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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Gastronomia Faraonica [era: Egitto Faraonica]

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2010 17:02
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10/05/2008 18:16
 
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Koshari egiziano
E' un piatto tipico della terra dei faraoni offerto dai venditori ambulanti nelle strade.INGREDIENTI:3 grosse cipolle(tagliate a fette),1 litro di acqua,olio d'oliva,2 tazze di riso,2 cucchiaini di sale,1 tazza e mezza di lenticchie,200 grammi di maccheroni,1 scatoletta di piselli.INGREDIENTI per la salsa:6 spicchi d'aglio,2 cucchiaini di aceto bianco,2 cucchiaini di cumino,peperoncino,salsa di pomodoro.Procedimento:Soffriggete le cipolle fino a quando non si dorano.Ponete tre tazze d'acqua in una pentola con alcune gocce d'olio e portate ad ebollizione.Aggiungetevi il riso,un cucchiaino di sale e cuocete a fuoco lento.Nel frattempo lavate le lenticchie e fatele bollire.Cuocete anche i maccheroni e scolateli.Dopo aver fatto sobbollire i piselli aggiungeteli ai maccheroni.Per la salsa:tagliate l'aglio e soffrigetelo in poco olio.Aggiungete l'aceto,il sale,la salsa di pomodoro,il cumino,una tazza d'acqua e il peperoncino.Cuocete fino a quando non bolle,abbassate il fuoco e portate a termine la ricetta a fuoco basso.Sistemate la salsa su uno strato di riso,uno di lenticchie e uno di maccheroni,aggiungete la salsa e guarnite con le cipolle fritte. [SM=x822713]
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Pane e Birra nell'antico Egitto
Il pane e la birra erano la base dell'alimentazione degli antichi egiziani e pertanto costituivano anche la base delle offerte funerarie per i defunti,come riporta la classica formula dell'offerta che compare sulle stele e su numerosi oggetti dei corredi delle tombe.A conferma dell'importanza di questi alimenti venivano deposti nelle tombe dei modelle di servitori,caratteristici dell'Antico Regno,che raffigurano donne in atto di macinare cereali o di preparare la birra per l'anima del defunto.La coltivazione dei cereali era una delle attività più importanti del popolo egizio,fin dall'epoca predinastica;come è noto fu favorita dalle annuali inondazioni del fiume Nilo,che lasciando sul terreno grandi quantità di fertile limo permettevano di effettuare anche due raccolti all'anno.Proprio il livello raggiunto dalla piena del fiume indicava le potenzialità di raccolto e quindi su quello venivano anche calcolate le imposte che i contadini dovevano al faraone.Se la piena era scarsa il terreno coltivabile si riduceva provocando gravi carestie,di cui ci è stata tramandata notizia da diversi documenti;per questo motivo era importantissima una regolamentazione delle acque e una rete di irrigazione delle terre,che di solito era organizzata e curata da parte del potere centrale.L'aratura e la semina avvenivano appena l'acqua del Nilo si era ritirata dopo l'inondazione;la mietitura era effettuata con falci di legno dal manico corto e con lama costituita fino al Medio Regno da selci seghettate;quindi le spighe venivano battute per separare i chicchi dalla paglia.Una volta puliti,i chicchi di cereali erano stivati dentro granai a forma di silos,sotto gli occhi attenti degli scribi che registravano accuratamente il numero dei sacchi versati nei granai.Poichè nell'antico Egitto non esisteva la moneta,ma solo il baratto,i cereali costituivano spesso lo stipendio mensile dei lavoratori:un esempio ci è dato dagli elenchi delle paghe degli operai che scavavano le tombe dei faraoni nella Valle dei Re,che ricevevano mensilmente quattro sacchi di farro e uno e mezzo di orzo,oltre ad altri beni come legna,pesce e sale.
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10/05/2008 19:11
 
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Re: Pane e Birra nell'antico Egitto
EGIZIA72, 10/05/2008 18.43:

Il pane e la birra erano la base dell'alimentazione degli antichi egiziani e pertanto costituivano anche la base delle offerte funerarie per i defunti,come riporta la classica formula dell'offerta che compare sulle stele e su numerosi oggetti dei corredi delle tombe.A conferma dell'importanza di questi alimenti venivano deposti nelle tombe dei modelle di servitori,caratteristici dell'Antico Regno,che raffigurano donne in atto di macinare cereali o di preparare la birra per l'anima del defunto.La coltivazione dei cereali era una delle attività più importanti del popolo egizio,fin dall'epoca predinastica;come è noto fu favorita dalle annuali inondazioni del fiume Nilo,che lasciando sul terreno grandi quantità di fertile limo permettevano di effettuare anche due raccolti all'anno.Proprio il livello raggiunto dalla piena del fiume indicava le potenzialità di raccolto e quindi su quello venivano anche calcolate le imposte che i contadini dovevano al faraone.Se la piena era scarsa il terreno coltivabile si riduceva provocando gravi carestie,di cui ci è stata tramandata notizia da diversi documenti;per questo motivo era importantissima una regolamentazione delle acque e una rete di irrigazione delle terre,che di solito era organizzata e curata da parte del potere centrale.L'aratura e la semina avvenivano appena l'acqua del Nilo si era ritirata dopo l'inondazione;la mietitura era effettuata con falci di legno dal manico corto e con lama costituita fino al Medio Regno da selci seghettate;quindi le spighe venivano battute per separare i chicchi dalla paglia.Una volta puliti,i chicchi di cereali erano stivati dentro granai a forma di silos,sotto gli occhi attenti degli scribi che registravano accuratamente il numero dei sacchi versati nei granai.Poichè nell'antico Egitto non esisteva la moneta,ma solo il baratto,i cereali costituivano spesso lo stipendio mensile dei lavoratori:un esempio ci è dato dagli elenchi delle paghe degli operai che scavavano le tombe dei faraoni nella Valle dei Re,che ricevevano mensilmente quattro sacchi di farro e uno e mezzo di orzo,oltre ad altri beni come legna,pesce e sale.


