| | | OFFLINE | | Post: 166 Post: 166 | Registrato il: 12/01/2009 | EgiTToPhiLo/a | Suddito | |
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28/10/2010 12:28 | |
Come sappiamo Ramses II costruì una nuova città sulle rovine di Avaris, antica città Hyksos. La chiamò Pi-Ramesse e la consacrò come nuova capitale del regno, trasferendovi da Tebe la Corte e le altre istituzioni.
Secondo Edgar Pusch, egittologo impegnato negli scavi di Qantir, Pi-Ramesse fu costruita, e soprattutto "posizionata" sul delta del Nilo, per 3 motivi:
1) La famiglia di Ramses II era originaria di quelle parti;
2) Ramses II intendeva conquistare il vicino oriente (Siria e Palestina);
3) Il faraone voleva agevolare l'accesso alle vie commerciali dirette a nord, sia terrestri sia marittime.
Sono tutti motivi condivisibili, ma, a mio parere, non sono le principali caratteristiche che hanno spinto Ramses II alla costruzione della nuova capitale.
Premessa:
E' importante considerare che Pi-Ramesse, all'epoca, era la più grande e imponente città del mondo. Aveva un estensione di 30 km/q (pari a quella di Roma nel suo massimo momento di gloria). Lo sforzo per edificarla deve essere stato al limite delle possibilità di Ramses II. Perché tanta fatica allora solo per migliorare l'accesso alle vie commerciali per il nord? Bastava spostare le istituzioni commerciali e non tutta la capitale. Che la famiglia del re sia originaria del delta non è un motivo valido per impegnare la maggior parte delle risorse del paese all'edificazione di una nuova capitale.
Cosa ha spinto Ramses II a costruire la nuova capitale?
Io credo che una necessità su tutte ha dominato la volontà del re, e del resto della corte, di "avvicinarsi" al medio oriente: la guerra contro gli Ittiti.
La minaccia Ittita era avvertita già dai tempi di Seti I, se non addirittura da suo padre Ramses I, e deve essere stato un pensiero fisso per Ramses II. Il re sapeva bene che lo scontro era inevitabile e che gli Ittiti acceleravano la loro conquista del sud. Un dato importante in questo senso è la rivoluzione dell'esercito egizio. Già Seti I rinforzò le risorse militari costituendo una nuova divisione di soldati, la divisione di Seth, con sede a Menphis. Ramses II, addirittura, ne costituì una quarta, la divisione di Ptah (con sede appunto a Pi-Ramesse). Per quasi due mila anni l'Egitto ha potuto contare sulla forza di due sole divisioni militari e ad una certo punto, nel giro di qualche decennio, la dimensione dell'esercito viene raddoppiata, da due a quattro divisioni di soldati.
Non mi sembra che per agevolare il commercio con il nord o conquistare la Siria e la Palestina ci sia stato bisogno di assoldare altri 10.000 soldati. Le intenzioni, o le minacce, erano di ben altra entità, e identità.
Se gli Ittiti sono entrati nei crucci degli Egizi già da Seti I, e se proprio sotto il regno di tale faraone è iniziata la rivoluzione dell'esercito, probabilmente i due eventi sono collegati tra loro.
E' molto più logico pensare, perciò, che l'intenzione di Ramses II, nel concepire Pi-Ramesse, sia stata di volersi avvicinare con il palazzo reale e con le caserme militari al futuro luogo di scontro con gli Ittiti. Ramses sapeva anche che era inevitabile tale scontro e che, in caso di vittoria, avrebbe esteso l'Egitto ancora verso nord. Perciò Pi-Ramesse diventava uno snodo fra il vecchio Egitto e quello futuro.
E poi: perché Ramses II avrebbe costruito la nuova capitale proprio sulle rovine di Avaris, città considerata maledetta e terreno infestato dai demoni? Quale messaggio voleva dare il re se non di tipo bellico? In quel punto si era deciso anni prima il destino dell'Egitto e forse Ramses voleva che quel posto portasse lo stesso esito alla battaglia futura.
Insomma: se non fossero mai esistiti gli Ittiti, e quindi la loro minaccia, Ramses II avrebbe mai costruito Pi-Ramesse? |