La Chiesa Copta è una chiesa cristiana monofisita. In passato una parte di essa si è portata in comunione con il papa di Roma con il nome di Chiesa Cattolica Copta.
Storia
La Chiesa Copta fu fondata in Egitto nel I secolo d.C.. Il nome deriva dalla parola greca aigyptios (egizio), trasformata dapprima in gipt e poi in qibt. La Chiesa Copta ha origine dalle prediche di san Marco, discepolo, che scrisse il suo Vangelo nel primo secolo d.C. e portò il cristianesimo in Egitto, al tempo dell'imperatore Nerone. È una delle chiese d'oriente. La liturgia è simile a quella ortodossa, ma le due liturgie si sono evolute differentemente anche perché quella ortodossa è stata influenzata dal ruolo del patriarcato di Costantinopoli, mentre quella copta dal ruolo del patriarcato di Alessandria. La Chiesa Copta vanta, infatti, di aver mantenuto le credenze e la dottrina del cristianesimo più antico, tramandandole di generazione in generazione, senza cambiamenti radicali e rimanendo conforme alla dottrina e ai riti apostolici.
I primi monaci copti vissero in Egitto durante il IV secolo, molti di loro morirono come martiri. Durante il IV e V secolo si ebbe lo scisma della Chiesa Copta dalla Chiesa ortodossa. All'epoca, cioè prima dello Scisma d'Oriente del 1054, per Chiesa ortodossa si intendeva le attuali Chiese cattolica ed ortodossa insieme. Il IV ed il V secolo furono caratterizzati dalle c.d. "eresie cristologiche". I cristiani, cioè, si divisero circa la natura di Cristo. I monofisiti, come la Chiesa copta e quella armena, pur non negando che Gesù fosse sia Dio che uomo, non potevano accettare che un Dio soffrisse in croce, e accentuavano, quindi, la natura "divina" di Cristo. Gli ariani accentuavano la natura "umana", i nestoriani, consideravano Cristo sia uomo che Dio, ma la non contemporaneità di tali nature.
La Chiesa riunita nel Concilio di Calcedonia affermò che Cristo era, al tempo stesso, completamente Dio e completamente uomo. Ciò provocò lo scisma dei monofisiti, nestoriani ed ariani, che si separano dal resto della Chiesa. Va, comunque, precisato che nel caso di nestoriani e monofisiti le differenze, seppur esistenti, nascevano, oltre che da motivazioni teologiche, da questioni politiche e sociali.
La Chiesa copta è stata una delle Chiese a soffrire di più dell'avanzata araba nel Nord Africa. Nonostante la legislazione islamica permettesse alle "religioni del Libro", cioè cristiani ed ebrei, di professare la propria fede, impediva le conversioni dall'Islam al cristianesimo, o il matrimonio di musulmani con cristiani. I musulmani arrivarono, sotto il califfato degli Ommiadi (661-750), ad imporre la marchiatura a fuoco delle mani dei copti oppure, dinastia Abbasside (750-868 ), l'obbligo di portare croci pesanti (2 kg.) intorno al collo. Solamente con la dinastia Fatimida (969-1171) i copti poterono liberamente esercitare la loro fede, ma in seguito, la situazione peggiorò per le persecuzioni sotto i Mamelucchi e i Turchi. Risultato di queste persecuzioni è stato il calo del numero dei vescovi, dai 168 del VI secolo ai 17 del XVII secolo. Il periodo buio finì con l'avvento al potere di Mehemet Ali nel 1804 e con i protettorati inglese e francese.
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La Chiesa Copta oggi
Diffusione
Si stima che i copti siano circa 10 milioni. La maggioranza vive in Egitto, Etiopia ed Eritrea.
Esistono altre comunità copte in Europa, Australia e America, in particolare negli Usa con circa 200.000 fedeli.
Il Papa
La Chiesa Copta ha il proprio papa, attualmente Shenuda III, che vive a Il Cairo ed è il patriarca numero 117 dalla predicazione di San Marco. A differenza della Chiesa cattolica i copti non attribuiscono al loro papa l'infallibilità papale.
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Caratteristiche peculiari
Il Natale è celebrato il 7 gennaio invece del 25 dicembre.
Il simbolo della croce cristiana fu impiegato originariamente ad Alessandria d'Egitto, tra i cristiani copti.
Rapporti con il mondo islamico
Durante gli ultimi anni si sono anche verificati episodi di violenza tra la comunità copta e quella musulmana. Infatti, con l'aumento dell'attività dei fondamentalisti islamici dalla fine degli anni '70 le condizioni di vita dei copti in Egitto sono peggiorate. Tra il 1981 e il 1985 il papa Shenuda III fu tenuto agli arresti domiciliari in un monastero nel deserto.
In Etiopia
La Chiesa di Etiopia, nel 640, fu assorbita da quella Copta egiziana e questa dipendenza è rimasta fino al 1948. A causa delle minacce di invasioni musulmane, nel XVII secolo ci fu l'unione con la Chiesa cattolica, che durò solo undici anni (1621-1632). L'imperatore Hailé Selassié riorganizzò la Chiesa di Etiopia, affrancandola dalla Chiesa Copta egiziana nel 1948 e facendola diventare Chiesa di Stato nel 1955. La Chiesa, con una forte componente monastica, mantiene alcune usanze di chiara influenza ebraica, come la circoncisione, la festività settimanale di sabato, la suddivisione delle carni in pure ed impure.
Fonte: wikipedia
[Modificato da -Kiya- 19/06/2006 21.34]