Maat Ka Ra, 18/04/2008 21.47:
Per quelle che sono le mie scarne basi, Akhty è semplicemente un duale: "i due orizzonti". In egiziano esistono singolare, plurale e duale, cioè una forma per indicare numericamente il quantitativo dell'oggetto espresso. Il duale si rende con la desinenza -wy per il maschile e -ty per il femminile, va utilizzato solo con cose o persone. Quindi, akhty va tradotto con "due orizzonti", in riferimento all'oriente e all'occidente. Infatti, hr3khty viene semplicemente tradotto con "Horus all'orizzonte", ma Horus è una divinità solare, legata alla nascita del Sole quanto al suo tramonto: ecco i "due orizzonti" di Horus.
Harmachis è poi il nome che viene dato alla Sfinge, derivante proprio da hr m 3ht, cioè Horus all'Orizzonte, per cui il Re (Horus) che stava all'Orizzonte, inteso come regno dell'Aldilà, la Duat. In questo caso si fa riferimento ovviamente al tramonto, quindi all'occidente.
Spero di aver detto qualcosa di utile...
Akhty non è un duale. E' la forma aggettivale di Akhet "orizzonte", Significa "relativo all'orizzonte, quello dell'orizzonte" diciamo scherzando "orizzontale"
Quindi Hor-akhty non significa Horo dei due orizzonti, ma semplicemente Horo all'orizzonte (quello dell'orizzonte).
Nei testi solari Hor-akhty (e anche il composto Ra-hor-akhty) rappresente il dio sole all'alba, mentre Atum è il dio sole al tramonto. Pertanto, la spiegazione Horo dei due orizzonti non andrebbe bene, perchè certamnente non possono essere l'orizzonte occidentale e quello orientale, visto che la divinità si riferisce esclusivamente all'orizzonte orientale.