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Valle dei Re le tombe "sconosciute"

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2015 12:52
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EgiTToPhiLo/a
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05/07/2015 17:57
 
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La tomba KV 55
Valle dei Re la KV 55

La KV 55 è senza dubbio la più nota e studiata delle tombe sconosciute della Valle dei Re.
L'ingresso KV 55 si trova sul piano della valle principale tra la Rest House e la tomba di Ramsete IX (KV 6). Questa tomba è composta da un ingresso (A) con una scala di 21 gradini seguiti da un unico corridoio (B) che porta direttamente nella camera sepolcrale J e la sua camera laterale Sì. La KV 55 fu probabilmente scavato nella stessa epoca della KV 46 e 62 °
La tomba fu scoperta da Ayrton, Edward Russell il 6 gennaio 1907, scoperta fatto per conto di Theodore M. Davis, titolare della concessione di scavo nella Valle dei Re. Il giorno successivo, dopo aver segnalato a Davis la scoperta, Russel iniziò gli scavi assieme a Joseph Smith Lindon e Arthur Weigall, rimuovendo i detriti che ostruivano l’ ingresso. A. Weigall, Ispettore Capo delle Antichità, registrò nel suo diario, 9 gennaio 1907, che la chiusura originaria recava il sigillo di Tutankhamon.
La KV 55 era originariamente sigillata con blocchi di pietra calcarea intonacati con malta e timbrato con il sigillo della necropoli. Successivamente questo fu sfondato e le macerie inserite per riempire il corridoio. Un tentativo sembra essere stato fatto per rimuovere il corredo funebre qualche tempo dopo questo evento. Fu poi risigillata con blocchi grezzi, forse durante la XX dinastia, così come furono le altre tombe della zona. Le pareti della camera erano state intonacate ma non decorate.
Nei giorni successivi furono prese fotografie degli elementi all'interno della tomba e cominciarono a rimuovere e catalogare il suo contenuto. Entro il 25 gennaio erano in grado di visualizzare e indagare la bara e la mummia all'interno della tomba. La KV55 quando fu aperta si rivelò un puzzle fin dall'inizio, conteneva una collezione di oggetti appartenenti ad alcuni dei protagonisti dell'epoca di Amarna. Tra reperti in essa giacenti di particolare interesse erano un santuario dorato fatto per la madre Tiye da Akhenaton, un sarcofago contenente una mummia, quattro vasi canopi , ora attribuiti alla moglie minore di Akhenaton Kiya, quattro mattoni magici che portavano il nome di Akhenaton. Questa tomba sembrava essere stata più una “cache” di corredi sepolcrali e resti umani provenienti dalla necropoli reale di Amarna. La tomba forse in origine doveva contenere una serie di sepolture provenienti da Amarna e successivamente ridistribuite in altre tombe. La mummia della regina Tiye, per esempio, avrebbe potuto essere collocata provvisoriamente nella cache KV 55 e successivamente in quella di Amenhetep II (KV 35). Infatti gli oggetti trovati nella KV 55 sono datati dall’ epoca di Amenhetep III a quella di Tutankhamon.
Quando fu scavata la tomba di Ramses IX (KV 6) poco più a nord della KV 55, i detriti furono scaricati sopra l'ingresso ostruendolo completamente.
Le sue misure
Altezza massima: 3.93 m
Larghezza minima: 1.34 m
Larghezza massima: 6.63 m
Lunghezza totale: 27.61 m
Superficie totale: 84,3 m²

Lo scavo effettuato da Russel portò alla luce una serie di reperti straordinari che, anziché aiutare a identificare il titolare della sepoltura, lo rendevano più complicato. Appariva evidente che alcune dei corredi sepolcrali di Tiye, Akhenaton, della principessa Kiya e Smenkhkare, erano state depositate in quella tomba da Tutankhamon poco dopo l'abbandono di Akhetaten come indicato dalla presenza di. diversi sigilli con il suo cartiglio sparsi sul pavimento
Tali reperti erano:
Un sacrario in legno dorato dedicato alla Regina Tiye.
Coperchio e base di un sarcofago ligneo, appoggiato sui resti di un catafalco, preziosamente decorato in stile rishi con materiali pregiati, contenente una mummia in cattivo stato di conservazione. Quattro stupendi vasi canopi in alabastro erano conservati nella nicchia, da essi era stata raschiata quasi completamente ogni indicazione. Dal sarcofago il volto dorato era stato strappato e il nome del suo antico proprietario eraso. Sparsi sul pavimento tra i detriti alcuni oggetti minori come quattro mattoni magici, quattro tenoni della bara, una serie di impronte di sigillo di Amenofi III e Tutankhamon, frammenti di ceramica e frammenti di intonaco e di calcare staccatisi dal soffitto. frammenti di mobili, una testa d’ oca d’argento, dischi di rame dorato e il basamento di una statua e i quattro tenoni del sarcofago con i nomi della regina Tiye.
Mancano all’appello molti preziosi sottratti dagli operai e dallo stesso Davis e a tutt’oggi sparsi tra musei e collezioni private.

