Che quello del barbiere fosse anche (ma non solo) un mestiere itinerante, lo si apprende dalla "Satira dei Mestieri", nota anche come "Insegnamento di Khety", componimento letterario risalente al Medio Regno, con cui uno Scriba esalta la propria professione, a discapito di tutte le altre. Credo che sia Cimmino, sia Erman vi abbiano attinto.
A proposito del mestiere di barbiere, Khety scrive:
"
Il barbiere fa la barba fino a tarda sera: si reca in città, si mette agli angoli e sui cantoni, va di strada in strada a cercare chi possa radere; rende forte il suo braccio per riempire il ventre, come l'ape che mangia in proporzione con quanto lavora.".
La Satira non riferisce nulla a proposito del fatto che il barbiere fosse latore di notizie, ma forse potremmo ipotizzare che utilizzasse questo "escamotage" per catturare l'attenzione e "procacciare" clienti.
Da un rilievo nella tomba del nobile Userhat (Tebe Ovest):
[Modificato da -Kiya- 20/02/2011 23:27]