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Hawass: "Howard Carter era un ladro"!

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2011 08:26
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
05/01/2011 17:57
 
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Le parole che il Segretario dello SCA ha rivolto alla memoria di Howard Carter sono decisamente eloquenti, tutt'altro che benevole e non lasciano certo spazio all'immaginazione.

Ecco cosa si legge in un articolo pubblicato sul sito del Telegraph:

[l'articolo tratta di un telefilm che sta attualmente andando in onda sulla tv Britannica, ambientato nel Castello di Highclere di proprietà degli eredi di Lord Carnarvon, che proprio grazie all'ambientazione pare riscuotere ampio successo di pubblico]


... L'antenato del proprietario, il 5° Conte di Carnarvon, scoprì la tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re nel 1922, con Howard Carter, e sottrasse una gran quantità degli inestimabili oggetti che circondavano il corpo mummificato del Re. Il Castello nel Berkshire ospita una mostra commemorativa della storica scoperta, compresi reperti provenienti dagli scavi precedentemente finanziati dal Conte [ ndt: risalenti a prima della scoperta della tomba di Tut].

"Tutti i reperti che Howard Carter prelevò in Egitto sono stati rubati. - dichiara Zahi Hawass - Egli non aveva alcun interesse per la cultura ed era un ladro. Tutto quanto è stato sottratto all'Egitto deve essere restituito immediatamente".

Il Segretario dello SCA ha inviato una richiesta scritta all'ottavo Conte di Carnarvon, richiedendo la documentazione comprovante il legale possesso degli oggetti in questione.



Link all'articolo in lingua originale
[Modificato da -Kiya- 05/01/2011 17:59]
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
05/01/2011 18:45
 
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Definire Carter un ladro mi sembra eccessivo, ma sono certa che alcuni oggetti siano stati trafugati la notte che lui, Carnarvon e la figlia entrarono di nascosto nella tomba.
Considerato il periodo non mi formalizzo troppo.
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- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
06/01/2011 01:34
 
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Sì sì, quella cesta poggiata alla base della parete dice che senza dubbio Carter entrò nella tomba prima dell'apertura ufficiale. Forse da lì portò via qualche souvenir ma penso che l'eccitazione, lo stupore e la soddisfazione non gli permisero di organizzare un vero e proprio furto.

Io non lo giudicherei un ladro se nelle sue tasche fosse finito qualche oggetto, certo però che se trafugò papiri non è da perdonare ! Ritengo che qualche lucerna, un bastone o un porta trucco sottratti non avrebbero cambiato l'interpretazione di quella sepoltura se lasciati in situ.
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

08/01/2011 20:13
 
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Sono totalmente d'accordo col Segretario della SCA, un vero predone!
Potrei chiudere un occhio sul suo finanziatore lord Carnarvon, perché trovo abbia delle attenuanti, ma Carter proprio no, nemmeno una.
E mi fa piacere che qualcuno lo dica, anche se, in questo caso, tale dichiarazione potrebbe sottintendere secondi fini, ma secondo me la visione da eroe romantico diffusa dalla fiction, che vuole riabilitare qualunque malfattore purché sia famoso, non mi convince.
Giulio Cesare è stato una povera vittima, Napoleone in fondo era un buono, Enrico VIII poverino, soffriva tantissimo, il prossimo chi sarà, Hitler?
E' perfettamente in linea con l'andamento politico attuale del nostro paese, ma non mi piace e non mi adeguo.
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Scriba del
Tempio di Thot

11/01/2011 19:03
 
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Tranciare giudizi su Carter in questo modo, da un archeologo per di più di "Chiara Fama", mi sembra quanto meno sintomo di una minor capacità di giudizio.

Come mai ZH si scaglia contro Carter e non contro tutta la pletora di pseudo-egittologi che, prima di Carter, questo si, hanno depredato, distrutto, massacrato le antichità egizie?

Dove lo mettiamo chi per aprire i sarcofagi dei tori o addirittura le tombe usava la dinamite?

E l'ottimo scopritore di tombe avv. Davis? Vero che è stato il massimo scopritor di tombe della Valle dei Re, ma certo non lo faceva neppure minimamente per cultura, semmai come vero e proprio investimento con un occhio sempre ben indirizzato al rapporto "costo/beneficio" (si trattasse di beneficio economico o di semplice notorietà).