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EgiTToPhiLo/a
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28/07/2015 15:21
 
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Contenuto della tomba catalogato da Russel:
1 – Piccole Lama di cesello in rame
2 - Pannello e porta da santuario
3 - coperchio del grande vaso di alabastro
4 - seconda porta da santuario
5 - "mattone magico"
6 - pannello dal santuario con la figura cancellata di Akhenaton
7 - perline blu fajence sparse
8 - scatola
9 - "mattone magico"
10 - tetto del Santuario (?)
11 - pannello del Santuario
12 - pannello laterale del santuario (?)
13 - scatola
14 - resti di una cassetta di legno contenente 156 oggetti, tra cui vasi unguento, rotoli di papiro, modello wandts, due figure di Bes, una piccola figura di ragazza che trasportano un vaso, Wadjet-occhi e modelli di frutti
15 - teste di leone da bara, frammenti di tenoni., ureo con il nome tardo di Aten
16 - bara e mummia
17 - "mattone magico"; frammenti di sigillo
18 - plinto di statua (?)
19 - vasi canopi
20 - "mattone magico"
21 - scatola
22 - resti di una piccola cassetta contenente amuleti e altro materiale "per la cerimonia dell’apertura della bocca", tra cui il manico di uno scalpello, quattro blocchi di alabastro, coltelli di selce e due ciottoli rossi
23 - scatola
24 – vaso con base di alabastro; frammento di mobili con i cartigli di Tiye e Amenhotep III

Nel 1993, Lyla Pinch Brock liberò la tomba dalla sporcizia accumulata e nel 1996 riparò l'intonaco nella camera di sepoltura e le scale rotte. Successive e più approfondite ricerche portarono alla luce altri reperti che apparivano in contraddizione tra di loro come frammenti di sigilli con il nome di Tutankhamon, etichette vino con il nome di Amenofi III mentre un’altra recava quello delle tenute di Sitamon; un tubo per kohl di ematite nera con i cartigli di Amenofi III e della regina Tiye, un altro vasetto di amazonite verde con quello di Amenofi III; un frammento di vaso in vetro opaco bianco con parte del cartiglio di Amenofi II (ora allo Swansea Museum), mentre il resto del vaso fu trovato nella KV35 e ora fa parte delle collezioni del Museo del Cairo; anche un ostrakon con il progetto della tomba. Amuleti a forma di pilastro djed e ibis in faience blu e grani di collana d’ oro a forma di conchiglia, ornamento tipico della XII dinastia.
I pannelli del santuario erano sparsi per l’ambiente, uno fu trovato sulle macerie del corridoio, un altro sull’ingresso della camera le rimanenti parti appoggiate alla parete più grande, due di loro recavano tracce di doratura con i resti di una scena nella quale Akhenaton, la cui immagine assieme ai suoi cartigli fu abrasa e sostituiti con il nome e i titoli di suo padre con sua madre, Tiye, sono raffigurati adorando e facendo offerte a Aton, il disco solare.
Un’altra curiosità in questa tomba. Gli operai intenti allo smontaggio del santuario, vi dimenticarono gli attrezzi, un set di scalpelli di rame per il legno. La doratura della superficie fu ottenuta con una foglia d’oro dello spessore di mm. 0.005 (5 micron). Il metallo impiegato era di alta qualità, composto da oro 95%, argento 2%, rame 2% e l’ 1% di tracce di altri minerali.
Anche i quattro canopi, fatti in alabastro di accuratissima fattura, rappresentano un’immagine femminile, di sensuale bellezza indossante una tipica parrucca in voga nell’ epoca amarniana. La scritta sul corpo dei canopi benché quasi completamente abrasa, mostra inequivocabilmente il nome della principessa Kiya e un foro praticato sulla parrucca sembra indicare una probabile riutilizzo per una regina amarniana, forse Merytaton.
Ma il pezzo più importante e intrigante è il sarcofago e il suo contenuto. Il tutto suscitò una serie di interrogativi che a tutt’oggi non sono stati risolti.
Il sarcofago, mostrava una preziosa finitura rishi dove furono usate pietre pregate, lapislazzulo e turchese per i blu, corniola e realgar per i rossi, ancora più ricca dei sarcofaghi di Tutankhamon e di Amenofi III, del quale furono trovati frammenti nella KV 22.
Il sarcofago fu realizzato per la sepoltura di Akhenaton, infatti la postura è quella classica dei sovrani, mani incrociate sul petto per reggere i due scettri, l’Hekat e il Nekhekh e la barba osiriaca.
Il sarcofago venne modificato per accogliere la mummia di una regina, fu asportato il nemes sostituito da una pesante parrucca nubiana, in voga in quell’epoca, ornata con l’ureo. I cartigli relativi all’occupante erano stati erasi mentre il volto era stato strappato quasi totalmente lasciando solo l’occhio destro.

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EgiTToPhiLo/a
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28/07/2015 23:09
 
