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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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TT353: La seconda tomba di Senenmut

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2021 23:19
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
08/01/2007 01:20
 
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ero a conoscenza di ciò riguardo allo Zodiaco di Dendera, ma non con riferimento alla tomba di Senenmut. Non ho mai trovato riferimenti a riguardo, sebbene io abbia approfondito in proposito.
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08/01/2007 12:53
 
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Re: Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 07/01/2007 21.08

Ho cercato tutto dove potevo qualche notizia riguardo l'orientamento inverso della decorazione, ma non ho trovato assolutamente nessuna menzione in merito. Sai dirmi dove hai notato questa cosa? [SM=x822741]



L’informazione l’ho presa dal libro Velikovsky che a sua volta l’ha presa da Alexander Pogo:

links.jstor.org/sici?sici=0021-1753(193010)14%3A2%3C301%3ATACITT%3E2.0....

Ecco uno stralcio del libro di Velikovsky Mondi in collisione:

«Nella tomba di Senmut, l’architetto della Regina Hatshepsut, un pannello del soffitto rappresenta la sfera celeste con i segni dello Zodiaco ed altre costellazioni in «un orientamento inverso» del cielo meridionale…«Un tratto caratteristico del soffitto di Senmut è l’orientamento astronomico discutibile del pannello sud». Il centro di questo pannello è occupato dal gruppo Orione-Sirio, nel quale Orione appare ad ovest invece che ad est. «L’orientamento del pannello sud è tale che la persona che si trova nella tomba, guardando, deve alzar la testa e rivolgersi al nord anziché al sud». «Con l’orientamento rovesciato del pannello sud, Orione, la costellazione più notevole del cielo meridionale, sembra rivolgersi verso est, vale a dire nella direzione errata.»»

Comunque a questa stranezza Velikovsky da una sua spiegazione.
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08/01/2007 13:04
 
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Qual è la spiegazione di Velikovsky?
L'istituto di egittologia di Madrid che si è occupato del restaro e rilevamenti della TT353, non fa menzione della cosa e nemmeno altri 10 siti che mi sono snocciolata ieri. Ho il testi della Desroches-Noblecourt e di Tyldesley, nessuno ne fa menzione. Una cosa del genere sarebbe stata almeno accennata... [SM=x822717]
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EgiTToPhiLo/a
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08/01/2007 14:35
 
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Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 08/01/2007 13.04
Qual è la spiegazione di Velikovsky?
L'istituto di egittologia di Madrid che si è occupato del restaro e rilevamenti della TT353, non fa menzione della cosa e nemmeno altri 10 siti che mi sono snocciolata ieri. Ho il testi della Desroches-Noblecourt e di Tyldesley, nessuno ne fa menzione. Una cosa del genere sarebbe stata almeno accennata... [SM=x822717]



Riporterò la spiegazione di Velikovsky

Devo dire però che se l'istituto di egittologia di Madrid, Desroches-Noblecourt e Tyldesley non accennano all’ “inverso orientamento” questo non significa che non sia vero, semmai, con tutto il rispetto, è una loro mancanza e non da poco, questo però è un mio punto di vista.

Comunque l’astronomo Dr. Alexander Pogo ne parla nel suo articolo che vi ho linkato, dopo 77 anni non mi risulta che qualcuno abbia smentito ne lui ne Velikovsky che l’ha citato.
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EgiTToPhiLo/a
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10/01/2007 15:59
 
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Prima di riportare la spiegazione di Velikovsky sull’ inverso orientamento del pannello sud della tomba di Senmut, riporto una parte della prefazione del suo libro Mondi in collisione giusto per dare un indicazione su come affrontare i suoi scritti:

«Questo libro è scritto per i colti e per i profani. Il lettore non si troverà davanti né formule né geroglifici. Se in qualche occasione i dati storici non dovessero quadrare con le leggi formulate, occorre ricordare che una legge non è che la deduzione dall’esperienza e dall’esperimento, e pertanto le formule debbono accordarsi con i fatti storici, e non i fatti storici con le leggi.
Al lettore non si chiede di accettare senza discussione una teoria. Lo si invita piuttosto a considerare con ponderatezza se il libro ch’egli sta leggendo sia libro di fantasia o no, se si tratti di invenzioni o di fatti storici.»

