| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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26/11/2011 22:14 | |
Ho consultato il Dizionario di Medio Egizio, proposto da Paul Dickson in formato pdf qualche anno fa e basato sul Gardiner. Ho constatato (anche lì) che, mentre in molti casi i due segni E34 ed M42 risultano essere intercambiabili, ciò non avviene nel caso di "esistere, essere", che viene espressamente riportato con E34. Tra i due segni, tuttavia, con valore fonetico sembrerebbe assai più diffuso E34, rispetto ad M42 che ha un uso ben più limitato.
Lo stesso Gardiner, inoltre, non stabilì con certezza che M42 riproduca un fiore. Il che rende la pur plausibile spiegazione fornita da Kareni a tal proposito, già dubbia in partenza. Supponendo che un fiore non sia, dunque, propenderei a considerare M42 quale segno espressamente fonetico e giustificherei così le scarse testimonianze in quell'uso (probabilmente un uso posteriore rispetto a quello di E34). Qualora così fosse (sottolineando che non ho riscontri per questa mia ipotesi), E34 potrebbe ritenersi quindi geroglifico originario ed "effettivo" per il termine "esistere".
Mi concedo una divagazione, che però potrebbe confermare l'obsolescenza del termine in questione:
tenuto conto che stiamo parlando, in questo specifico contesto, di un'iscrizione proveniente dai "Testi dei Sarcofagi", mi arrischierei a ipotizzare che wnn possa essere stato rimpiazzato, in epoche più recenti, da xpr, con pari significato. Ciò, fatto salvo eventuali ulteriori riscontri dell'uso "tardo" di wnn.
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