Gastronomia Faraonica [era: Egitto Faraonica]

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EGIZIA72
00giovedì 8 maggio 2008 13:42
Che cosa si mangiava nell'Egitto dei faraoni ce lo dicono gli affreschi delle tombe.Gli Egizi si dedicavano alla caccia di quaglie,piccioni selvatici,oche,gazzelle e cinghiali,loro carni preferite,che consumavano con verdure fresche come porri e cipolle,cresciute nei campi irrigati dal Nilo.Deliziosa anche la frutta,meloni,angurie,fragole e agrumi.Ottimo l'olio,gli Egizi sembra siano stati i primi a coltivare l'olivo,e ottimo anche il pane preparato in oltre 40 varietà con frumento,segale o orzo.Addirittura Erodono ricorda che i poveri Egizi mangiavano un pane ottenuto con farina estratta da radici di papiro e di loto.L'Egitto gastronomico d'oggi è meno sobrio, continue invasioni lo hanno travagliato,dagli ittiti ai Turchi,ed ogni gente vi ha lasciato i propri piatti,I Turchi gli shish-kebab,i dolci bagnati di miele e sciroppo,i Greci il mussaka,gli Arabi il mechoui (montone allo spiedo).Nella cucina egiziana importante è il piccione,hamam,di cui smisurati sono gli allevamenti,delizioso quello marinato farcito di grano,uva ed erbe,cotto alla brace e poi fritto.Segnaliamo il pesce come il fettih (salato e seccato al sole),i crostacei,le aragoste e i gamberi.Il ful mesdames è uno dei piatti più popolari,mangiato da ricchi e poveri,cittadini e contadini:una purea di fagioli piccoli e scuri o di fave,a volte anche misti a melanzane e lenticchie,che si accomoda in mezzo al pane.Interessanti,ricchi e variati i "mezze" che riempiono l'attesa del pasto:semi di girasole,peperoncini piccanti,olive,limoni in salamoia,e crostini spalmati di dukkah,crema di frutti secchi e spezie.(notizie mondo a tavola) [SM=x822725]
Hatshepsut76
00giovedì 8 maggio 2008 16:47
grazie Egizia, hai affrontato un tema che da tempo volevo approfondire: quello dell'alimentazione nell'antico Egitto. A questo proposito volevo chiedere se per caso siete a conoscenza di un testo che parli proprio di questo... Grazie per la disponibilità...