Detto questo diamo la spiegazione diretta di Velikovsky alla faccenda:

«Il vero significato dell’ “irrazionale orientamento del pannello sud” e della “posizione rovesciata di Orione” sembra esser questo: il pannello sud mostra il cielo d’Egitto qual era prima che la sfera celeste scambiasse nord e sud, est e ovest. Il pannello nord mostra il cielo d’Egitto com’era invece dopo, ovvero nelle notti degli anni di Senmut.»

Altrove riporta:

«La fine del Regno Medio precedette di parecchi secoli l’epoca della regina Hatshepsut. Il soffitto astronomico che rappresentava l’orientamento inverso deve aver costituito una carta venerata, divenuta inutilizzabile un certo numero di secoli prima.»

Qui già mi sembra di vedere tanti punti interrogativi alzarsi nell’aria, è d’obbligo quindi approfondire l’argomento.

Il nostro pianeta ruota da ovest ad est, ma ci chiede Velikovsky, ha sempre fatto così?
Egli ha riscontrato in tutte le parti del mondo che «…esistono testimonianze le quali confermano che il lato oggi rivolto verso ponente guardava una volta verso levante»

Ora qui riporterò, per ragioni di spazio ed interesse, solo le testimonianze egizie dirette ed indirette.

«Nel secondo libro delle sue storie, Erodoto riferisce le sue conversazioni con sacerdoti egizi in occasione della sua visita in Egitto durante la seconda metà del quinto secolo avanti la nostra era. A conclusione della storia del popolo, i sacerdoti gli dissero che il periodo successivo al primo re comprendeva trecentoquarantun generazioni, ed Erodoto calcolò che, essendo tre generazioni corrispondenti ad un secolo, l’intero periodo comportava più di undicimila anni. I sacerdoti asserirono che nelle età storiche e fino a che l’Egitto non divenne un regno, «quattro volte in questo periodo (così mi dissero) il Sole si levò contrariamente alla sua abitudine; due volte si levò dove ora tramonta, e due volte tramontò dove ora si leva.»»

Il passo di Erodoto si trova nel secondo libro delle Storie (142:4), chi non avesse a disposizione quest’opera la può consultare sul web: www.filosofico.net/erodotostorie.htm

«Si può mettere in dubbio la veridicità delle affermazioni dei sacerdoti, o della tradizione egiziana in generale, o tacciare Erodoìto di ignoranza delle scienze naturali, ma non c’è mezzo di conciliare il passo con la scienza naturale di oggi. Esso rimane «un notevolissimo passo di Erodoto che è diventato la disperazione dei commentatori» (P.M. de la Faye).
Pomponio Mela, autore latino del primo secolo, scrisse: «Gli Egizi si vantano di essere il popolo più antico del mondo. Nel loro annuali autentici…si può leggere che da quando essi esistevano, il corso delle stelle ha cambiato quattro volte direzione, e il Sole è tramontato due volte in quella parte del cielo dove oggi sorge» (De situ orbis, I, 9, 8).
Non bisogna dedurre che l’unica fonte di Mela per questa affermazione fosse Erodono. Mela si riferisce esplicitamente alle fonti scritte egiziane. Egli menziona l’inversione nel movimento delle stelle così come quella del Sole; se avesse copiato Erodono, non avrebbe probabilmente menzionato l’inversione nel movimento delle stelle (sidera). All’epoca in cui il movimento del Sole, dei pianeti e delle stelle non era ancora considerato il risultato del movimento della Terra, il cambiamento di direzione del Sole non era necessariamente collegato, nella mente di Mela, con un cambiamento analogo nel movimento di tutti i corpi celesti.
Se, all’epoca di Mela, esistevano documenti storici egizi riferentisi al levar del Sole all’ovest, noi dobbiamo cercarli nelle antiche fonti letterarie egiziane che ancora esistono.
Il Papiro Magico Harris parla di uno scivolamento cosmico di fuoco e acqua quando “il sud divenne nord, e la Terra si voltò” (H.O. Lange, Der Magiche Papirus Harris).
Il Papiro Ipuwer è detto pure che il mondo si voltò come la ruota di un vasaio «e la Terra si capovolse» (2:8). Questo papiro lamenta la terribile devastazione provocata dallo sconvolgimento della natura. Nel Papiro Ermitage (Leningrado, 1116 b recto) è fatto ugualmente riferimento alla catastrofe che mise «il paese sottosopra; avvene ciò che mai (ancora) era avvenuto». E’ noto che a quell’epoca – nel secondo millennio – gli uomini ignoravano la rotazione diurna della Terra, e credevano che il firmamento con i suoi astri girasse intorno alla Terra; perciò l’espressione “la Terra si voltò” non si riferisce alla rotazione del globo.
Nemmeno le descrizioni contenute nei Papiri di Leida e Leningrado lasciano adito ad una spiegazione figurata di quella affermazione, specialmente se consideriamo il testo del Papiro Harris – il voltarsi della Terra è accompagnato dallo scambio dei poli nord e sud.
Harakhte è il nome egiziano per il Sole dell’ovest. Siccome c’è un unico Sole nel cielo, si suppone che Harakhte significhi il Sole al suo tramonto. Ma perché il Sole al suo tramonto dovrebbe essere considerato una deità diversa dal Sole del mattino? L’identità del Sole sorgente e tramontante è evidente a tutti. Le iscrizioni non lasciano assolutamente possibilità di equivoci: «Harakhete si leva all’ovest» (Breasted, Ancient Records of Egypt, III, paragr. 18).»

