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Il Neolitico: Il Signore degli Animali e Lo Sciamano

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2012 15:25
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21/07/2010 09:08
 
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A proposito, grazie Massimo per il tuo intervento, è sempre un grande piacere leggerti qui, spero che trovi il tempo necessario per comunicare più spesso con noi. Anche a me, come a Pizia, piacerebbe leggere qualche testo più completo, magari puoi consigliarci.
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Suddito
21/07/2010 12:10
 
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ciao caro emilioraf, purtroppo sono latitante da un pò di tempo per impegni personali piuttosto gravosi e che mi distraggono la mente... prometto di essere piu presente in futuro.

Tenete presente che sono un appassionato studioso di sciamanesimo e che nelle mie ricerche sul predinastico ho cercato deliberamente riferimenti a ciò. Ma per ora, a livello di evidenze archeologiche e iconografiche, c'è ben poco.
Una tomba di Hierakonpolis presentata da R. Freidman come tomba di una "sciamana" è forse miglior indizio ma, a dire il vero, la definizione di "sciamana" della Friedman lascia perplessi dal punto di vista degli standard antropologici....

In parte il problema risiede anche nella definizione di "sciamanesimo" concetto per lo meno elastico. Forse meglio sarebbe indagare nella direzione dell'"animismo", atteggiamento mentale a cui lo sciamanesimo fa riferimento costante.
A livello intuitivo io sono abbastanza predisposto a pensare che figure sciamaniche siano state alla base della cultura africana predinastica (l'ho persino scritto nella mia tesi) e, in realtà, di tutta la cultura "religiosa" (termine inadatto) egiziana. Ma un indagine seria non va fatta con affermazioni semplicistiche ma con metodo.

La questione del Signore degli animali visto come sciamano non mi trova d'accordo e non mi risulta che ci siano studiosi che lo interpretano in tal senso.

Ma prima di tutto mi preme chiarire che Barca, forse per errore di scrittura, ha fatto una gran confusione nel passaggio riferito da Pizia a pag.161 parlando della Tomba 100. Citando testualmente:

"Vi è anche una figura umana assalita da una coppia di leoni...."

Questo spiega il commento di Pizia. Ma no, la figura non è assalita dai leoni, è invece il "Signore degli animali" mesopotamico che li separa e li domina, immagine, secondo gli orientalisti, del dominio dell'"Eroe (Re)" sulle minacce della natura selvaggia, ovvero la funzione civilizzatrice del re-sacerdote mesopotamico. Questa è l'iconografia tipica di Gilgamesh, non a caso l'eroe civilizzatore ritenuto dalla mitologia (forse storicamente confermabile) come appartenente alla Uruk del III° millennio, quella sicuramente in contatto con l'Egitto predinastico che ne mutua l'immagine.
Le analisi della figura del signore degli animali sono citate in qualsiasi libro di orientalistica che parli di Sumer, sicuramente ci saranno pubblicazioni specifiche.

"..mentre un'altra figura umana è raffigurata sotto una tenda e attorniata da animali, ed è confrontabile con quella sul manico del pugnale di Gebel el-Arak. Questo personaggio è noto tra gli specialisti come Signore degli Animali."

Forse per la figura sotto la tenda Barca intende quella sotto il baldacchino sulla barca in alto ma non sono sicuro: quello che è sicuro è che qui fa confusione perchè sul manico del pugnale di Gebel el arak c'è in bella evidenza invece quella che lui definisce "una figura umana assalita da una coppia di leoni" che è invece il vero "Signore degli animali".

Come dicevo nel precedente messaggio, vestito come un En-ENsi sumero, con tanto di barba e cappello a caschetto esattamente come li ritroviamo nelle immagini sumere, tanto che per questi manufatti trovati in Egitto si è ipotizzato la presenza di artigiani mesopotamici in Hierakonpolis e dintorni che incidevano, in puro stile mesopotamico, anche i soggetti tipicamente egiziani (come in questo manico).