EGIZIA72
00venerdì 9 maggio 2008 13:21
STORIA DELL'ALIMENTAZIONE NELL'ANTICO EGITTO
Gli antichi Egiziani ritenevano che la vita continuasse dopo la morte e che l'anima avesse ancora bisogno di mangiare,di bere e di tutte le cose di cui godeva la vita;è grazie a questo importante concetto che noi siamo in grado di conoscere in modo abbastanza approfondito gli usi alimentari e le caratteristiche delle mense di questo antico popolo.Nei corredi funerari delle tombe egizie infatti non venivano deposti solo i beni personali del defunto,ma anche abbondanti cibi e bevande conservati in vari tipi di contenitori,che dovevano garantire al morto di che sopravvivere nell'aldilà;spesso questi cibi e contenitori sono arrivati infatti fino ai giorni nostri.Nelle tombe egizie troviamo inoltre alcune serie di oggetti con una funzione essenzialmente magica,che dovevano fornire da mangiare e da bere per l'eternità all'anima del defunto,poichè i cibi nel corredo funerario potevano esaurirsi o deperire:si tratta delle stele funerarie,con la formula magica dell'offerta e la raffigurazione del pasto funerario da parte del defunto e dei parenti;delle statuette di servitori in atto di produrre alimenti di vario tipo;delle tavole d'offerta con le raffigurazioni dei vari cibi.Notizie sulla produzione alimentare dell'antico Egitto ci vengono infine dalle numerose scene di vita quotidiana scolpite o dipinte sulle pareti delle tombe,che con grande ricchezza di particolari avevano lo scopo di ricreare magicamente la vita terrena del defunto e soprattutto la produzione di cibi e bevande per la sua sopravvivenza.Tramite dunque i reperti conservati nei corredi funerari e le scene presenti nelle tombe,si è potuto arrivare a conoscere sia i prodotti alimentari finiti,sia le caratteristiche della loro produzione e i procedimenti della loro conservazione e cottura.Naturalmente i reperti dei corredi e le immagini delle tombe ci hanno tramandato le usanze alimentari di personaggi con buone possibilità economiche:l'abbondanza di disponibilità di cibo,che non tutti potevano permettersi,era ovviamente indice di ricchezza;anche nella statuaria egizia si può notare che l'adipe presente sul corpo di alcuni personaggi indica un alto livello sociale (continua)
EGIZIA72
00venerdì 9 maggio 2008 14:30
e grandi possibilità economiche.Ma l'antica saggezza egiziana non esitava ad ammonire contro gli stravizi e le esagerazioni della tavola!In alcuni papiri con "insegnamenti morali"si leggono infatti delle massime molto significative e anche molto attuali,come "Non ti abbuffare di cibo:chi lo fa avrà la vita abbreviata",oppure"E'gran lode dell'uomo saggio contenersi nel mangiare",o infine "E' meglio stentare dalla fame che morire d'indigestione".Orti e giardini erano molto diffusi nell'antico Egitto,anche di piccole dimensioni,sia presso le case dei contadini che nelle grandi ville dei ricchi dignitari.Nei frutteti venivano coltivati cocomeri,meloni,fichi,palme da dattero e ,solo dopo essere stati importati nel Nuovo Regno,meli e melograni:come per l'olivo infatti,diversi prodotti arrivarono sulla tavole degli egiziani a seguito dei contatti commerciali,particolarmente fiorenti all'inizio della XVIII dinastia,con i paesi del Mediterraneo orientale.Veniva raccolta e apprezzata anche la frutta selvatica,come le giuggiole,simili alle ciliegie,e le noci di palma dum.Si riteneva inoltre che il frutto della mandragora avesse potere afrodisiaco e significato simbolico erotico,forse per la concentrazione di tossine presenti nella buccia,che ha effetti narcotici e anche allucinogeni in chi lo mangia.Negli orti abbondavano numerose varietà di verdure,tra cui cipolle,porri,aglio,sedano,cetrioli e soprattutto ceci,fave e lenticchie,che erano elemento quotidiano dell'alimentazione degli antichi egiziani;i piselli comparvero solo con il Nuovo Regno.Particolarmente coltivata era la lattuga,i cui cespi raggiungevano grandi dimensioni:forse per questo motivo la lattuga era sacra al dio MIN,protettore della fecondità.Lessi o arrostiti erano gustati anche alcuni tipi di tuberi e rizomi.(notizie e usi)
-francis-
00venerdì 9 maggio 2008 15:09
Nel saggio di Franco Cimmino "Vita quotidiana degli egizi" l'argomento viene trattato in cinque pagine.
Se hai un po' di pazienza vedo di trascrivertelo.
-Kiya-
00venerdì 9 maggio 2008 15:16
La scorsa settimana, nella libreria sita all'interno del Museo Egizio ho visto un testo, esiguo ma carino, dedicato proprio a questo argomento, più che altro era una vera e propria raccolta di ricette.

Ora do' uno sguardo per vedere se lo individuo online ;)
-Kiya-
00venerdì 9 maggio 2008 15:34
potrebbe essere questo, ma non trovando la copertina, non garantisco fosse lo stesso:


Titolo: Ricette dell'antico Egitto
Autore: Cavillier Giacomo, Vallero Federica
Editore: Tirrenia-Stampatori
Anno: 2003
Prezzo: € 7.00[/certer]