Sull’ affermazione di Velikovsky: “Harakhte è il nome egiziano per il Sole dell’ovest”, qualcuno potrebbe obbiettare, legittimamente, che Harakhte significa “Horus (Sole) degli orizzonti” e che tutt’al più sarebbe il nome del Sole dell’est. Purtroppo l’autore non specifica dove ha preso il suo significato di Harakhte, resta il fatto che anche sostituendo il significato non cambia la sostanza del discorso e cioè che Harakhete si leva all’ovest.

«I Testi delle Piramidi dicono che l’astro «cessò di vivere in occidente, e ne brilla uno nuovo in oriente»
Dopo il rovesciamento della direzione, se esso è mai avvenuto, le parole “ovest” e “levar del Sole” non furono più sinonimi, e si rese necessario chiarire i riferimenti aggiungendo: “ovest che è al tramonto del Sole”. Non era mera tautologia, come pensò il traduttore di quel testo.
Poiché i geroglifici furono decifrati nel diciannovesimo secolo ci si aspetterebbe logicamente che da allora i commenti ad Erodoto e Mela venissero scritti dopo consultazione dei testi egizi.»
10/01/2007 20:21
 
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Re:

Scritto da: Biceleon 10/01/2007 15.59
«Nel secondo libro delle sue storie, Erodoto riferisce le sue conversazioni con sacerdoti egizi in occasione della sua visita in Egitto durante la seconda metà del quinto secolo avanti la nostra era. A conclusione della storia del popolo, i sacerdoti gli dissero che il periodo successivo al primo re comprendeva trecentoquarantun generazioni, ed Erodoto calcolò che, essendo tre generazioni corrispondenti ad un secolo, l’intero periodo comportava più di undicimila anni. I sacerdoti asserirono che nelle età storiche e fino a che l’Egitto non divenne un regno, «quattro volte in questo periodo (così mi dissero) il Sole si levò contrariamente alla sua abitudine; due volte si levò dove ora tramonta, e due volte tramontò dove ora si leva.»»

Il passo di Erodoto si trova nel secondo libro delle Storie (142:4)



Ho subito controllato il passo da te suggerito; in realtà mi sono letto tutto il cap. 142... In effetti, Erodoto afferma che si trattava di un periodo lungo più di undicimila anni (per la precisione,11.340), dato non confermata dalla nota a piè di pagina (ho l'ed. Classici Oscar Mondadori, quindi quello che dico potrebbe non risultarti), la quale afferma che ne potrebbero essere intercorsi invece 11.366...
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10/01/2007 21:20
 
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Re: Re:

Scritto da: Hatshepsut76 10/01/2007 20.21


Ho subito controllato il passo da te suggerito; in realtà mi sono letto tutto il cap. 142... In effetti, Erodoto afferma che si trattava di un periodo lungo più di undicimila anni (per la precisione,11.340), dato non confermata dalla nota a piè di pagina (ho l'ed. Classici Oscar Mondadori, quindi quello che dico potrebbe non risultarti), la quale afferma che ne potrebbero essere intercorsi invece 11.366...



