I barbieri dell'antico Egitto precursori dei giornalisti?

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Biceleon
00domenica 20 febbraio 2011 10:16
Propongo agli utenti del forum un quesito divertente: è vero che i barbieri dell'antico Egitto impiegavano parte del loro tempo andando per strada a raccogliere notizie?

Questa curiosità l'ho letta su Life in Ancient Egypt di Adolf Erman,H. M. Tirard, ed. 1894:

«...barber, goes from street to street to pick up news» – link

Sarà proprio vero che i barbieri egizi sono stati i precursori dei giornalisti?

Il fatto di non aver trovato riscontro in opere più moderne mi ha lasciato sempre dubbioso fino a quando ho trovato la risposta in un testo che parla d'altro. Prima di condividere il responso con voi amici del forum, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate/sapete in proposito.
roberta.maat
00domenica 20 febbraio 2011 13:27
Non ho mai letto una notizia del genere ma del resto non sono le "barberie" e i saloni di "coiffeur" i luoghi da sempre deputati al pettegolezzo ?
Accetta lo scherzo ma non saprei rispondere altro, aspettiamo qualcuno più informato.
emilioraffaele
00domenica 20 febbraio 2011 15:37
Non ne so nulla, ma l'ipotesi è accattivante. Ho lavorato in un'azienda di credito logisticamente molto estesa in un quartiere centrale di Roma. Quando volevi conoscere qualche notizia fresca o qualche pettegolezzo sui colleghi (o altro), andavi dal barbiere sotto il "palazzo" e lui ti aggiornava con dovizia di particolari!!! Forse poco è cambiato nei secoli!
Hatshepsut76
00domenica 20 febbraio 2011 19:08
Anche io non so nulla in proposito
-francis-
00domenica 20 febbraio 2011 19:37
Ecco cosa dice Cimmino:

"Il barbiere lavorava per strada, girava per la città con in suoi rasoi e un basso sgabello a tre piedi; rasava teste e guance con una lama corta leggermente ricurva. Solo i barbieri privati dei ricchi avevano un ricco assortimento di pinzette, forbici e rasoi di foggia diversa.
A volte il barbiere esercitava anche la medicina, specie durante il Nuovo regno; aveva clienti fissi e si recava a casa di questi ogni giorno a ore stabilite".

Che il barbierte fungesse funzioni da cerusico è assodato anche in epoche più recenti, ma qui non si parla proprio di botteghe, ma di barbieri erranti...
Forse, girando per le strade in cerca di clienti, osservavano...
-Kiya-
00domenica 20 febbraio 2011 23:20
Che quello del barbiere fosse anche (ma non solo) un mestiere itinerante, lo si apprende dalla "Satira dei Mestieri", nota anche come "Insegnamento di Khety", componimento letterario risalente al Medio Regno, con cui uno Scriba esalta la propria professione, a discapito di tutte le altre. Credo che sia Cimmino, sia Erman vi abbiano attinto.

A proposito del mestiere di barbiere, Khety scrive:

"Il barbiere fa la barba fino a tarda sera: si reca in città, si mette agli angoli e sui cantoni, va di strada in strada a cercare chi possa radere; rende forte il suo braccio per riempire il ventre, come l'ape che mangia in proporzione con quanto lavora.".

La Satira non riferisce nulla a proposito del fatto che il barbiere fosse latore di notizie, ma forse potremmo ipotizzare che utilizzasse questo "escamotage" per catturare l'attenzione e "procacciare" clienti.

Da un rilievo nella tomba del nobile Userhat (Tebe Ovest):

-francis-
00lunedì 21 febbraio 2011 11:23
Per Cimmino la traduzione è leggermente diversa, ma penso derivi dalla stessa fonte che ha citato tu:

"Il barbiere rade fino a notte, si mette agli angoli e ai crocicchi, gira di strada in strada in cerca di chi possa radere; e muove il suo braccio per riempirsi la pancia".
Biceleon
00lunedì 21 febbraio 2011 13:48
Qualcuno può confermarmi se l' "Insegnamento di Khety" è tratto dal "Papiro Sallier II"?