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Si è discusso a lungo quale regina fosse la prima occupante del sarcofago. Forse per la presenza dei quattro canopi appartenenti a Kiya nella tomba e la teoria, per altro mai confermata che la stessa fosse stata la madre di Tutankhamon.
Evidentemente nessuno tenne conto dei quattro tenoni in bronzo che sigillavano l’originale chiusura del sarcofago, trovati tra i detriti sul pavimento che portavano incisi i titoli e il nome della regina Tiye, "Grande Sposa Reale di Amenhotep III e madre di Akhenaton.” Questi reperti confermerebbero quindi che la prima occupante del sarcofago fu la regina Tiye.
La mummia adagiata nel sarcofago si rivelò essere la mummia più controversi mai trovato in Egitto. Era gravemente danneggiata, forse per l'acqua che si era infiltrata attraverso una crepa nel soffitto della tomba durante le inondazioni occasionali che colpiscono la Valle dei Re.
Alla prima verifica la sua postura sembrava appartenere a una femmina, tanto che venne indicata come appartenente alla regina Tiye. La mummia giaceva nella tradizionale posizione delle regine nella XVIII dinastia, con il braccio destro steso lungo il lato destro del corpo, e il braccio sinistro piegato con la mano appoggiata sul petto. Un pettorale a forma di avvoltoio era stato posto sul capo a guisa di corona Nekhbet. Sei bracciali realizzati in sottile lamina d'oro furono trovati sulle braccia della mummia dopo che le bende furono rimosse, anche quello era un costume femminile.
La certezza che il corpo fosse di un maschio venne dall’affrettata visita che Davis fece effettuare a due medici che in quei giorni erano in visita a Luxor. La visita seppur superficiale, confermò senza ombra di dubbio trattarsi di un individuo di sesso maschile di età intorno ai 20/25 anni.
Dopo aver determinato il sesso della mummia rimaneva la domanda chi fosse e quanti anni avesse quando morì. Successivi testi clinici stabilirono che i resti appartenevano a un individuo strettamente legato a Tutankhamon che, per le conoscenze dell’ epoca non poteva essere che Akhenaton mentre la maternità fu attribuita alla misteriosa principessa Kiya, come suggerivano i quattro vasi canopici.
Nel 2010 fu eseguito l’ esame del DNA di undici mummie appartenenti alla famiglia di Amenofi III, tra le quali quella della KV 55 che risultò essere un figlio di Amenofi III e padre di Tutankhamon, ma che
molto probabilmente non era Akhenaton bensì il suo successore Smenkhare.
Però gli interrogativi posti da quella tomba sono a tutt’oggi rimasti senza risposta. Uno su tutti, perché la mummia fu deposta con una postura femminile?
Una corretta cronologia di quegli eventi forse potrebbe aprire qualche spiraglio di luce su quell’epoca.
Anno 10 del regno di Akhenaton, a Amarna la figlia di Tiye, Bakhetaton/Nebetah, da alla luce Tutankhaton. Bakhetaton poco dopo il parto muore e viene sepolta nella tomba reale nella camera numero 4. A Amarna abbiamo una wj con “ proprietà della figlia di Re Bakhetaton” ma senza data.
Tutankhaton viene affidato alla nutrice Maya e inviato a Memphis o nel palazzo harem di Gurob.
Notizie più precise sono fornite dalle iscrizioni sulle altre anfore vinarie: “Anno 13 del regno – vino della proprietà della figlia di Re Maketaton, riva est, capo giardiniere Sakaia.” Fu l’ ultima fornitura ricevuta dalla secondogenita di Akhenaton prima della morte. Anche lei fu sepolta nella tomba Reale.
“Anno 14° vino della tenuta della regina” è l’ ultima data riferita per la regina Tiye. Fu inumata anche lei nella tomba reale nella bara preparata per Akhetaton dopo avere sostituito il nemes con una parrucca e cancellato ogni suo riferimento messo in un sarcofago di granito rosa.
Anno 16°, se l’interpretazione è corretta, dovrebbe essere l’ anno della scomparsa di Kiya forse sepolta nella tomba numero 28 del Wadi Reale.
”Anno 17 – vino della casa della Regina, riva occidentale, capo della vigna Bensu.” Dalle rovine del Palazzo Reale “Anno 17° - Vino delle tenute di Aten.”. Sono le ultime anfore riguardanti Akhenaton e Nefertiti.
Alcuni studiosi pensano che le mummie di Akhenaton e Nefertiti furono fatte a pezzi durante lo svuotamento delle tombe effettuato sotto Tutankhamon. I due sovrani morirono forse a pochi mesi l’ uno dall’altro e furono sepolti nella tomba reale in due sarcofaghi trovati spezzati in piccoli frammenti.
I resti di una mummia bruciata, vista fuori della tomba reale nel 1880, associata ai gioielli della cache (compreso un piccolo anello d'oro con il cartiglio di Nefertiti) e alcuni resti umani ne sarebbero la conferma.
Sale al trono Smenkhare che prende il nome di Ankhkheperure Smenkhare Djeserkheperure e sposa la figlia maggiore di Akhenaton, Merytaton. La coppia reale è rappresentata nella tomba di Meryre II ad Amarna.
Di Smenkhare a Amarna, abbiamo solo due wj certe che portano la data anno 1°, provenienti dalle proprietà di Ankhkheperure, la F36, mentre l’ altra, la F35 si riferisce a Smenkhkhara “giustificato” cioè morto. Ne abbiamo una terza datata anno 1 mese 1 ma che potrebbe riferirsi sia a lui che a Tutankhamon.
Comunque sia sembra chiaro che Smenkhare morì dopo un solo anno di regno.
Negli scavi del palazzo di Malqata si sono rinvenuti due anelli commemorativi di fajence con il suo nome. Forse morì a Tebe.
Poi abbiamo un altro documento dell’ epoca, il famoso graffito nella TT139 del sacerdote WAB Pairy.
In esso suo fratello. Pawah, scriba dei contorni, afferma:
"Anno 3, 3 ° mese di Innondazione, giorno 10 Il re dell'Alto e del Basso Egitto, signore delle Due Terre, Ankhkheprure -. Amato da Aton, figlio di Re Nefereneferuaten amata Waenre (Akhenaton) ... Dare lode a Amon …”
A questo punto la domanda da porsi è la seguente, chi era il faraone citato se Smenkhare morì dopo un anno di regno? Chi era realmente al 3° anno Ankhkheperure Neferneferuaten considerato che in alcune parti Ankhkhe(t)perure è scritto con la desinenza “T” al femminile. Evidentemente ci troviamo di fronte a due faraoni diversi.
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
28/07/2015 23:10
 