Certo, si tratta di ricette in buona parte influenzate da interferenze moderne, ma è comunque sempre una lettura "sfiziosa" ;)
EGIZIA72
00venerdì 9 maggio 2008 19:06
DULCIS COCCORA PER CLEOPATRA
I coccora sono sicuramente semi commestibile di piante mediterranee che nell'antichità venivano aggiunti ai dolci.Oggi potrebbero essere sostituiti dai semi del melograno o dai frutti di bosco.Preparare i dolcetti lavorando farina,acqua ed aggiungendo all'impasto pezzi di fichi secchi e noci.Modellare delle piccole palline da mettere a cuocere e caramellare nel miele bollente.Servire queste delizie miste a coccora. [SM=x822725]
-Kiya-
00sabato 10 maggio 2008 16:28
Sull'argomento segnalo anche il testo presentato qui:

-Kiya-
00sabato 10 maggio 2008 16:37
Segnalo, inoltre, le seguenti discussioni, in cui è possibile approfondire sull'argomento:

A tavola alla corte dei Faraoni

Agricoltura: le specie coltivate

Il Kamut, ovvero l'anima della Terra
EGIZIA72
00sabato 10 maggio 2008 18:16
Koshari egiziano
E' un piatto tipico della terra dei faraoni offerto dai venditori ambulanti nelle strade.INGREDIENTI:3 grosse cipolle(tagliate a fette),1 litro di acqua,olio d'oliva,2 tazze di riso,2 cucchiaini di sale,1 tazza e mezza di lenticchie,200 grammi di maccheroni,1 scatoletta di piselli.INGREDIENTI per la salsa:6 spicchi d'aglio,2 cucchiaini di aceto bianco,2 cucchiaini di cumino,peperoncino,salsa di pomodoro.Procedimento:Soffriggete le cipolle fino a quando non si dorano.Ponete tre tazze d'acqua in una pentola con alcune gocce d'olio e portate ad ebollizione.Aggiungetevi il riso,un cucchiaino di sale e cuocete a fuoco lento.Nel frattempo lavate le lenticchie e fatele bollire.Cuocete anche i maccheroni e scolateli.Dopo aver fatto sobbollire i piselli aggiungeteli ai maccheroni.Per la salsa:tagliate l'aglio e soffrigetelo in poco olio.Aggiungete l'aceto,il sale,la salsa di pomodoro,il cumino,una tazza d'acqua e il peperoncino.Cuocete fino a quando non bolle,abbassate il fuoco e portate a termine la ricetta a fuoco basso.Sistemate la salsa su uno strato di riso,uno di lenticchie e uno di maccheroni,aggiungete la salsa e guarnite con le cipolle fritte. [SM=x822713]
EGIZIA72
00sabato 10 maggio 2008 18:43
Pane e Birra nell'antico Egitto
Il pane e la birra erano la base dell'alimentazione degli antichi egiziani e pertanto costituivano anche la base delle offerte funerarie per i defunti,come riporta la classica formula dell'offerta che compare sulle stele e su numerosi oggetti dei corredi delle tombe.A conferma dell'importanza di questi alimenti venivano deposti nelle tombe dei modelle di servitori,caratteristici dell'Antico Regno,che raffigurano donne in atto di macinare cereali o di preparare la birra per l'anima del defunto.La coltivazione dei cereali era una delle attività più importanti del popolo egizio,fin dall'epoca predinastica;come è noto fu favorita dalle annuali inondazioni del fiume Nilo,che lasciando sul terreno grandi quantità di fertile limo permettevano di effettuare anche due raccolti all'anno.Proprio il livello raggiunto dalla piena del fiume indicava le potenzialità di raccolto e quindi su quello venivano anche calcolate le imposte che i contadini dovevano al faraone.Se la piena era scarsa il terreno coltivabile si riduceva provocando gravi carestie,di cui ci è stata tramandata notizia da diversi documenti;per questo motivo era importantissima una regolamentazione delle acque e una rete di irrigazione delle terre,che di solito era organizzata e curata da parte del potere centrale.L'aratura e la semina avvenivano appena l'acqua del Nilo si era ritirata dopo l'inondazione;la mietitura era effettuata con falci di legno dal manico corto e con lama costituita fino al Medio Regno da selci seghettate;quindi le spighe venivano battute per separare i chicchi dalla paglia.Una volta puliti,i chicchi di cereali erano stivati dentro granai a forma di silos,sotto gli occhi attenti degli scribi che registravano accuratamente il numero dei sacchi versati nei granai.Poichè nell'antico Egitto non esisteva la moneta,ma solo il baratto,i cereali costituivano spesso lo stipendio mensile dei lavoratori:un esempio ci è dato dagli elenchi delle paghe degli operai che scavavano le tombe dei faraoni nella Valle dei Re,che ricevevano mensilmente quattro sacchi di farro e uno e mezzo di orzo,oltre ad altri beni come legna,pesce e sale.
EGIZIA72
00sabato 10 maggio 2008 19:11
Re: Pane e Birra nell'antico Egitto
EGIZIA72, 10/05/2008 18.43:

Il pane e la birra erano la base dell'alimentazione degli antichi egiziani e pertanto costituivano anche la base delle offerte funerarie per i defunti,come riporta la classica formula dell'offerta che compare sulle stele e su numerosi oggetti dei corredi delle tombe.A conferma dell'importanza di questi alimenti venivano deposti nelle tombe dei modelle di servitori,caratteristici dell'Antico Regno,che raffigurano donne in atto di macinare cereali o di preparare la birra per l'anima del defunto.La coltivazione dei cereali era una delle attività più importanti del popolo egizio,fin dall'epoca predinastica;come è noto fu favorita dalle annuali inondazioni del fiume Nilo,che lasciando sul terreno grandi quantità di fertile limo permettevano di effettuare anche due raccolti all'anno.Proprio il livello raggiunto dalla piena del fiume indicava le potenzialità di raccolto e quindi su quello venivano anche calcolate le imposte che i contadini dovevano al faraone.Se la piena era scarsa il terreno coltivabile si riduceva provocando gravi carestie,di cui ci è stata tramandata notizia da diversi documenti;per questo motivo era importantissima una regolamentazione delle acque e una rete di irrigazione delle terre,che di solito era organizzata e curata da parte del potere centrale.L'aratura e la semina avvenivano appena l'acqua del Nilo si era ritirata dopo l'inondazione;la mietitura era effettuata con falci di legno dal manico corto e con lama costituita fino al Medio Regno da selci seghettate;quindi le spighe venivano battute per separare i chicchi dalla paglia.Una volta puliti,i chicchi di cereali erano stivati dentro granai a forma di silos,sotto gli occhi attenti degli scribi che registravano accuratamente il numero dei sacchi versati nei granai.Poichè nell'antico Egitto non esisteva la moneta,ma solo il baratto,i cereali costituivano spesso lo stipendio mensile dei lavoratori:un esempio ci è dato dagli elenchi delle paghe degli operai che scavavano le tombe dei faraoni nella Valle dei Re,che ricevevano mensilmente quattro sacchi di farro e uno e mezzo di orzo,oltre ad altri beni come legna,pesce e sale.


I cereali coltivati nella Valle del Nilo erano essenzialmente tre:il farro(triticum dicoccum),un tipo di frumento(probabilmente triticum aestivum)e l'orzo(hordeum sativum vulgare).Ichicchi venivano macinati dalle donne nelle case con macine del tipo a sella e la farina ottenuta era utilizzata per fare pane di vario tipo;il lievito non era conosciuto e per lievitare la pasta di pane si usava l'avanzo della pasta del giorno precedente.La cottura avveniva in forni domestici,o anche su lastre di pietra arroventata;per particolari tipi di pane,per usi religiosi e soprattutto per l'offerta nei tmpli del pane bianco conico,venivano utilizzate delle forme di terracotta preriscaldate.I pani d'orzo servivano soprattutto alla fabbricazione della birra.Prelevati dal forno prima della completa cottura,venivano imbevuti di liquore di datteri e lasciati a fermentare;quindi venivano pressati e filtrati attraverso un setaccio:la bevanda ottenuta consisteva in una birra non molto alcolica che veniva conservata in giare accuratamente tappate.L'aggiunta di altri ingredienti poteva variare il sapore e la gradazione della birra;altre bevande più o meno alcoliche venivano inoltre ricavate dalla fermentazione di diversi frutti o bacche.