Il fatto che Erodoto abbia separato le prime 300 generazione dalle ultime 41 forse può indicare che su quest’ultime avesse notizie più precise per il computo totale, è un ipotesi.
Il calcolo portato in nota fa il conto preciso di 3 generazioni per 100 anni, infatti 341 x 33,33 = 11.365,53 che viene arrotondato a 11.366.

Pomponio Mela, a differenza di Erodoto, computava la lunghezza della storia uguale a 330 generazioni fino ad Amasis (morto nel 525 a.C.) e la calcolava almeno di tredicimila anni.
11/01/2007 10:05
 
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A proposito di Harakti, Mario Tosi (Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto), a proposito dell'unione di Ra con altri dei, afferma: Nella XVIII dinastia vi fu anche un'altra unione: quella di Ra con "Horo dell'Orizzonte" hr-3hty. Il dio Horo, "signore del cielo ", si unì a Ra formando una nuova figura: Ra-Harakhti, r'-hr-3hty, la manifestazione visibile e cosmica del dio Sole. Alcuni studiosi sostengono che già nella V dinastia era apparsa questa forma di Ra-Harakhti, con riferimento al tempio del re Niuserra ad Abusir.
I sacerdoti di Eliopoli già nell'Antico Regno avrebbero cercato di elaborare una distinzione fra le diverse forme del sole: Khepri era il sole "che viene in esistenza", Ra-Harakhti: il sole allo zenit, Atum: il sole della sera.
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11/01/2007 11:19
 
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Ritengo che anche il prosieguo della citazione di Mario Tosi vada sottolineata:

«La Regola non era però ancora stabilita in modo definitivo e non era stato formulato nulla di preciso, tant’è vero che un altro passo (Pir. 888) sostiene che Ra è il sole che si leva e Khepri il sole che si corica.»
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12/01/2007 19:29
 
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Re:

Scritto da: Biceleon 10/01/2007 15.59

«Il vero significato dell’ “irrazionale orientamento del pannello sud” e della “posizione rovesciata di Orione” sembra esser questo: il pannello sud mostra il cielo d’Egitto qual era prima che la sfera celeste scambiasse nord e sud, est e ovest. Il pannello nord mostra il cielo d’Egitto com’era invece dopo, ovvero nelle notti degli anni di Senmut.»

...

Il nostro pianeta ruota da ovest ad est, ma ci chiede Velikovsky, ha sempre fatto così?
Egli ha riscontrato in tutte le parti del mondo che «…esistono testimonianze le quali confermano che il lato oggi rivolto verso ponente guardava una volta verso levante»




Secondo me non ci sono prove per asserire che il lato rivolto ad ovest avesse qualche volta cambiato la sua collocazione con quello rivolto ad est, comunque per sicurezza chiederò a qualche geofisico.

Unico tipo di inversione possibile che io conosca è stata quella, ipotizzata da molti studiosi, ma non ancora del tutto certa, dell'inversione dei poli magnetici avvenuta più volte durante la vita del nostro pianeta, possibile concausa delle glaciazioni.
Forse è possibile che l'uomo primitivo avesse avuto percezione in qualche modo di tale avvenimento.

Altro tipo di "rovesciamento" fu quello percepito, ma in realtà frutto solo di una convenzione, che avvenne dopo cica 400 anni dall'inizio del calendario, quando cioè, a causa del mancato conteggio di quelle ore che attualmente per noi, vengono convolgiate nel 29 febbraio degli anni bisestili, gli Egizi si trovarono di fronte all'inspiegabile dilemma di avere le ricorrenze tipicamente estive molto spostate verso l'inverno.

Il papiro detto di Ipuwer potrebbe, secondo alcuni, essere il racconto di un cataclisma, forse di ricordo ancestrale, forse dell'esplosione dell'isola di Thera.

Per quanto riguarda Erodoto non so e non capisco perché scriva quelle cose, ma in ogni caso generalmente non incontra la mia fiducia, anzi...
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