I "
segni rossi" sottolineati da Kiya
(che è nuovamente sparita) e da Nec sono una sorta di
sinopia ante litteram; si tratta cioè dei disegni originali tracciati dal "
maestro" che gli "
artigiani" dovevano poi seguire nel lavoro giornaliero.
Ma in altri casi, come la tomba di
Horemhab se non ricordo male, i segni rossi sono stati volutamente lasciati ben visibili, quasi a voler dimostrare proprio come si svolgeva il lavoro di pittura nelle tombe. Sappiamo che anche gli "
artigiani" dovevano essere abbastanza bravi poiché i segni in rosso sono talvolta solo schizzi abbozzati.
Nel caso dell'ureo sopra evidenziato è probabile che il decadimento della pittura sovrastante abbia fatto trasparire il rosso o che il lavoro fatto in fretta, e la scarsa luce in cui si lavorava là sotto, possa aver fatto fare un lavoro men che perfettamente.
Per quanto attiene ai cartigli, ritengo che il "
maestro" potesse anche non tracciarli in rosso poiché sarebbe bastato, in caso di operai
"anageroglifici" copiarli tutte le volte che si rendeva necessario da un modello già predisposto.
Forse in questo caso potrebbe soccorrere proprio la scansione 3D ad altissima risoluzione delle pareti, senza cioè le pitture che distraggono l'occhio, per vedere se ci siano variazioni del livello, anche millimetriche, della parete dovute ad una abrasione della superficie ed alla successiva ri-applicazione di un secondo strato di "
intonaco" che sarebbe stata necessaria per riscrivere i nuovi cartigli.
Trattandosi infatti di "
lacune" da riempire quando la parete era già decorata
(gratto via il vecchio cartiglio da un disegno già esistente e debbo "riempire" nuovamente lo spazio reso vuoto), non era possibile eseguire un pareggiamento della superficie perfetto ed una tale operazione di "
riempimento" avrebbe senz'altro lasciato traccia magari non apprezzabile visivamente, ma di certo rilevabile dalla scansione.
[Modificato da Hotepibre 24/03/2016 09:11]