EGIZIA72
00lunedì 26 maggio 2008 12:36
Vino e Olio nell'Antico Egitto
La coltivazione dell'uva,sia come frutto che per produrre il vino,è attestata in Egitto fin dall'Epoca Proto dinastica,anche se come bevanda non ebbe mai la diffusione e l'importanza che ebbe invece la birra.Le scene che appaiono sulle pareti delle tombe ci mostrano che le vigne erano di solito a forma di pergolato e che la pigiatura dell'uva dopo il raccolto era eseguita con i piedi dentro grandi catini,proprio come si è fatto fino quasi ai gioni nostri.I residui della pigiatura poi venivano spremuti ulteriormente tamite presse a sacco:alle estremità del sacco erano infilati due bastoni che girano in senso contrario lo torcevano e lo strizzavano,lasciando uscire il liquido rimanente.Il succo ottenuto era versato in anfore e lasciato fermentare,quindi le anfore venivano tappate.Ad esempio le numerose anfore vinarie trovate nella tomba del faraone Tutankhamon presentano un'iscrizione in ieratico,come "Anno 4 per la casa di Tutankhamon"e una stampigliatura in geroglifico sul tappo d'argilla dove si legge "Vino dei possedimenti di Tutankhamon",o anche "Vino di buona qualità dei possedimenti di Aton".Dal Nuovo Regno in poi è attestata talvolta la presenza di un piccolo foro sul collo dell'anfora,probabilmente per mettere la fuoriuscita degli ultimi gas di fermentazione dopo la chiusura del contenitore.Come per la birra,il vino poteva essere arricchito con alcuni ingredienti per variarne sapore e gradazione;sappiamo inoltre da documenti scritti che era particolarmente apprezzato il vino prodotto nel delta del Nilo e in alcune oasi.La coltivazione dell'olivo fu introdotta in Egitto dall'oriente solo nel Nuovo Regno,e anche dopo l'olio d'oliva non fu tra i più usati in cucina.Gli olii più utilizzati per condire e per friggere erano l'olio di sesamo,l'olio di lino e soprattutto l'olio bak tratto dalla noce di moringa;alcuni papiri attestano che molti olii particolari venivano importati da paesi stranieri,non solo a fini alimentari,ma anche per uso medico e cosmetico.Altri condimenti per la cucina erano il sale e alcune erbe aromatiche,come il ginepro,l'anice,il coriandolo,il cumino,il prezzemolo e il finocchio;il pepe non era conosciuto e fu importato in Egitto solo in Epoca Romana. [SM=x822725]
Hatshepsut76
00sabato 23 gennaio 2010 17:02
La notizia è stata pubblicata su ArcheoRivista

USA – La birra sarebbe all’origine dei primi nuclei umani dediti all’agricoltura


Dallo studio svolto dall’archeologo biomolecolare Patrick McGovern presso il Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università della Pennsylvania è emerso che le prime comunità agricole si sarebbero costituite grazie alla collettiva passione per le bevande alcoliche.

In base a quanto scoperto dallo studioso sembra che l’uomo abbia incominciato a produrre bevande alcoliche nel 7000 avanti Cristo e che le abbia amate così tanto da rinunciare alla vita nomade, legata alla raccolta e alla caccia, per una vita di tipo stanziale, con la conseguente coltivazione di cereali dai quali produceva la birra.

McGovern pensa che l’alcol abbia fornito ai nostri antenati un motivo, diventando poi il motore della società e trasformandosi velocemente in un collante sociale capace di unire la comunità. A prescindere dalla validità della teoria dell’archeologo americano è certo che l’alcol abbia contribuito ad accrescere il numero delle gravidanze per secoli.

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