Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Tessuti e moda in Africa

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2007 01:06
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
26/11/2007 11:54
 
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Egitto, terra di sogno, di scienza e di grande mistero ci sorprende ogni volta con una nuova, interessante, piccola sfaccettatura e questa volta ci narra la storia dei suoi tessuti. I materiali più usati per la produzione tessile erano la Lana, sicuramente nota in età romana; il Cotone, introdotto dopo la conquista araba (640 d.C.); la Lana d'albero, più rara e proveniente dall'India; il Lino, la fibra naturale più usata nello stato, fino ad oggi. Il Lino veniva seminato in inverno e dopo 80-100 giorni, verso la fine di Marzo, si procedeva con la raccolta secondo tre diversi stadi di maturazione della pianta. Gli steli più teneri erano usati per tessuti delicati; quelli allo stadio intermedio venivano adoperati per i tessuti di uso comune; i più rigidi per i tessuti rustici, come tele, corde e stuoie. La raccolta dei semi avveniva per mezzo di un pettine montato sulla sommità di un trespolo, mediante scapecchiatura. Gli steli, attraverso stigliatura e scotolatura, venivano macerati separando poi, le fibre dalla corteccia e dalla parte legnosa ottenendo le fibre grezze o filacce.

Il tipo di tessuto più semplice e comunemente usato per tutta l'età faraonica è un tessuto a trama semplice o "a tela", ottenuto facendo passare il filo di trama alternativamente sopra e sotto un filo d'ordito e scambiando l'ordine nella corsa successiva della spoletta, questo metodo è indicato come "Armatura unita 1/1". Altri tipi di tessitura sono la “Tappezzeria”, dove il numero dei fili di trama sono maggiori di quelli d’ordito per cm2.
I fili d’ordito richiedono di essere rafforzati in due modi: 1) con un filo di grosso calibro attraverso una forte torsione; 2) con 2, 3 o 4 fili uniti assieme in ciascun passaggio di trama, impiegato solitamente per mantelli e tuniche. Il “broccato” è un tessuto base ad armatura unita in lana in cui, per decorare, si inseriscono fili di lana o lino bianchi. L’inserzione è operata introducendo una trama supplementare, ovvero broccando solo la parte da decorare. Infine la tessitura “a nodi”, ottenuta inserendo nel tessuto di base in lino bianco, fili di lino bianco o lana policroma lasciati liberi a intervalli regolari con l’aiuto di bachette, che una volta tolte, lasciano come degli occhielli, sistemati in righe parallele. Il prodotto finito era usato come arazzo per muri.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, dalla preistoria fino alla fine dell’età faraonica, venivano usati abiti consistenti in una gonna più o meno lunga per gli uomini e una tunica per le donne, con cinture, sciarpe e manti. Gli abiti non richiedono particolari cuciture o tagli. I gonnellini sono formati da un telo rettangolare o leggermente sagomato, che veniva avvolto sui fianchi e trattenuto da una cintura, i lembi potevano essere annodati, formando sul davanti una specie di piega triangolare o trapezioidale. Le gonne dei personaggi più influenti erano lunghe sotto il ginocchio, ampie, svasate e con davantino elaborato. Il contadino come l’operaio in genere, portava un piccolo perizoma. Il sovrano dall’età protostorica fino alla XVIII dinastia, vestiva con una gonna stretta e corta, con davantino trapezioidale (Shendit) ornata sul retro da una coda animale, ricordo dell’antico costume del cacciatore preistorico. I Vizir portavano una gonna lunga e liscia che copre anche il petto ed è trattenuta da un cordino attorno al collo. Lo stesso abito era portato dai sacerdoti, ma in alcuni casi vi si aggiungeva sulla spalla destra o sinistra, una pelle di pantera.


26/11/2007 13:49
 
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interessante questa discussione, Franca... [SM=g999103]
non so nulla di stoffe nell'antico Egitto, ma mi piacerebbe approfondire... Magari appena riesco controllo il volume di S. Donadoni, La vita egizia... [SM=g999103]
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Suddito
26/11/2007 17:20
 
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interessantissimo il discorso sulle stoffe
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- ShemsetRa -
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03/12/2007 22:04
 
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Altri tipi di tessitura sono la “Tappezzeria”, dove il numero dei fili di trama sono maggiori di quelli d’ordito per cm2.


Hai qualche notizia in più?
Non riesco a capire la "tappezzeria". Da un risultato tipo jeans?
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di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
03/12/2007 22:30
 
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a proposito di tessuti... è noto che si impiegava largamente il lino.
A riguardo, secondo voi, come ovviavano alle stropicciature e... come riuscivano ad ottenere "plissettature" a dir poco sorprendenti?