Se vogliamo parlare di "razziatori", direi che l'elenco è molto lungo e Carter, figlio peraltro di quel mondo e di quel modo di idntendere l'egittologia, va studiato non con la prosopopea e la presunzione di oggi, ma semmai calandolo nel suo tempo non potendo perciò disconoscere che a lui si deve il primo scavo archoelogico sviluppato con metodo scientifico.

Torniamo al sig. Davis: vogliamo rammentare quel che Davis fece alla KV55? Al fatto che non esistono diari di scavo? Che ogni versione delle operazioni compiute in quella tomba contrastano l'una con l'altra? Che le lamine d'oro della cappella contenuta nella tomba venivano regalate agli ospiti come souvenir? O che, come scrisse un visitatore, all'interno della tomba "si camminava sulla polvere d'oro"?

Io sono convinto che Carter sapesse perfettamente dove era la tomba di Tut ben prima di scavarla (non dimentichiamo che subito dopo la prima Guerra Mondiale spostò il campo di scavo in un'altra zona della Valle quando era già sul punto esatto in cui scoprirà poi la KV62) e che tale scoperta avverrà solo quando, in previsione dell'abbandono della concessione da parte di Carnarvon, decise che era arrivato il momento di giocare la carta vincente!
Sono altrettanto convinto che Carter sia entrato nella tomba di Tut prima dell'apertura ufficiale e questo è, peraltro, mi pare abbastanza appurato; sono convinto che abbia portato via qualcosa (e vorrei vedere chi avrebbe resistito alla tentazione e mi piacerebbe vedere a casa di ZH se non c'è un qualche piccolo oggetto gentilmente "preso in prestito" dagli scavi) , ma è innegabile che il suo metodo di svuotamento della tomba fu il primo a seguire una metodologia sceintifica che, prima, semplicemente non esisteva.
Anche Carter, per guadagnarsi da vivere, ha fatto il "predone" prezzolato dai tanti nobilucoli che bazzicavano la Valle (e Carnarvon non era certo da meno), ma possiamo considerarlo "colpevole" a prescindere (frase che va ormai tanto di moda), o non è più giusto calare la valutazione in quel mondo, in quel tempo, contestualizzare i fatti e valutare Carter per l'uomo che ha avuto la "fortuna", oppure l'idea, o la conoscenza, o quel che vi pare, di trovare la più ricca ed intatta tomba dell'Egitto Antico regalandoci un incredibile tesoro non solo sotto il profilo venale (cui pare ZH annetta così tanta importanza), ma anche, e specialmente, sotto il profilo della conoscenza.
Se rubare significa portar via qualche ninnolo (giacchè da quel foro nell'anticamera di certo altro non poteva passare di particolarmente ingombrante), qualche oggetto di fattura più o meno pregevole, beh, scusatemi, ma credo sia un prezzo accettabile per quel che è rimasto (e non mi rifersico solo agli oggetti ed all'oro!).

Ora, se si vuole far passare Carter per un ladro, o addirittura per "un predone", si deve anche avere il coraggio di rinnegare la sua scoperta!
Non dico che Carter sia stato un santo, dico semplicemente che era archeologicamente ed egittologicamente figlio del suo tempo, ma in quel tempo, in quel mondo, ha portato una ventata di modernità, di metodo, di tecnica, di pazienza che era sconosciuta ai più il cui unico scopo era arricchirsi a spese dei nostri antichi predecessori!

Ops, mi sa che ho scritto un bel po'... scusate, ma qui non si tratta di stimare o meno Carter, di considerarlo o meno un "grande" egittologo, bensì di avere l'onestà di analizzare il suo cokmportamento non alla luce della morale attuale (troppo facile), ma di quella del 1922.
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12/01/2011 08:29
 
