Anomalia nei cartigli di Nefertiti

Dei cartigli di Smenkhara non sono riuscito a trovare nessun “originale”, ma solo trascrizioni.
Allego solo quelle in cui sono dati i riferimenti bibliografici:


(1) K. Sethe / W. Helck Urkunden der 18. Dynastie
1907 / 1955-61, Band IV, S. 2024.


(2) J.D.S. Pendlebury
The City of Akhenaten
Vol. III, 2, 1951, Tafel 108.

Come si nota, non c’è nessuna inversione della “canna”, perciò il caso di Nefertiti rimane unico, e per me non spiegabile.

...grazie Nec. Non voglio tediarti ma, se ti va, prova a vedere i nomi delle principesse Meritaten, Meketaten e Neferneferuaton Ta-Sherit...

Nessun problema, quando le cose si possono fare non mi pesano più di tanto.

I nomi delle principesse li ho trovati, naturalmente non racchiusi nel cartiglio come nel caso di Nefertiti.
Il risultato però non cambia, tutto è scritto nel modo standard.
Ecco qui il complessivo con tutte ? le figlie:



Potrai vedere dal vero i nomi che hai richiesto a questo Link, (già indicato precedentemente).

it.wikipedia.org/wiki/File:Akhenaten,_Nefertiti_and_their_chil...

Sono le due figlie in braccio a Nefertiti .
Qui ho riscritto i nomi delle due principesse ( in rosso), come raffronto.


Merit-Aton


Maket-Aton

Per quanto riguarda Neferneferuaton Ta-Sherit, il testo è completo solo nella prima parte, perso nella seconda:


Da sinistra a destra Setepenre, Neferneferura e Neferneferuaton Tasherit

A questo punto sarebbe opportuno rintracciare e contattare l'autore
che ha sollevato il problema, non so se hai elementi per farlo.

Mi correggo sulla posizione delle due figlie, una è il braccio ad Akhenaton L'altra sulle ginocchia di Nefertiti.

Spero di non sbagliare di nuovo, scusate il lapsus ...Nec.

Nec ha scritto:

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...A questo punto sarebbe opportuno rintracciare e contattare l'autore che ha sollevato il problema...

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...forse, più che contattare l'autore (cosa magari non proprio semplice), sarebbe utile sapere dal "loSfuggente"", che ha sollevato il caso, quali ipotesi abbia suggerito l'autore nel suo testo da questa "anomalia".

E' certo singolare che proprio per il nome di questa regina (con tutto il "mistero" che in qualche modo la avvolge alla luce delle vicende di cui siamo a conoscenza) contenga una tale "anomalia".

Chi mi segue qui, e su altre fonti, sa che da sempre sono fautore dell'identificazione di Nefertiti con Smenkhara: ho sempre ritenuto che l'anomalia atoniana sia stato un grave vulnus nella Maat (ordine, equilibrio etc.) del Paese e che per le conoscenze di quei tempi, una tale anomalia, così macroscopica, tale da capovolgere e stravolgere l'assetto "naturale" su cui si basava la sussistenza stessa dell'Egitto da millenni (non solo da un punto di vista religioso, ma politico, sociale ed amministrativo), ben poteva essere scambiata (o magari lo era sul serio) per follia. Non sarebbe stato strano perciò, per l'entoruage di Corte, affiancare al "Re eretico" qualcuno che lo "tenesse a bada".
In tal senso, per dare maggior peso politico alla figura e nel contempo non stravolgere ulteriormente la Maat, perché non creare una coreggenza non con una Regina ma con un Re. E questo senza voler valutare l'ipotesi di una vera e propria sindrome schizzofrenica di Akhenaton, ma qui siamo nel campo delle ipotesi troppo spinte, che gli avrebbe impedito di regnare autonomamente! Una eliminazione radicale del “problema Akhenaton” sarebbe stata, in questo momento storico, paradossalmente, un'ulteriore grave violazione della Maat mentre l’affiancamento di un altro Re avrebbe potuto preparare una “transizione” più “morbida”.

Ecco "nascere" la figura di Smenkhara che "compare" proprio nel momento in cui "scompare" dalla vita politica Nefertiti e scompare subito dopo quando i tempi sono "maturi" per una restaurazione magari, perchè no, dopo aver trovato il "fantoccio" giusto che avrebbe consentito al "potere" (ecclesiastico, militare) di ripristinare gli antichi privilegi e l'antica Maat stravolta negli anni di regno di Akhenaton.

Con queste premesse, l'"anomalia" di scrittura di cui ci stiamo interessando potrebbe essere stato, in qualche modo, un sistema per differenziare i "due" personaggi e, in tal senso, considerando che il nome di Nefertiti sarebbe stato scritto anche molto tempo prima della "nascita" di Smenkhara, sarebbe interessante appurare se il segno della "canna storta" presenti tracce di "correzione" successiva se, cioè, fosse originariamente stata scritta "dritta" e solo successivamente "girata" al momento della "scomparsa" di Nefertiti.
Vero è che il nome, come abbiamo visto grazie agli esempi postati da Nec, si ritrova anche su oggetti molto piccoli (come i castoni d'anello) che sarebbe stato difficile "correggere".

Resta, comunque, la curiosità iniziale di sapere quali ipotesi avanzi il testo "non ortodosso" proposto da LS (con la speranza che non parli di omini verdi e alieni ).

sarebbe interessante appurare se il segno della "canna storta" presenti tracce di "correzione" successiva, se cioè, fosse originariamente stata scritta "dritta" e solo successivamente "girata" al momento della "scomparsa" di Nefertiti.

Questa ipotesi di correzione “postuma “ invertita si può considerare, ma risulta estremamente improbabile e riconoscibile, perché richiederebbe la riscrittura di tutta la parola Aton.

Prendiamo come esempio, l’unico modo di scrittura in orizzontale del nome Nefertiti che ho trovato; solo in due esemplari.
Il cartiglio si presenta così (in teoria, dopo aver fatto la correzione):



Se fosse stato scritto in maniera corretta si presenterebbe così:



Come si nota è tutta la parola Aton che deve essere riscritta, per riposizionare il giusto ordine dei segni, e non solo la canna.
Operazione più difficile e soprattutto molto più facilmente rilevabile.

Allego un’altra curiosità: il nome di Nefertiti riportato in un doppio cartiglio in cui nel primo compare la grafia del solo nome, e nel secondo il prenome + di nuovo il nome.
Il nome del primo cartiglio (in tre esemplari) è graficamente un po’ diverso.



Mi associo a Hotep nella curiosità di sapere quali ipotesi avanzi il testo "non ortodosso".

All' LoSfuggente, facci sapere.......

...l'autore in questione parlava solo di una forma di rispetto nei confronti della Regina, in quanto la canna era rivolta verso di lei. Infatti, come ho già scritto in precedenza, avevo immaginato che la"canna" era rivolta verso la sua immagine, mentre in realtà è rivolta verso il determinativo di donna/regina. Ottima osservazione quella di Nec: non è in realtà la canna a cambiare direzione ma tutto il nome del Dio.