| | | OFFLINE | | Post: 774 Post: 709 | Registrato il: 26/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | Colui che divenne Re per onestà | |
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23/12/2008 08:48 | |
Come ricorda Pizia ai templi potevano accedere solo gli iniziati e non il popolo.
Ritengo, quindi, che l'oracolo non si esprimesse con segni o suoni di varia e dubbia interpretazione, visti o uditi direttamente, ma che alla domanda formulata al sacerdote questi, previa opportuna scenografia rituale (ad esempio entrando e uscendo da una cappella), desse una risposta il più attinente possibile alle attese del postulante ma allo stesso tempo attento che in essa potesse celarsi una doppia interpretazione.
Quello che succede ancora oggigiorno con i vari maghi televisivi.
Diversa si configurava, invece, una domanda posta dal sovrano che era direttamente in contatto con il dio e al quale nessun tempio era precluso.
In questo caso entrava in gioco l'abilità "politica" del Gran Sacerdote che, in questo modo, influenzava le scelte del re e a lui si sostituiva.
Ciao, BATA. |