Manico Gebel el arak
Spero quindi sia chiaro che il Signore degli Animali, oltre ad essere un'iconografia puramente mesopotamica che si trova in Egitto per sola importazione culturale, è molto improbabilmente legabile a concetti di sciamanesimo.
Sicuramente invece tale figura è legata alla raffinata propaganda politica di Sumer della fine del IV° millennio che sta passando da una strutturazione politica di tipo collegiale (ci sono analisi in proposito) ad una di tipo "regale", con unico dominatore il Re-sacerdote.
E da quel momento storico in poi, il mondo, con Egitto e Sumer, conobbe per la prima volta nella sua lunga storia, gli assolutismi. Insomma, il signore degli animali più che lo sciamano è il dittatore....

PS per Pizia:
Ho lungamente studiato le immagini dei graffiti di Winkler perchè ne ho fatto delle analisi stilistiche-iconografiche per la loro datazione ed anch'io avevo cercato i pdf :-) purtroppo non li ho trovati e sono dovuto ricorrere alla biblioteca di egittologia alla mia univ. a Pisa.... anche a volerli comprare sono introvabili perchè vecchissimi e mai rieditati... come al solito....
[Modificato da MassimoIzzo 21/07/2010 12:22]
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- ShemsetRa -
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22/07/2010 12:18
 
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Finché qualcuno non si decide a mettere in rete qualcosa di più dovrò fare così anche io, cioé cercare una biblioteca in cui possa entrare...


Forse per la figura sotto la tenda Barca intende quella sotto il baldacchino sulla barca in alto ma non sono sicuro: quello che è sicuro è che qui fa confusione perchè sul manico del pugnale di Gebel el arak c'è in bella evidenza invece quella che lui definisce "una figura umana assalita da una coppia di leoni" che è invece il vero "Signore degli animali"


Ecco, infatti, la figura del "separatore" come "colui che mette ordine", mi è più familiare, mentre quella dello sciamano (sempre se lo è) sotto la tenda, circondato dagli animali non la trovavo proprio.

Di sciamano parla il Wilkinson a proposito della figura umana con capelli ritti sulla testa trovata graffita sulle rocce di uno wadi del Deserto Occidentale (raffigurazione citata anche da Emilioraff.)

Il guaio è che il libro del Barca è uno dei pochi a parlare abbastanza diffusamente di questi argomenti.
Noi facciamo spesso riferimento e affidamento su quel libro, perché è uno dei pochi a parlare diffusamente di questi argomenti, ma devo ammettere che a volte avrei bisogno di qualche spiegazione in più...
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22/07/2010 14:46
 
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Con mille cautele per non farmi trascinare dentro questa discussione sullo sciamanesimo in Egitto in quanto è argomento che mi avvince al massimo grado :-) ti aggiungo qualche informazione Pizia.

La definizione di Wilkinson di "capelli dritti" è per lo meno discutibile perchè non tiene conto di un'iconografia presente in massiccia quantità nell'Egitto predinastico: quello di due piume o corna (ma sono spesso ben identificabili come piume o protuberanze vegetali). Per una sola raffigurazione che sembra avere piu di 2 robe dritte sulla testa, non è necessario ricorrere ad interpretazioni alternative: si tratta sicuramente dello stesso tipo di ornamento corrispondente alle 2 piume.

I graffiti del deserto, ma anche alcuni reperti provenienti da Abydos Naqada II, mostrano chiaramente queste due piume sulla testa di "leader" su barche piene di rematori. Il contesto dei graffiti potrebbe a volte essere funerario ma non sempre. A volte questi personaggi sono vestiti con una pelle animale come i preti "sem" di epoca storica.