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Si è discusso a lungo quale regina fosse la prima occupante del sarcofago. Forse per la presenza dei quattro canopi appartenenti a Kiya nella tomba e la teoria, per altro mai confermata che la stessa fosse stata la madre di Tutankhamon.
Evidentemente nessuno tenne conto dei quattro tenoni in bronzo che sigillavano l’originale chiusura del sarcofago, trovati tra i detriti sul pavimento che portavano incisi i titoli e il nome della regina Tiye, "Grande Sposa Reale di Amenhotep III e madre di Akhenaton.” Questi reperti confermerebbero quindi che la prima occupante del sarcofago fu la regina Tiye.
La mummia adagiata nel sarcofago si rivelò essere la mummia più controversi mai trovato in Egitto. Era gravemente danneggiata, forse per l'acqua che si era infiltrata attraverso una crepa nel soffitto della tomba durante le inondazioni occasionali che colpiscono la Valle dei Re.
Alla prima verifica la sua postura sembrava appartenere a una femmina, tanto che venne indicata come appartenente alla regina Tiye. La mummia giaceva nella tradizionale posizione delle regine nella XVIII dinastia, con il braccio destro steso lungo il lato destro del corpo, e il braccio sinistro piegato con la mano appoggiata sul petto. Un pettorale a forma di avvoltoio era stato posto sul capo a guisa di corona Nekhbet. Sei bracciali realizzati in sottile lamina d'oro furono trovati sulle braccia della mummia dopo che le bende furono rimosse, anche quello era un costume femminile.
La certezza che il corpo fosse di un maschio venne dall’affrettata visita che Davis fece effettuare a due medici che in quei giorni erano in visita a Luxor. La visita seppur superficiale, confermò senza ombra di dubbio trattarsi di un individuo di sesso maschile di età intorno ai 20/25 anni.
Dopo aver determinato il sesso della mummia rimaneva la domanda chi fosse e quanti anni avesse quando morì. Successivi testi clinici stabilirono che i resti appartenevano a un individuo strettamente legato a Tutankhamon che, per le conoscenze dell’ epoca non poteva essere che Akhenaton mentre la maternità fu attribuita alla misteriosa principessa Kiya, come suggerivano i quattro vasi canopici.
Nel 2010 fu eseguito l’ esame del DNA di undici mummie appartenenti alla famiglia di Amenofi III, tra le quali quella della KV 55 che risultò essere un figlio di Amenofi III e padre di Tutankhamon, ma che
molto probabilmente non era Akhenaton bensì il suo successore Smenkhare.
Però gli interrogativi posti da quella tomba sono a tutt’oggi rimasti senza risposta. Uno su tutti, perché la mummia fu deposta con una postura femminile?
Una corretta cronologia di quegli eventi forse potrebbe aprire qualche spiraglio di luce su quell’epoca.
Anno 10 del regno di Akhenaton, a Amarna la figlia di Tiye, Bakhetaton/Nebetah, da alla luce Tutankhaton. Bakhetaton poco dopo il parto muore e viene sepolta nella tomba reale nella camera numero 4. A Amarna abbiamo una wj con “ proprietà della figlia di Re Bakhetaton” ma senza data.
Tutankhaton viene affidato alla nutrice Maya e inviato a Memphis o nel palazzo harem di Gurob.
Notizie più precise sono fornite dalle iscrizioni sulle altre anfore vinarie: “Anno 13 del regno – vino della proprietà della figlia di Re Maketaton, riva est, capo giardiniere Sakaia.” Fu l’ ultima fornitura ricevuta dalla secondogenita di Akhenaton prima della morte. Anche lei fu sepolta nella tomba Reale.
“Anno 14° vino della tenuta della regina” è l’ ultima data riferita per la regina Tiye. Fu inumata anche lei nella tomba reale nella bara preparata per Akhetaton dopo avere sostituito il nemes con una parrucca e cancellato ogni suo riferimento messo in un sarcofago di granito rosa.
Anno 16°, se l’interpretazione è corretta, dovrebbe essere l’ anno della scomparsa di Kiya forse sepolta nella tomba numero 28 del Wadi Reale.
”Anno 17 – vino della casa della Regina, riva occidentale, capo della vigna Bensu.” Dalle rovine del Palazzo Reale “Anno 17° - Vino delle tenute di Aten.”. Sono le ultime anfore riguardanti Akhenaton e Nefertiti.
Alcuni studiosi pensano che le mummie di Akhenaton e Nefertiti furono fatte a pezzi durante lo svuotamento delle tombe effettuato sotto Tutankhamon. I due sovrani morirono forse a pochi mesi l’ uno dall’altro e furono sepolti nella tomba reale in due sarcofaghi trovati spezzati in piccoli frammenti.
I resti di una mummia bruciata, vista fuori della tomba reale nel 1880, associata ai gioielli della cache (compreso un piccolo anello d'oro con il cartiglio di Nefertiti) e alcuni resti umani ne sarebbero la conferma.
Sale al trono Smenkhare che prende il nome di Ankhkheperure Smenkhare Djeserkheperure e sposa la figlia maggiore di Akhenaton, Merytaton. La coppia reale è rappresentata nella tomba di Meryre II ad Amarna.
Di Smenkhare a Amarna, abbiamo solo due wj certe che portano la data anno 1°, provenienti dalle proprietà di Ankhkheperure, la F36, mentre l’ altra, la F35 si riferisce a Smenkhkhara “giustificato” cioè morto. Ne abbiamo una terza datata anno 1 mese 1 ma che potrebbe riferirsi sia a lui che a Tutankhamon.
Comunque sia sembra chiaro che Smenkhare morì dopo un solo anno di regno.
Negli scavi del palazzo di Malqata si sono rinvenuti due anelli commemorativi di fajence con il suo nome. Forse morì a Tebe.
Poi abbiamo un altro documento dell’ epoca, il famoso graffito nella TT139 del sacerdote WAB Pairy.
In esso suo fratello. Pawah, scriba dei contorni, afferma:
"Anno 3, 3 ° mese di Innondazione, giorno 10 Il re dell'Alto e del Basso Egitto, signore delle Due Terre, Ankhkheprure -. Amato da Aton, figlio di Re Nefereneferuaten amata Waenre (Akhenaton) ... Dare lode a Amon …”
A questo punto la domanda da porsi è la seguente, chi era il faraone citato se Smenkhare morì dopo un anno di regno? Chi era realmente al 3° anno Ankhkheperure Neferneferuaten considerato che in alcune parti Ankhkhe(t)perure è scritto con la desinenza “T” al femminile. Evidentemente ci troviamo di fronte a due faraoni diversi.
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
29/07/2015 16:35
 
