| | | OFFLINE | | | Post: 857 Post: 857 | Registrato il: 03/10/2008 | | Artista del Re | |
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10/10/2010 20:30 | |
Gentile Teie, mi vedo costretto a risponderti in estrema sintesi, visto che non è mia intenzione "sciorinare teorie" e nemmeno posts lunghi. Visto che i miei interventi sono poco graditi penso che questo sia veramente l'ultimo con buona pace di tutti: di maestri e savants ce ne sono fin troppi in giro. Non voglio tediare nessuno, e neppure convincere nessuno, sia chiaro. Quanto da te postato, in ogni caso è parte del mio libro (scusatemi se ne parlo). L'immagine è la fotografia aerea di el-Giza che si trova al museo egizio del Cairo: non ho mai parlato di una foto all'infrarosso del Cairo, posta la mia, ripeto, la mia frase, e non quelle riportate da altri in merito poi ne riparliamo. La foto che Kiya ha postato al tempo su Egittophilia, e solo quella, è dell'Esa. E' all'infrarosso e ti posso confermare che è in esclusiva sotto copyright: soltanto io posso decidere se lasciarla pubblicare o meno (pensa un po' che potere ho per le mani ...). A questo proposito, se ti può interessare, la puoi visionare a casa mia: sai c'è chi fa vedere la collezione di farfalle e chi invece fotografie in esclusiva, così va il mondo (non conosco il tuo vero volto: l'avatar tuo ... non t'assomiglia vero?). Sul discorso della circonferenza che regola elGiza (credetemi che è proprio così, che piaccia o meno: el-Giza è zonizzata con questo criterio geometrico, e non solo ...): è stata una mia precisa scelta, come tante altre del resto, di non dire "tutto" (non esistono segreti, sia chiaro). A questo proposito, e ti chiedo di farlo per amore del vero, chiedi un po' al savant che tiri in ballo, forse l'unico che ha intuito qualcosa od è riuscito a capire quello che ho "detto"( non è il mio forte farmi capire ...), quante volte gli ho suggerito di "insistere e di cercare" per suo conto su quest'aspetto della questione, chiediglielo, o meglio, andate a rileggere i vari posts. Quante volte gli ho suggerito d'analizzare attentamente quanto ho detto (il consiglio è ancora valido, sia chiaro) ed ho fatto vedere. Non m'interessa assolutamente il consenso di chicchessia: non cerco questo. Quel che m'interessa, al limite, è far ragionare le persone. E' molto difficile da attuare questo proposito, vedo. Molto più facile e redditizio ripetere in modi diversi cose sempre uguali da almeno cento anni e fin troppo note, che intraprendere percorsi nuovi, magari difficili, cero rischiosi, lo capisco. E' molto più facile dire agli altri quello che gli altri vogliono sentirsi dire, tanto per blandire il proprio ego. E' più facile fare sensazionalismo. E' più facile non esporsi. Lo capisco, ma non lo condivido.Questo sì, mi dispiace. Non tanto per me, io comunque continuo la mia ricerca: la direzione che ho individuato porta a sorprendenti mete ed a soddisfazioni intellettuali difficili da comunicare. Mi dispiace per chi non ha voglia di spremere le proprie meningi per tentare di comprendere. E' triste vedere persone intellettualmente stanche che s'accontentano di cose trite e ritrite e che si fermano all'"ipse dixit". Non è per me. Preciso che quanto ho fin qui detto (spero non sia un post troppo lungo) è soltanto una mia riflessione ad alta voce, e nient'altro. Adesso però devo andare. La strada della ricerca è impegnativa ed ancora molto lunga. Il tempo è tiranno (qualcuno più furbo di me dirà che è denaro). Con me, in ogni caso, ora ci sono alcuni compagni di viaggio che mi aiutano nel proiseguire la straordinaria avventura che ho intrapreso. Scusate se sono stato prolisso, invadente petulante o quant'altro. Per chi fosse interessato alle mie ricerche, credo pochi a questo punto, potete trovarmi in ogni caso, sul mio blogghetto "Archeologia Nuova", o in qualche mia conferenza in giro per l'Italia. Scusatemi ancora per il disturbo, buon proseguimento, Diego Baratono. |