Se è così stiamo parlando della stessa fonte utilizzata dagli autori di Life in Ancient Egypt, nelle note e riportato con l'abbreviazione Sall.
-Kiya-
00lunedì 21 febbraio 2011 14:15
Re:
Biceleon, 21/02/2011 13.48:

Qualcuno può confermarmi se l' "Insegnamento di Khety" è tratto dal "Papiro Sallier II"?

Se è così stiamo parlando della stessa fonte utilizzata dagli autori di Life in Ancient Egypt, nelle note e riportato con l'abbreviazione Sall.




Confermo, uno dei 4 papiri su cui ci è giunto l'Insegnamewnto di Khety è il Papiro Sallier II, che reca la versione più completa, nonchè la migliore.
ACUSinpw
00lunedì 21 febbraio 2011 14:23
Si il Papiro Sallier II riporta la Satira dei Mestieri effettivamente: ecco il testo originale traslitterato



7. (Papyrus Sallier II, column V, lines 3 to 5)

Xaqw Hr Xaq m pHwy mSrw
dd.f sw n amyt dd.f sw Hr qaH.f
dd.f sw m mrt r mrt
r wxA r Xaq.f sw
qnn.f awy.fy r mH Xt.f
mi bit wnmw r kAt.s

The barber shaves into the end of the evening
continually at the call, continually on his elbow,
pushing himself continually from street to street
looking for people to shave.
He does violence to his arms to fill his belly,
like bees that eat at their toil.



Sarebbe interessante conoscere il testo in originale per tradurre "amyt" che qui, in inglese, viene tradotto con "the call" ma nelle due traduzioni italiane sopra proposte è tradotto diversamente (come coppia sinonimica del termine qaH.f) ... non riesco a capire da che parola venga "amyt", se venisse dal verbo "am", tradotto con "to know, to understand", potrebbe essere giustificata l'idea degli autori di Life in Ancient Egypt
-Kiya-
00lunedì 21 febbraio 2011 14:33
Acus, se ci fosse il "mi piace" lo avrei cliccato!
(tuttavia... ci stiamo organizzando :D )

Biceleon
00lunedì 21 febbraio 2011 18:36
Ringraziandovi per gli approfondimenti vi espongo la soluzione del quesito, questa mi è balzata agli occhi durante la lettura di un bel libro di W. F. Albright L'archeologia in Palestina, il passaggio illuminante è questo:

«Ricordo d'aver letto in due traduzioni inglesi di un libro tedesco, indipendenti l'una dall'altra la curiosa affermazione che gli antichi barbieri passavano parte del loro tempo andando attorno a caccia di notizie. Questa attribuzione ad un barbiere dell'antichità delle funzioni specifiche di un giornalista moderno era unicamente dovuta alla confusione fatta tra la parola tedesca Kunden, cioè «clienti», con l'altra uguale che significa «notizie»! Quasi ogni traduzione moderna offre esempi divertenti di equivoci del genere. Un attento lettore, il quale conosca sufficientemente le due lingue, non stenterà ad individuare tali errori» - pp. 249-250

In effetti Life in Ancient Egypt è la traduzione in inglese di H. M. Tirard del testo tedesco Aegypten und aegyptisches Leben im Altertum di Adolf Erman che a p. 150 recita:

«der andere (es ist der Barbier) geht von Strasse zu Strasse, um Kunden zu suchen» - link

che tradotto significa:

«l'altro (è il barbiere) va di strada in strada, per trovare clienti»

Non mi è nota l'altra traduzione citata da Albright.
-Kiya-
00martedì 22 febbraio 2011 19:11
Sicuramente non è l'unica "alterazione" causata da un'errata interpretazione/traduzione di una fonte.
Un'altro motivo per cui sarebbe opportuno aver padronanza del geroglifico.
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