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Poi abbiamo un altro documento dell’ epoca, il famoso graffito nella TT139 del sacerdote WAB Pairy.
In esso suo fratello. Pawah, scriba dei contorni, afferma:
"Anno 3, 3 ° mese di Inondazione, giorno 10 Il re dell'Alto e del Basso Egitto, signore delle Due Terre, Ankhkheprure -. Amato da Aton, figlio di Re Nefereneferuaten amata da Waenre (Akhenaton) ... Dare lode a Amon …”
A questo punto la domanda da porsi è la seguente, chi era il faraone citato se Smenkhare morì dopo un anno di regno? Chi era realmente al 3° anno Ankhkheperure Neferneferuaten considerato che in alcune parti Ankhkhe(t)perure è scritto con la desinenza “T” al femminile. Evidentemente ci troviamo di fronte a due faraoni diversi.
Non poteva essere che la sua vedova, Nefereneferuaten amata da Waenre (Akhenaton) suo padre. Alcune immagini, quattro statue di legno dorato trovate nella tomba di Tutankhamon e un rilievo al museo di Berlino rappresentano una figura femminile con la corona e le insegne di un sovrano.
Questo potrebbe spiegare perché Smenkhare fu mummificato con la posizione delle regine.
A questo punto forse per necessità politica o per le pressioni dei più alti dignitari che volevano restaurare l’ antico ordine, penso ad Ay, al tesoriere Maya, Parennefer, il generale Nakhtmin, il visir Usermont (Usermot potrebbe essere il figlio della nutrice Maya) e il vicerè Huy, Merytaton deve farsi da parte in favore del legittimo erede Tutankhamon.
Tutankhamon nei primi tre anni di regno risulta essere presente a Memphis (stele della restaurazione nella casa di Aakheperkare), Amarna, 1 wj, a Gurob (1 wj e 2 anelli fajence ) e infine a Malqata (una wj anno 1°, 2 anelli fajence e 2 anelli, uno con il nome di Ankhesempaaten e uno con quello di Ankhesenamun).
Con l’ anno 4° del regno di Tutankhamon iniziano le forniture regolari di vino a Malqata fino all’ anno 9°.
Maya come supervisore del tesoro e delle opere nella Valle dei Re, si incaricò di trasferire le mummie della famiglia reale e dare loro una sistemazione più consona nella Valle dei Re usando alcune tombe vuote come magazzini temporanei per le mummie e le forniture funebri. Il sarcofago con la regina Tiye e quello della figlia Bakhetaton con parte delle forniture fu stoccato nella KV 55.
Con i nuovi dati si può supporre che in questa tomba furono riunite le mummie della regina Tiye, Bakhetaton e Smenkhara, rispettivamente nonna, padre e madre di Tutankhamon e che fu sigillata sotto il suo regno. La presenza dei quattro tenoni iscritti con il nome di Tiye dovrebbe significare che il sarcofago giunse in quella tomba sigillato, fu aperto e sostituita la mummia contenuta in loco.
Le due mummie femminili furono molto probabilmente deposte nella tomba di Amenofi III, la KV 22.
Lo confermerebbero alcuni ushabit e frammenti raffiguranti la regina Tiye con i seguenti titoli “Grande Sposa Reale – Madre del Re - Il Signore delle Due Terre, maestro di cerimonie (Nebmaâtrê), dotata di vita eterna, la Grande Sposa Reale (Tiye) che viva per sempre – Tiye, la madre di Wenre, possa vivere.” Il nome di Osiris non precede più quello del re o della regina, secondo lo stile amarniano, prova evidente che la tomba fu usata per la risepoltura della regina e di sua figlia Nebetah/Bakhetaton utilizzando arredi e materiale prodotti in Amarna durante il regno di Akhenaton.
Forse Tutankhamon intendeva dedicare al padre una tomba singola consone al suo rango. Il fatto è che con la sua morte tutto si bloccò e il suo successore Ay dovette allestire la sua tomba nel più breve tempo possibile dotandola di forniture funerarie e la KV 55 fu rinchiusa di nuovo e poi sepolta sotto il materiale di scavo a monte della tomba di Ramsete IX, la kv 6. Da allora la KV 55 non fu più toccata, considerato il quantitativo di gioielli recuperati.
Il ritrovamento finale delle mummie di Tiye e sua figlia nella camera jc della tomba KV 35 nella cache delle mummie reali può essere vista come la conseguenza diretta delle rapine nelle tomba del defunto Nuovo Regno e il successivo abbandono della necropoli reale sotto il regno di Ramses XI. Con l'evacuazione della Valle dei Re si può vedere lo smantellamento ufficiale delle sepolture e il riutilizzo di tutto quanto era di prezioso per un’economia non più florida come ai bei tempi di quei sovrani.
Sotto il faraone Smendes, la capitale fu spostata a Tanis. Un gruppo di mummie fu nascosto nelle camere Jb della tomba KV 35 (Thutmoses IV, Amenhetep III, Merenptah, Sety II, Siptah, Ramses IV, Ramses V, Ramses VI), e nella Jd (Young Lady, Elder Lady e Young Boy), scoperte nel 1898, da Victor Loret.
Le bende erano state tagliate in modo da togliere tutto quanto vi era di prezioso, stessa procedura usata per le altre mummie presenti nella camera Jc. Questo dovrebbe significare che tali fatti si svolsero contemporaneamente alle altre mummie custodite nella KV 35. Reeves sostiene che tale evento può essere datata con ragionevole precisione nell’ anno 12° o 13° di Mendes.


seguirà immagini

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03/08/2015 23:27
 
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EgiTToPhiLo/a
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03/09/2015 14:11
 
