Un’impronte di sigillo di argilla rappresentante i segni “pa-Aton,” potrebbe essere parte del nome di Ankhesenpaaten, mentre un altro sigillo incompleto porta i segni “Kheper-ra” che a sua volta potrebbero essere parte del nome di Tutankhamon, Neb-kheper-Ra. Unico riferimento cronologico un frammento di anfora vinaria che reca la data “Anno 5°, vino da Tharu” ma senza altre indicazioni. Dalla tomba di Tutankhamon abbiamo anche un esempio di "Anno 5, vino proveniente dalla tenuta di Aton in Tharu". Dalle tenute in quella zona del Delta, è ampiamente documentata la fornitura di vini pregiati alla famiglia reale. Queste informazioni sembrano riferirsi ai tempi di Tutankhamon. Anche lo stile architettonico della camera la forma della bare e dei vasi portano tutto a indicare il periodo della tarda XVIII dinastia, all’incirca ai tempi di Tutankhamon, la cui tomba si trova nelle vicinanze.
Le giare esplorate contenevano soprattutto natron, 400 kg circa, legno, semi, conchiglie, carbone, ceramica assortita, piccole ossa di animali, frammenti di papiro, vassoi di argilla, chiusure per anfore di argilla e pezzi di corde. La scoperta più importante fu di un letto in legno con teste di leone, smontato a pezzi, un telaio molto probabilmente utilizzata per sostenere la mummia in piedi durante la cerimonia per l’apertura della bocca. Con questa cerimonia i sensi del defunto venivano ripristinati magicamente per il viaggio verso l'aldilà.
Osservazioni.
Qualcuno potrebbe suggerire qualsiasi ipotesi riguardo questi misteriosi sarcofaghi femminili vuoti e apparentemente mai utilizzati e perché furono accatastati nella KV 63 e usati come contenitori di spazzatura.
Visto la loro accurata e artistica fattura dovevano essere stati prodotti per essere utilizzati da membri minori della famiglia reale o loro afferenti. Si può però suggerire alcune ipotesi.
Il sarcofago A ci fornisce alcuni dettagli interessanti, reca il nome della sua proprietaria, Iny e il suo status, nutrice reale e il periodo della sua realizzazione, l’ epoca amarniana. La parte di una preghiera recita “Reverendo, vedo Re in cielo e bevo l'acqua dalla fonte…”, Osiride non è pregato, come vietava la liturgia amarniana.
Nella XVIII dinastia le nutrici reali avevano un altissimo status sociale, la regina Hatshepsut aveva voluto per la sua nutrice Sitre una tomba nella Valle dei Re la KV 60, come per quella di Amenofi II, Senetnay, la KV 42 e soprattutto quella di Maya a Saqqara. Da Amarna abbiamo l’ immagine di Tia, la nutrice della figlia del Re Ankhesempaaten, raffigurata su un talalat e nella tomba di Pahnesy.
Iny potrebbe essere stata quindi la nutrice delle sue due sorelle maggiori, Merytaton o Makhetaton.
Coffin E , la preghiera"l’ Osiris, Henut-wadjbu, giusta di voce" indica che il sarcofago fu fabbricato o ai tempi di Amenofi III o nel dopo Amarna, probabilmente al tempo di Tutankhamon ma non fu mai usato. In compenso abbiamo un altro personaggio femminile con lo stesso nome in quell’ epoca. La sua mummia giace ancora oggi in uno splendido sarcofago laminato d’oro ora visibile al St. Louis Museum. È la cantante di Amon e Padrona della Casa Henut Wadjebu.
Ma chi era Henut Wadjebu?
Nel 1896 Georges Daressy scoprì una piccola tomba non decorata, ai piedi della collina di Sheikh Abd el-Qurna, appartenente allo "scriba del granaio e supervisore del palazzo di Aton” Hatiay. La sepoltura conteneva quattro bare, appartenenti al dignitario e alla sua probabile moglie, Henut-Wadjebu, cantante di Amon e a due probabili figlie Siamun e Huy i con loro gioielli e forniture funerarie di rara bellezza . Le due prime bare sono tra i migliori esempi dell’ epoca, quella della moglie in special modo, è ora esposta nel Sant Louis Museum of Fine Arts.
Sul suo sarcofago questa invocazione “Oh Nut madre mia stringiti a me che io possa stare tra le stelle imperituro che sono in voi e che non possa morire”.
La bara di Hatiay che mostra una analoga sontuosa fattura, si trova invece al Museo del Cairo, ma di essa non esistono ne immagini ne studi.
Molto probabilmente era lo stesso Hatiay presente a Amarna che ricoprì la carica di “sorvegliante dei lavori e custode dei granai di Akhetaton e Confidente del Signore delle Due Terre”. La casa di Hatiay a Amarna è venuto alla luce all'inizio degli anni ‘30 e anche se ne rimangono solo le sovrastrutture, la qualità dell’ architrave scolpito del portale, la indicano come una lussuosa dimora.
Hatiay potrebbe essere quindi legato a una potente famiglia.
A Saqqara nella falesia del Bubasteion fu trovata nel 1987, dalla squadra archeologica francese diretta da Alain Zivie, la tomba di Aper El che fu Visir del Nord, gli ultimi quattro anni di Amenofi III e i primi cinque di Akhenaton, Primo profeta di Aton, Padre del Dio, Padre celeste, Padre Divino Amato.
Nella tomba di questo misterioso personaggio vi era sepolta anche la sua sposa, la signora della casa Tawret, il figlio Huy, generale comandante dei carri sotto Akhenaton e l’ immagine di due figli, Seny e Hatiay.
Henut-Wedjebu è l'unica delle otto mummie dorate del Nuovo Regno che si trova negli Stati Uniti. Le altre sette mummie, a partire dall'età del Nuovo Regno, sono in Egitto.
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Otto John Schaden, Field Director of the Amenmesse Tomb Project of the University of Memphis
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