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Ma perché ZH non parla dei ladri suoi conterranei, che avevano e che secondo me continuano ad avere interesse ad alimentare un "mercato parallelo" di oggetti provenienti chissà da dove. Questa è una realtà che non viene nemmeno pensata dal nostro. Del resto, è vero che noi occidentali abbiamo effettivamente depredato l'E.A., ma è anche vero che la maggior parte degli oggetti "trafugati" sono più o meno ben conservati in musei a disposizione di chiunque. In ogni caso, l'affaire Tut è nelle mani di ZH e non di altri, mi pare: l'unica cosa che Carter ha rubato a ZH, al limite, è la notorietà (che ZH sia appena appena un po' invidioso??? Vuole passare alla Storia a tutti i costi???). E' lui che gestisce "oggi" questo immenso tesoro "dell'Umanità" (e non suo), pensare a cosa ha fatto Carter in passato(ebbene sì maledetto Carter, hai vinto ancora una volta!!!), giudicandone le gesta con la mentalità di oggi, è solo "aria fritta". Dice molto bene Hotep: Carter era figlio del suo tempo, ma non un figlio "degenere" come dipinto dal bilioso ZH, anzi. E' solo grazie a lui che si è passati da metodi (se si può parlare di metodi) quanto meno "romantici" a sistemi un po' più metodici e scientifici. ZH si accontenti di Baharya ...
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12/01/2011 08:33
 
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P.S.: ZH, ma mi faccia il piacere!!!
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Scriba

Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
14/01/2011 09:27
 
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Sarò sincero. Non ho mai amato troppo la figura di Carter (la famosa immagine in cui punta una lampada da scrivania in faccia ad Amenhotep III e la gardalandizzazione della sua tomba mi fanno sempre un certo effetto), peró mi trovo abbastanza d'accordo com Hotep. Non puntiamo il dito sulla punta dell'iceberg... Mi chiedo se io stesso non avessi fatto lo stesso... Non farei tutt'ora lo stesso, se fosse possibile. L'uomo é anche cupidigia, e al di lá della fama esiste il desiderio del possesso: coronare un momento importante della storia con una "presa di proprietà", minima, che riconosca in qualche modo la mia fatica... La trovo una cosa umana.. Non moralmente corretta, ma umana.
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
14/01/2011 11:51
 
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E poi, proprio dopo la scoperta della tomba, il Governo egiziano aveva sancito che mai più un reperto sarebbe uscito dall'Egitto.
Immagino che per Carter e Carnarvon, prelevare alcuni oggetti preziosi, sia stata una legittima autoricompensa per una parte dei soldi spesi negli scavi durati anni e anni...
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EgiTToPhiLo/a
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TA makA nen ka neKet
15/01/2011 09:11
 
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Re:
-Kiya-, 05/01/2011 17.57:

Le parole che il Segretario dello SCA ha rivolto alla memoria di Howard Carter sono decisamente eloquenti, tutt'altro che benevole e non lasciano certo spazio all'immaginazione.

Ecco cosa si legge in un articolo pubblicato sul sito del Telegraph:
"Tutti i reperti che Howard Carter prelevò in Egitto sono stati rubati. - dichiara Zahi Hawass - Egli non aveva alcun interesse per la cultura ed era un ladro. Tutto quanto è stato sottratto all'Egitto deve essere restituito immediatamente".




Ho aspettato a rispondere perchè non volevo credere ai miei occhi, mi sembrava un pesce d'aprile anticipato e allora ho un pò indagato
Quello che hai tradotto,Kiya è corretto (ovviamente [SM=g999103] ) ma credo che il soggetto della seconda frase non sia Carter (come può dire che non aveva interesse per la cultura?) ma Carnarvon.
Ricordiamo che Carter era un "dipendente" del conte il quale sì aveva interessi economici per questa scoperta.Ho trovato un articolo in merito scritto da Hawass in persona su un quotidiano arabo

aawsat.com/english/news.asp?section=7&id=23727

In un passaggio dell'articolo ZH dice:

Lord Carnarvon attempted to steal some of the artefacts, but we do not know whether this was done with or without Howard Carter's knowledge.

cioè: Lord Carnarvon ha tentato di rubare alcuni dei manufatti, ma non sappiamo se di questo fatto Howard Carter ne fosse a conoscenza.

Quindi non solo non ha prove per coinvolgere Carter ma parlando di conoscenza lo accuserebbe solo di complicità con colui che gli ha permesso di fare la scoperta archeologica più importante della storia. Se anche lo avesse saputo Carter non avrebbe avuto ne modo ne interesse -professionale- per ostacolarlo.
[Modificato da RAMSY 15/01/2011 09:13]
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