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La tomba KV 54 – “Tutankhamun's embalming cache”
Nell'inverno del 1907-8, il giovane archeologo britannico Edward R. Ayrton, che lavorava per conto dell'avvocato e finanziere di New York Theodore Davis archeologo dilettante, scoprì un pozzo nella Valle dei Re distante circa 360 piedi (110 m) dalla, non ancora scoperta, tomba di Tutankhamon, la KV 62.
Il pozzo scoperto da Ayrton-Davis è oggi noto come KV 54.
La cache fu scoperta da Theodore Davis nel 1907 poco dopo aver scavato la tomba di Horemheb (KV 57). Davis pensò di aver trovato la tomba di Tutankhamon e così scrisse sul suo libro "Le tombe di Harmhabi e Touatankhamanou".
Il pozzo misura circa 4 piedi e 6 pollici (1,4 m) in profondità, alla fine del sud in salita e 3 piedi 4 pollici (1 m) alla fine del nord in discesa, mentre la camera misura circa 6 x 4 piedi (1,90 x 1,25 m). In questo angusto spazio Ayrton trovò una dozzina di grandi vasi di ceramica, 28 pollici (71 cm) di altezza e una moltitudine di oggetti a prima vista incomprensibili, come ad esempio biancheria, bende e un velo; sigilli di argilla, usati per sigillare scatole e pacchi, sacchi di varie forme contenenti natron e segatura; collari di fiori secchi e una grande quantità di vasi per lo più rotti poi ricomposti dai conservatori del Metropolitan Museum. C'erano anche una considerevole quantità di ossa di animali, chiusure di vasi, bastoni, e piccoli bacini di argilla cruda. Tutto quel materiale eterogeneo fu considerato senza valore da Davis che lo donò in blocco al Metropolitan Museum.
Il ritrovamento più importante dalla cache di Tutankhamon fu un piccolo pezzo di lino con scritto in ieratico "Il buon Dio, Signore delle Due Terre, Nebkheperure amato da Min. Biancheria dell’anno 6". Nebkheperure era il prenomen di Tutankhamon e questo testo confermò che era esistito un faraone con quel nome e che quelle forniture nella cache provenivano dalla sua tomba.
Tuttavia, nel 1923 Winlock suggerì che la KV 54 non fosse in realtà la tomba di Tutankhamon, ma era una cache contenente oggetti per l’ imbalsamazione avanzati dalla mummificazione del faraone. Questo fu un indizio importante, significava che la tomba di Tutankhamon era ancora nascosta in qualche luogo nelle vicinanze nella Valle dei Re. Dall’ esame del cibo e altri oggetti dal banchetto funebre Winlock stimò che ci fossero otto persone in lutto che parteciparono al funerale.
Ci si può porre una domanda, chi furono i partecipanti al banchetto funebre?
Nella sua tomba sono rappresentati i “Dodici amici del Re” che trainano la slitta con il sarcofago di Tutankhamon. Tra questi si riconoscono indossanti il shenet, i due visir, Tutu, con due wine jars nella tomba e Usermont, poi senza dubbio il suo erede Ay che appare officiare la cerimonia dell’apertura della bocca, il generale Nakhmin che donò cinque preziosi ushabit, il tesoriere Maya, anche lui donatore di un ushabit.
Possiamo considerare anche la presenza di Horemheb e quella di Ipay, che fu. "Amato dal Signore di due Terre, Scriba Reale, Maggiordomo Reale, dalle mani pulite", nella sua tomba furono trovati diversi oggetti riferentesi a Tutankhamon e Yy, figlio di Nakhtmin e Secondo profeta di Amon .

Storia dell’ esplorazione
Ayrton, Edward Russell (1907): Scoperta (fatta per Theodore Davis)
Ayrton, Edward Russell (1907-1908): Lavori di scavo (condotti per Theodore M. Davis)
MISR Progetto: Missione Siptah-Ramses X (1999-2000): Lavori di scavo




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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
06/12/2015 17:47
 
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La tomba kv 63
La Tomba KV 63

