-Kiya-, 21/12/2008 22.51:
Mi pare che si posseggano anche riscontri sul fatto che il Primo Profeta del Tempio, ovvero la massima carica sacerdotale, fosse a carico di un responso oracolare, dietro al quale è pressocchè ovvio ritenere vi fosse il sovrano medesimo.
Questo è sempre vero nella teoria, però nella pratica può essere successo che il sovrano abbia subito una decisione presa dai sacerdoti.
Il sovrano è l'unico vero intermediario fra il mondo reale e quello soprannaturale, ma la prassi di delegare la maggior parte delle sue competenze religiose ai sacerdoti finì per limitare di fatto il suo potere.
I suoi compiti divennero talmente tanti da non essere più controllabili, quindi cominciarono a sfuggire al controllo.
Ovviamente i sacerdoti ne approfittarono, impadronendosene.
Immagino che in qualche occasione il re dovette subire le decisioni dei sacerdoti, manifestate anche attraverso gli oracoli.
E quale occasione migliore delle processioni?
In fondo erano le rare occasioni in cui il popolo poteva essere spettatore di un rito, altrimenti relegato fra le mura del tempio.
Così il dramma si diffuse fra i civili.
Faccio un esempio: i sacerdoti vogliono costruire un nuovo tempio, il re non vuole.
La discussione può andare avanti in privato fra sacerdoti e re dentro a qualche sala ben lontana da occhi indiscreti, ma se durante una processione una statua del dio si ferma in un posto e non vuole proseguire, i sacerdoti possono cogliere l'occasione per dichiarare davanti al popolo che il dio vuole un nuovo tempio in quel punto.
In seguito ad un atto pubblico del genere non sarà più possibile opporsi per nessun re, così avranno vinto i sacerdoti.