I cereali coltivati nella Valle del Nilo erano essenzialmente tre:il farro(triticum dicoccum),un tipo di frumento(probabilmente triticum aestivum)e l'orzo(hordeum sativum vulgare).Ichicchi venivano macinati dalle donne nelle case con macine del tipo a sella e la farina ottenuta era utilizzata per fare pane di vario tipo;il lievito non era conosciuto e per lievitare la pasta di pane si usava l'avanzo della pasta del giorno precedente.La cottura avveniva in forni domestici,o anche su lastre di pietra arroventata;per particolari tipi di pane,per usi religiosi e soprattutto per l'offerta nei tmpli del pane bianco conico,venivano utilizzate delle forme di terracotta preriscaldate.I pani d'orzo servivano soprattutto alla fabbricazione della birra.Prelevati dal forno prima della completa cottura,venivano imbevuti di liquore di datteri e lasciati a fermentare;quindi venivano pressati e filtrati attraverso un setaccio:la bevanda ottenuta consisteva in una birra non molto alcolica che veniva conservata in giare accuratamente tappate.L'aggiunta di altri ingredienti poteva variare il sapore e la gradazione della birra;altre bevande più o meno alcoliche venivano inoltre ricavate dalla fermentazione di diversi frutti o bacche.

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26/05/2008 12:36
 
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Vino e Olio nell'Antico Egitto
La coltivazione dell'uva,sia come frutto che per produrre il vino,è attestata in Egitto fin dall'Epoca Proto dinastica,anche se come bevanda non ebbe mai la diffusione e l'importanza che ebbe invece la birra.Le scene che appaiono sulle pareti delle tombe ci mostrano che le vigne erano di solito a forma di pergolato e che la pigiatura dell'uva dopo il raccolto era eseguita con i piedi dentro grandi catini,proprio come si è fatto fino quasi ai gioni nostri.I residui della pigiatura poi venivano spremuti ulteriormente tamite presse a sacco:alle estremità del sacco erano infilati due bastoni che girano in senso contrario lo torcevano e lo strizzavano,lasciando uscire il liquido rimanente.Il succo ottenuto era versato in anfore e lasciato fermentare,quindi le anfore venivano tappate.Ad esempio le numerose anfore vinarie trovate nella tomba del faraone Tutankhamon presentano un'iscrizione in ieratico,come "Anno 4 per la casa di Tutankhamon"e una stampigliatura in geroglifico sul tappo d'argilla dove si legge "Vino dei possedimenti di Tutankhamon",o anche "Vino di buona qualità dei possedimenti di Aton".Dal Nuovo Regno in poi è attestata talvolta la presenza di un piccolo foro sul collo dell'anfora,probabilmente per mettere la fuoriuscita degli ultimi gas di fermentazione dopo la chiusura del contenitore.Come per la birra,il vino poteva essere arricchito con alcuni ingredienti per variarne sapore e gradazione;sappiamo inoltre da documenti scritti che era particolarmente apprezzato il vino prodotto nel delta del Nilo e in alcune oasi.La coltivazione dell'olivo fu introdotta in Egitto dall'oriente solo nel Nuovo Regno,e anche dopo l'olio d'oliva non fu tra i più usati in cucina.Gli olii più utilizzati per condire e per friggere erano l'olio di sesamo,l'olio di lino e soprattutto l'olio bak tratto dalla noce di moringa;alcuni papiri attestano che molti olii particolari venivano importati da paesi stranieri,non solo a fini alimentari,ma anche per uso medico e cosmetico.Altri condimenti per la cucina erano il sale e alcune erbe aromatiche,come il ginepro,l'anice,il coriandolo,il cumino,il prezzemolo e il finocchio;il pepe non era conosciuto e fu importato in Egitto solo in Epoca Romana. [SM=x822725]
23/01/2010 17:02
 
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La notizia è stata pubblicata su ArcheoRivista

USA – La birra sarebbe all’origine dei primi nuclei umani dediti all’agricoltura


Dallo studio svolto dall’archeologo biomolecolare Patrick McGovern presso il Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università della Pennsylvania è emerso che le prime comunità agricole si sarebbero costituite grazie alla collettiva passione per le bevande alcoliche.

In base a quanto scoperto dallo studioso sembra che l’uomo abbia incominciato a produrre bevande alcoliche nel 7000 avanti Cristo e che le abbia amate così tanto da rinunciare alla vita nomade, legata alla raccolta e alla caccia, per una vita di tipo stanziale, con la conseguente coltivazione di cereali dai quali produceva la birra.

McGovern pensa che l’alcol abbia fornito ai nostri antenati un motivo, diventando poi il motore della società e trasformandosi velocemente in un collante sociale capace di unire la comunità. A prescindere dalla validità della teoria dell’archeologo americano è certo che l’alcol abbia contribuito ad accrescere il numero delle gravidanze per secoli.

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