La KV 63 è la penultima tomba scoperta nella Valle dei Re. La tomba è composta da un pozzo profondo 5 metri in fondo al quale si accedeva a una porta alta 1,5 metri chiusa da blocchi di pietra senza alcun tipo di sigillo, dietro questa porta si trova la camera unica che misura quattro metri per cinque.
La KV63 è situata nella zona tra la KV10 (Amenmesse) e la KV 62 (Tutankhamon), nel cuore del ramo orientale della valle e in prossimità dei principali crocevia.
La scoperta avvenne durante gli scavi compiuti sui resti delle capanne di operai della XIX dinastia situate all’ ingresso della KV 10, la tomba di Amenmesse. Durante l'esplorazione di uno strato di roccia scura, si giunse a uno strato formate scaglie di pietra bianca lasciato dagli scavi di Carter. Un’ulteriore esplorazione rivelò un angolo tagliato nella roccia che si rivelò essere il bordo superiore di un pozzo verticale. A quel punto la squadra sapeva di aver scoperto qualcosa di molto più elaborato e significativo di quanto rappresentassero i resti delle capanne dei lavoratori. Purtroppo, la scoperta venne alla fine della stagione 2004-05 di scavo, e ulteriori scavi dovttero essere rinviati all'autunno successivo
La KV63 è stato scoperta il 10 marzo 2005. La notizia che il pozzo portava ad una camera fu diffusa l'8 febbraio 2006, da parte del Consiglio Superiore delle Antichità, che ha accreditato la scoperta fatta dal team di archeologi americani dell'Università di Memphis, sotto la guida del Dr. Otto Schaden. La camera, alla quale è stato dato i numero "KV63" in conformità con la convenzionale numerazione utilizzata nella Valle, inizialmente si pensò fosse una tomba reale, la prima scoperta dopo la KV 62, la tomba di Tutankhamon, da Howard Carter nel 1922, ma dopo i primi approcci, si rivelò essere una “cache” per la conservazione di materiali usati per la mummificazione.
Ad una prima sommaria ispezione il contenuto della camera risultò essere di sette bare di legno e 28 grandi giare usate per lo stoccaggio.
I sarcofaghi erano di splendida fattura, alcuni dei volti erano colorati e rifiniti, per distinguerli venne assegnato ciascuno una lettera progressiva dell’ alfabeto, rispettivamente A,B,C,D,E,F e G.
Come luogo per il restauro lo studio e la conservazione dei reperti venne scelto la sala colonnata della adiacente tomba KV 10.
La rimozione e l’apertura delle giare iniziò il 2 marzo 2006 e la maggior parte dei vasi assieme a un grande vaso di alabastro che conteneva piccoli vasi confezionati in argilla cruda furono trasferiti nella KV 10. I vasi erano chiusi da coperchi di argilla senza nessun sigillo. I vasi e i contenuti erano simili a quelli della KV54, la cache imbalsamazione Tutankhamon.
Man mano si procedeva alla loro apertura il contenuto si rivelò essere per la maggior parte natron, in tutto circa 400 kilogrammi, semi, conchiglie, ceramiche assortite, piccole ossa di animali, frammenti di papiro, vassoi di argilla cruda, pezzi di corde vassoi di argilla, chiusure per anfore di argilla. La scoperta più importante fu di un letto in legno con teste di leone, smontato a pezzi, un telaio molto probabilmente utilizzata per sostenere la mummia in piedi durante la cerimonia per l’apertura della bocca. Con questa cerimonia i sensi del defunto venivano ripristinati magicamente per il viaggio verso l'aldilà.
Sempre nel marzo 2006 si iniziò l’ opera di recupero e conservazione del primo sarcofago, l’A.
Tutte le bare furono aperte dopo un adeguato lavoro di rinforzo del legno a mezzo di speciali resine a causa del pessimo stato del legno corroso dalle termiti che si sbriciolava appena toccato. L’ ultimo sarcofago il D fu aperto il 6 luglio 2006.
La speranza di trovare qualche mummia fu delusa, nonostante il dottor Hawass avesse già espresso il suo convincimento che in qualcuno dei sarcofaghi fosse custodita la mummia della regina Kiya, madre di Tutankhamon.
Allo loro apertura i sarcofaghi rivelarono invece che contenevano anche loro avanzi del materiale usato per la mummificazione inclusi sali, biancheria, cuscini, ceramiche deliberatamente rotte e collane floreali alcune intrecciate con strisce d'oro, probabilmente i resti di collane shebiu.
Qui di seguito l’ elenco di sarcofaghi e delle loro particolarità:
A – la parte inferiore era ridotta in pessime condizioni, la parte superiore conservava la maschera della primitiva proprietaria e tracce di intarsi e dorature.
Anche se molto frammentaria e fragile a causa dei danni provocati dalle termiti, alcuni testi sono stati recuperati sotto lo strato di resina. Portavano il titolo di "Reale Nutrice" (mn't NSW) e il nome di Iny. Il testo più lungo testo era sulla fascia trasversale superiore, lato sinistro: “Reverendo, vedo Re in cielo e bevo l'acqua dalla fonte…”, il defunto non è mai identificato come Osiride e le solite divinità non sono citate.
Ciò fa presumere che il sarcofago fu prodotto durante l’ epoca amarniana e che la stessa fosse stata la nutrice di una delle figlie di Akhenato. Conteneva anfore rotte, tra cui una in alabastro. Nessuna traccia di scrittura.
B – La parte inferiore era in ottimo stato mentre la parte superiore era malridotta, il viso, ben rifinito era staccato e posto rovesciato sul sarcofago. Sul fondo una stuoia di foglie di palma frammenti di ceramica in specie blu, tessuti e sacchetti contenenti natron. Titolare sconosciuta.
C – Molto deteriorata, conteneva due pezzi di cornici in calcare, una ciotola in miniatura, un grande orcio e alcuni blocchi di pietra. Nessuna traccia di scrittura.
D - la bara infantile, è stato rimossa e aperta per ultima . La bara di legno è rivestito in oro, ma purtroppo vuota. La parte del viso e della testa, splendidamente eseguita sembrava essere in buone condizioni, ma il resto del legno era in cattive condizioni a causa dei danni delle termiti. La bara misura ca. 46 cm di lunghezza, è quindi leggermente più lunga del cofanetto dorato della G. Conteneva solo cuscini. Nessuna iscrizione.
E – Sarcofago di ottima fattura tutto ricoperto di resina nera. La rimozione della resina ha messo in luce fasce laterali iscritte e un nome di donna. La sua descrizione completa è: "l’ Osiris, Henut-wadjbu, giusta di voce." In questo caso la scritta fa presumere che il sarcofago fu prodotto in epoca post amarniana. Il contenuto era composto da ghirlande e collari floreali in ottime condizioni, tra cui alcune con supporto di papiro e una intrecciata con lamine d'oro.
F – il sarcofago era in pessime condizioni solo il bellissimo viso era splendidamente conservato, tanto che dagli scavatori fu battezzata “la Principessa”. Le fattezze del suo volto e gli occhi riportavano come modello al famoso ritratto di Nefertiti. Nessuna iscrizione. La finezza della sua lavorazione era simile a reperti trovati nella tomba di Tutankhamon.
Al suo interno vi erano solo frammenti di ceramica, natron, stuoie, tessuti e sei piccole ciotole.
G – il sarcofago della giovinetta è stato aperto il 26 maggio del 2006, conteneva cuscini e sotto di essi un piccolo sarcofago antropoide dorato. G era il sarcofago meglio conservato della tomba forse per la sua posizione sopra le altre bare. Era ricoperto di resina nera come gli altri, ma il suo volto era più stilizzato con gli occhi sbarrati doveva essere fatto per una fanciulla, conteneva sei cuscini fatti in lino finissimo e imbottiti con piuma. Sotto i cuscini le due parti di un piccolo cofanetto antropoide, di 42 cm circa, ricoperto foglia oro rosa Una volta rimosso lo strato di resina nera che lo ricopriva si rivelò essere ricoperto da una foglia d’oro. In entrambi i reperti nessuna scrittura atta a individuare il proprietario è stata trovata.
Scarsi sono i riferimenti cronologici.

