Ciao, per apotropaico si credo intenda principalmente qualcosa che abbia l'abilità di respingere.
apo- esprime lontananza o assenza, nel senso di separarsi direi;
tropos/trepo è muoversi verso/volgersi.
Lo associerei ad un esorcizzare, per esempio un gesto apotropaico che esorcizza una paura o allonatana la "sfiga".
Mi vengono in mente i cornetti napoletani o il "fare le corna" (il gesto eh
) o il "toccare ferro" in riferimento alla potenza virile: viene in mente Amon e la potenza creatrice che separa dalle "tenebre" cioè fa e-mergere (es- e mergere diciamo fondere) la collina primordiale da Nun.
Ma principalmente nella cultura egizia mi verrebbe in mente l'Occhio di Ra.
Ci sono riportati esempi in cui l'esposizione del sesso femminile per i campi coltivati dovrebbe allontanare spririti negativi, spaventandoli con la "minaccia/"prospettiva" di una riassunzione nel mondo uterino/acquatico, inteso come preformale e quindi una regressione, come inteso da studiosi di storia delle religioni (se non sbaglio in un contesto nord europeo ancora presente ai giorni nostri o almeno al secolo scorso).
Qui
www.academia.edu/1886377/_The_Book_of_the_Celestial_Cow_A_Theological_Interpretation_Eye_of_the_Heart_No._3_May_2009_p...
a pagina 82 si dice che esso come Hator o Sekhmet attrae la potenza di Ra, ed è una interpretazione ma, come Ureo, esso,era noto per cingere la corona del Faraone e sconfiggere i suoi nemici, e, da qualche parte forse è detto esplicitamente, proteggere i confini del regno del Faraone perchè proteggeva il Regno di Ra.
Quindi penserei ad elementi di virilità come l'associazione all'ariete e al toro, alle corna che esprimono virilità, quindi non direi quelle di Hathor (hat-hor, casa di Horo o il viso o quello che significa
) che credo esprimano accoglienza del disco solare, ma anche e sopratutto Sekhmet e l'Ureo, perchè così sono molto esplicitamente intesi.
Inoltre le sfingi, che sono poste a custodia dei luoghi, e non solo in egitto.
L'aspetto leonino e feroce ricorderebbe Sekhmet e i casi di sfinge con testa di ariete il discorso della virilità.
Anche se, pensando a quelle poste sul viale del Grande Tempio di Amon non saprei dato il nome di Viale delle Offerte.
Come comunque vien detto nel testo della Vacca Celeste è da considerare con attenzione la severità e la violenza di certe figure e pensare al rapporto disegnato con Hathor, il vino e anche l'evoluzione che c'è stata verso il Sacrificio non cruento storicamente e l'appello di Ra ai suoi fedeli di non vendicarsi e la Maat.
In relazione ai vari tipi di nemici come Set isfet e ... quello su cui si sputa.
C'era, non ricordo dove di preciso, un bell'articolo su
www.sofiatopia.org/maat
sito che ho visto conoscete bene.
Comunque divinità per eccellenza direi Sekhmet/Occhio di Ra... in effetti chi non scapperebbe attaccato da una leonessa o ad un serpente che sputa fuoco?
Ps è il mio primo commento e credo di aver scritto molto di altro ma spero sia di isperazione per approfondimenti dato che ho visto molti post a riguardo degli amuleti.
Ciao!