Il problema ad identificarli come sciamani resta nelle definizioni antropologiche: giudicare da un abbigliamento o "parure" non è sufficiente. Una condizione necessaria per parlare di sciamanesimo è l'esistenza di stati di "trance" sciamanica e contatto con entità spiritiche, prevalentemente del mondo naturale ma non solo. In Asia questo è storicamente associato con le danze con il tamburo oppure con l'assunzione di sostenze psicoattive. In sudamerica esclusivamente con sostanze psicoattive. Etnobotanica è il nome del relativo studio.

Questa condizione necessaria non è "provabile" nel Neolitico o Predinastico egiziano, ergo non si riesce a distinguere un "leader" da uno sciamano a giudicare dai graffiti.
Devo dire che gli egittologi che parlano di "sciamani" rivelano spesso la loro scarsa preparazione in materia di antropologia: non a caso oggi ci si affida a specialisti interdisciplinari. Ma antropologi al lavoro in Egitto ancora non ne ho visti.....

In più, e qui vi lascio riflettere, queste due piume appaiono nell'iconografia dei "neter" egiziani, partendo da Min (Mn-w) già nell'antico regno e poi sulla testa di altre divinità, ma soprattutto Amon (I-mn). E non dimenticate che gli egiziani ci dicono che i loro "neter" erano antichi sovrani che avevano regnato sull'Egitto nell'età dell'oro..... forse una mezza verità........

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22/07/2010 15:12
 
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Re:
MassimoIzzo, 22/07/2010 14.46:

Con mille cautele per non farmi trascinare dentro questa discussione sullo sciamanesimo in Egitto in quanto è argomento che mi avvince al massimo grado :-) ti aggiungo qualche informazione Pizia.

La definizione di Wilkinson di "capelli dritti" è per lo meno discutibile perchè non tiene conto di un'iconografia presente in massiccia quantità nell'Egitto predinastico: quello di due piume o corna (ma sono spesso ben identificabili come piume o protuberanze vegetali). Per una sola raffigurazione che sembra avere piu di 2 robe dritte sulla testa, non è necessario ricorrere ad interpretazioni alternative: si tratta sicuramente dello stesso tipo di ornamento corrispondente alle 2 piume.

I graffiti del deserto, ma anche alcuni reperti provenienti da Abydos Naqada II, mostrano chiaramente queste due piume sulla testa di "leader" su barche piene di rematori. Il contesto dei graffiti potrebbe a volte essere funerario ma non sempre. A volte questi personaggi sono vestiti con una pelle animale come i preti "sem" di epoca storica.

Il problema ad identificarli come sciamani resta nelle definizioni antropologiche: giudicare da un abbigliamento o "parure" non è sufficiente. Una condizione necessaria per parlare di sciamanesimo è l'esistenza di stati di "trance" sciamanica e contatto con entità spiritiche, prevalentemente del mondo naturale ma non solo. In Asia questo è storicamente associato con le danze con il tamburo oppure con l'assunzione di sostenze psicoattive. In sudamerica esclusivamente con sostanze psicoattive. Etnobotanica è il nome del relativo studio.

Questa condizione necessaria non è "provabile" nel Neolitico o Predinastico egiziano, ergo non si riesce a distinguere un "leader" da uno sciamano a giudicare dai graffiti.
Devo dire che gli egittologi che parlano di "sciamani" rivelano spesso la loro scarsa preparazione in materia di antropologia: non a caso oggi ci si affida a specialisti interdisciplinari. Ma antropologi al lavoro in Egitto ancora non ne ho visti.....

In più, e qui vi lascio riflettere, queste due piume appaiono nell'iconografia dei "neter" egiziani, partendo da Min (Mn-w) già nell'antico regno e poi sulla testa di altre divinità, ma soprattutto Amon (I-mn). E non dimenticate che gli egiziani ci dicono che i loro "neter" erano antichi sovrani che avevano regnato sull'Egitto nell'età dell'oro..... forse una mezza verità........