Chissà se anche in Egitto esisteva l'antenato del nostro ferro da stiro....
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03/12/2007 23:11
 
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[SM=x822741] subito mi associo a questa domanda e spiego perchè. Me la ero posta una mattina mentre ad Esna mi ero soffermata a guardare un tipo che sotto una tenda (in un mercato)stirava una galabija-non so se ho scritto bene-....questo personaggio molto pittoresco era seduto su mattoni, di fronte una panca,al lato destro un ferro pesantississimo che scaldava su un fuoco di legna,al lato sinistro un secchio pieno d'acqua dove immergeva con la mano una spugna che poi portava alla bocca per succhiarne il contenuto e spruzzarlo poi vaporizzato su quanto stava stirando. Tecnica primitiva.....ma quanto ? Non ho mai visto nulla che ricordi un ferro da stiro e neanche ho mai letto di questa attività quotidiana che pure doveva essere importante almeno per gli abiti di corte o di culto.Farò delle ricerche ma per il momento posso consultare solo Cimmino e Romer per quanto attiene la vita quotidiana. [SM=g999100]
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Sacerdotessa
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Thiatj

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03/12/2007 23:54
 
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a me invece il dubbio è nato durante la visita alla mostra "La bellezza femminile nell'antico Egitto", nell'ammirare quegli abiti meravigliosi che ricordavano quelli in voile plissè che erano in gran voga sul finire degli anni 80.
Impossibile non restare sorpresi da cotanta maestria...

mi aggrego alla ricerca di riferimenti in proposito, ma rimando al week end per la stesura dei risultati ;)
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La Divina Cantatrice
- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
05/12/2007 14:09
 
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Ho trovato questo nel web :
Anche il Faraone Ramesse II indossa un finissimo gonnello plissettato, fermato in vita da una
cintura, che immaginiamo preziosissima. Così dettava la moda. Gli affreschi rinvenuti nelle Tombe
egizie della Valle dei Re e delle Regine o quelli di Santorini nelle Cicladi - testimoni dell’evoluta
civiltà minoica - ci mostrano un gusto ineccepibile per il bello, per il tessuto fine, curato, soprattutto
plissettato. Le pieghe dovevano essere la vera tendenza 4000 anni fa e certamente status
symbol dell’epoca, visto che la “massa” poteva permettersi una semplice pezza di lana o di lino
rettangolare, da indossare così come usciva dalle mani del tessitore, senza alcuna cucitura o
confezione. Ma come venivano realizzate delle pieghe così perfette, così precise, a volte
piccolissime? Gli Egizi immergevano il tessuto in una soluzione di gomma e lo
pieghettavano aiutandosi con uno strumento piatto, molto pesante, che aumentava la
pressione delle mani. Erano i primi lisciatoi, che venivano adoperati a freddo, talvolta con l’ausilio
di acqua per inumidire i tessuti. Eccolo, dunque, il primo ferro da stiro della storia di cui si
abbia testimonianza. In pietra, in legno, in marmo, in terracotta o in vetro, non si sa quando
l’uomo abbia iniziato ad utilizzarlo. Possiamo solo immaginare che allora fosse molto faticoso far
scivolare questi oggetti pesantissimi e che, senza l’aiuto del calore, fosse altrettanto difficile
ottenere plissettature tanto perfette.

Pare inoltre che il primo vero ferro da stiro venisse usato in cina all'epoca della dinastia Han (dal 206 AC). Si trattava di un recipiente di bronzo variamente decorato con un manico in legno o in avorio .
Siamo in possesso di una qualche immagine di queste "macchine liscianti" nel periodo storico che ci interessa ? Continuo a cercare.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
05/12/2007 14:40
 
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in Nigeria tessono e colorano la "rapa" senza usare nessun tipo di macchinario tecnologico ; i risultati della colorazione tramite henna o altri coloranti vegetali e' sorprendente!
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

05/12/2007 15:28
 
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Re:
roberta.maat, 05/12/2007 14.09:


Pare inoltre che il primo vero ferro da stiro venisse usato in cina all'epoca della dinastia Han (dal 206 AC). Si trattava di un recipiente di bronzo variamente decorato con un manico in legno o in avorio .


E ti pareva?
Fra gli studiosi delle varie civiltà tutti hanno le nostre deformazioni: i loro "soggetti" hanno inventato tutto per primi.
Dalla nostra parte però abbiamo il tempo, infatti se in qualche modo scopriremo come venisse stirato il lino nel periodo imperiale egizio, i cinesi del 206 a.C. possono andare ... a stirare. [SM=x822710]


[Modificato da pizia. 05/12/2007 15:32]
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