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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
20/12/2015 12:52
 
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Un’impronte di sigillo di argilla rappresentante i segni “pa-Aton,” potrebbe essere parte del nome di Ankhesenpaaten, mentre un altro sigillo incompleto porta i segni “Kheper-ra” che a sua volta potrebbero essere parte del nome di Tutankhamon, Neb-kheper-Ra. Unico riferimento cronologico un frammento di anfora vinaria che reca la data “Anno 5°, vino da Tharu” ma senza altre indicazioni. Dalla tomba di Tutankhamon abbiamo anche un esempio di "Anno 5, vino proveniente dalla tenuta di Aton in Tharu". Dalle tenute in quella zona del Delta, è ampiamente documentata la fornitura di vini pregiati alla famiglia reale. Queste informazioni sembrano riferirsi ai tempi di Tutankhamon. Anche lo stile architettonico della camera la forma della bare e dei vasi portano tutto a indicare il periodo della tarda XVIII dinastia, all’incirca ai tempi di Tutankhamon, la cui tomba si trova nelle vicinanze.
Le giare esplorate contenevano soprattutto natron, 400 kg circa, legno, semi, conchiglie, carbone, ceramica assortita, piccole ossa di animali, frammenti di papiro, vassoi di argilla, chiusure per anfore di argilla e pezzi di corde. La scoperta più importante fu di un letto in legno con teste di leone, smontato a pezzi, un telaio molto probabilmente utilizzata per sostenere la mummia in piedi durante la cerimonia per l’apertura della bocca. Con questa cerimonia i sensi del defunto venivano ripristinati magicamente per il viaggio verso l'aldilà.
Osservazioni.
Qualcuno potrebbe suggerire qualsiasi ipotesi riguardo questi misteriosi sarcofaghi femminili vuoti e apparentemente mai utilizzati e perché furono accatastati nella KV 63 e usati come contenitori di spazzatura.
Visto la loro accurata e artistica fattura dovevano essere stati prodotti per essere utilizzati da membri minori della famiglia reale o loro afferenti. Si può però suggerire alcune ipotesi.
Il sarcofago A ci fornisce alcuni dettagli interessanti, reca il nome della sua proprietaria, Iny e il suo status, nutrice reale e il periodo della sua realizzazione, l’ epoca amarniana. La parte di una preghiera recita “Reverendo, vedo Re in cielo e bevo l'acqua dalla fonte…”, Osiride non è pregato, come vietava la liturgia amarniana.
Nella XVIII dinastia le nutrici reali avevano un altissimo status sociale, la regina Hatshepsut aveva voluto per la sua nutrice Sitre una tomba nella Valle dei Re la KV 60, come per quella di Amenofi II, Senetnay, la KV 42 e soprattutto quella di Maya a Saqqara. Da Amarna abbiamo l’ immagine di Tia, la nutrice della figlia del Re Ankhesempaaten, raffigurata su un talalat e nella tomba di Pahnesy.
Iny potrebbe essere stata quindi la nutrice delle sue due sorelle maggiori, Merytaton o Makhetaton.
Coffin E , la preghiera"l’ Osiris, Henut-wadjbu, giusta di voce" indica che il sarcofago fu fabbricato o ai tempi di Amenofi III o nel dopo Amarna, probabilmente al tempo di Tutankhamon ma non fu mai usato. In compenso abbiamo un altro personaggio femminile con lo stesso nome in quell’ epoca. La sua mummia giace ancora oggi in uno splendido sarcofago laminato d’oro ora visibile al St. Louis Museum. È la cantante di Amon e Padrona della Casa Henut Wadjebu.
Ma chi era Henut Wadjebu?
Nel 1896 Georges Daressy scoprì una piccola tomba non decorata, ai piedi della collina di Sheikh Abd el-Qurna, appartenente allo "scriba del granaio e supervisore del palazzo di Aton” Hatiay. La sepoltura conteneva quattro bare, appartenenti al dignitario e alla sua probabile moglie, Henut-Wadjebu, cantante di Amon e a due probabili figlie Siamun e Huy i con loro gioielli e forniture funerarie di rara bellezza . Le due prime bare sono tra i migliori esempi dell’ epoca, quella della moglie in special modo, è ora esposta nel Sant Louis Museum of Fine Arts.
Sul suo sarcofago questa invocazione “Oh Nut madre mia stringiti a me che io possa stare tra le stelle imperituro che sono in voi e che non possa morire”.
La bara di Hatiay che mostra una analoga sontuosa fattura, si trova invece al Museo del Cairo, ma di essa non esistono ne immagini ne studi.
Molto probabilmente era lo stesso Hatiay presente a Amarna che ricoprì la carica di “sorvegliante dei lavori e custode dei granai di Akhetaton e Confidente del Signore delle Due Terre”. La casa di Hatiay a Amarna è venuto alla luce all'inizio degli anni ‘30 e anche se ne rimangono solo le sovrastrutture, la qualità dell’ architrave scolpito del portale, la indicano come una lussuosa dimora.
Hatiay potrebbe essere quindi legato a una potente famiglia.
A Saqqara nella falesia del Bubasteion fu trovata nel 1987, dalla squadra archeologica francese diretta da Alain Zivie, la tomba di Aper El che fu Visir del Nord, gli ultimi quattro anni di Amenofi III e i primi cinque di Akhenaton, Primo profeta di Aton, Padre del Dio, Padre celeste, Padre Divino Amato.
Nella tomba di questo misterioso personaggio vi era sepolta anche la sua sposa, la signora della casa Tawret, il figlio Huy, generale comandante dei carri sotto Akhenaton e l’ immagine di due figli, Seny e Hatiay.
Henut-Wedjebu è l'unica delle otto mummie dorate del Nuovo Regno che si trova negli Stati Uniti. Le altre sette mummie, a partire dall'età del Nuovo Regno, sono in Egitto.


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Otto John Schaden, Field Director of the Amenmesse Tomb Project of the University of Memphis




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