RAMSY, 20/02/2010 16.25:
Immaginate di trovarvi nel laboratorio di Leonardo da Vinci durante i suoi studi sul corpo umano: non credo che l'ambiente fosse molto diverso.
Ottima considerazione, possiamo quindi aggiungere chi questo lavoro lo faceva per passione, per curiosità, per amore di sapere e di studio.
Uno studente quando intraprende il lungo cammino del dottorato in medicina, probabilmente ha già un'idea di dove andrà a finire.
L'impatto con la camera mortuaria avviene molto presto e bisogna abituarsi.
Seguirà le sue passioni, compatibilmente con le opportunità offerte dal mondo della ricerca e del lavoro; alla fine qualcuno si ritroverà a fare il medico legale, il patologo o altre specializzazioni che implicano una certa vicinanza con i cadaveri.
Si matura una certa assuefazione anche ai giorni nostri, figuriamoci ai tempi in cui tante finezze non erano previste, nemmeno in ambiente domestico...