Approfitto della sua presenza sul forum per chiedere una cosa:
Come interpreta lei la figura del Tekhenu? So che non si tratta di predinastico, ma di epoche ben più recenti... tuttavia leggendo qua e là, l'interpretazione "sciamanica" di questa figura di tanto in tanto salta fuori....
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22/07/2010 16:29
 
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Domanda interessantissima, ne abbiamo parlato nel forum, arrivando fino ad un certo punto. Confido nella pazienza di Massimo ed attendo con grande curiosità...
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22/07/2010 17:25
 
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Noi ne abbiamo discusso qui
[Modificato da ACUSinpw 22/07/2010 17:25]
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23/07/2010 03:41
 
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Adesso cerco di fare l'avvocato di Wilkinson, perché penso ci sia una giustificazione all'uso della parola "sciamano" in quel contesto.
Tanto per cominciare nel libro non si può dire sia un termine ricorrente, anzi, tutt'altro, forse compare solo lì, nella spiegazione relativa a quella immagine.
Potrebbe non essere la parola esatta usata nella versione dell'autore (inglese), ma adattata al contesto dal traduttore.
Ma anche se in tal caso TW avesse deciso di usare deliberatamente quella definizione, immagino sia stato per rendere un'idea in un libro divulgativo, non per affermare la presenza di sciamani nel predinastico.
Inoltre si tratta di uno dei pochi casi in cui l'individuo ha sulla testa non due, bensì svariate punte, per ciò si intendeva distiguere questa iconografia da quella più diffusa a preludio delle due piume, paragonandoli a "capelli dritti".
Dico questo perché non vorrei che una mia sbagliata interpretazione delle parole di un autore, o l'aver fissato questo particolare (poco significativo in verità, TW non basa alcuna delle sue deduzioni sulla figura menzionata), possa generare fraintendimenti sull'attendibilità del libro o dell'autore.
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23/07/2010 17:10
 
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Non ti preoccupare Pizia, quel libro di TW a cui ti riferisci è stato stroncato da nomi ben piu alti di noi, per es. Renée Friedman, e io stesso nella mia tesi l'ho citato per diversi errori macroscopici nell'analisi stilistica dei reperti e dei graffiti.

Per dirne una, figurati che nel libro, tutto eccitato, cita e argomenta su di un piatto decorato pseudo-predinastico che dice misteriosamente dimenticato in un angolo del Museo del Cairo...... il motivo per cui era stato dimenticato era ottimo..... era un falso e se n'era accorto anche Petrie (e lo dice anche nella pubblicazione del 1901), proprio Petrie che, per ammissione dei gestori del fondo Petrie, era noto per farsi infinocchiare e aver comprato intere partite di falsi. Senza troppa sua colpa naturalmente, anche perchè allora se ne sapeva molto poco ancora di pre e protodinastico, anzi, è lui che l'ha scoperto in buona sostanza.

Quello che è un più grave è che TW, che mi è molto simpatico e che apprezzo, non si è accorto che le incisioni del piatto erano le riproduzioni di una parte dei soffitti astronomici della 18° dinastia con l'aggiunta di qualche barca predinastica.... e lui ha fatto un'analisi stilistica sulla barca....

Spero che capiate perchè i professionisti ci vanno coi piedi di piombo prima di dire qualcosa di nuovo.... è un'attimo che ti distruggi la reputazione.....
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- ShemsetRa -
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24/07/2010 00:42
 
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Mi preoccupo eccome invece, così mi distruggi un mito! [SM=g1361799]
Ma vabbe', se a "fargli le pulci" è stata la Friedman, posso farmene una ragione, diciamo che in un libro divulgativo, rivolto ad un pubblico non tecnico, anche qualche azzardo ci può stare [SM=x822706]
Insomma, senza di lui il pubblico di appassionati come me, come avrebbe saputo dei petroglifi del Deserto Orientale, della possibilità che gli invasori orientali non avessero invaso niente, dell'origine africana della civiltà egizia, dell'infondatezza della teoria sulla "new race", ecc.?

Ma come ha potuto non accorgersi... [SM=x822741]
[Modificato da pizia. 24/07/2010 00:44]
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