annesso è letteralmente impraticabile a causa delle condizioni in cui è stato lasciato. Questa differenza non potrebbe effettivamente celare due effrazioni sì, ma dettate da due diversi intendimenti? In un caso l'effettivo interesse a sottrarre oggetti preziosi, non andato totalmente a buon fine, e nell'altro, invece, una ricerca metodica di elementi scomodi?
di contro, per riallinearmi al vostro discorso, nemmeno io sono propensa ad escludere la sottrazione di oggetti da parte dello stesso Carter. E, come ben dice Francis, sfido chiunque a resistere.... detto ciò posso anche accettare l'ipotesi che eventuali risposte a riguardo di Tut possano ancora trovarsi in qualche collezione privata....