Cari nuovi amici ... Intanto grazie per le cortesi e pronte risposte (non è sempre così nei vari siti che ho visitato, in particolare per i neofiti e specie se ignoranti ... in materia), perciò grazie.
Ho letto con attenzione le risposte e temo che ci dovrò rifare varie volte per capirle a fondo.
Ma visto che ci siamo vorrei spiegare come nasce la mia domanda: essendo io un profano, ma attento seguace dalla mia ormai lontana gioventù delle cose d'Egitto, ovviamente non mi perdo neanche un documentario TV sull'argomento ed è per questo che rimango spesso dubbioso da certe affermazioni che sento dai vari esperti ... Essi spesso si contraddicono o peggio fanno affermazioni e poi ti lasciano lì appeso sperando che le spieghino ... ma non sempre succede.
Nell'articolazione della seconda risposta ho trovato anche il chiarimento ad un altro dubbio che avevo. Parlando degli "ostraka" mi venuto in mente di aver sentito una famosa egittologa (stavo per dire d'Egitto ...) egiziana contemporanea affermare che per gli antichi suoi conterranei l'uso degli infiniti "ostraka" trovati per terra era un po' come per noi i "post-it", o i foglietti volanti, il retro delle buste, ecc.. Questo ovviamente - a ripensarci - implica che in qualche misura la "scrittura" fosse ASSAI diffusa ... e lo dico anche perché si diceva che gli egizi pescassero per terra gli ostraka per segnarsi di tutto un po', anche cose banali, di utilità quotidiana e quant'altro ...
Ma io resto, se mi consentite, ancora un po' dubbioso e mi spiego:
1. Non essere illetterati come nel nostro medioevo mi sta bene, ma che cani e porci - per così dire - fossero in grado di leggere e scrivere di tutto un po' sui sassetti mi rimane duro a digerire ... senza con questo voler mancare di rispetto a chi ne sa più di me ... anzi con la fame di capire se per loro è diverso e se io sono gnucco magari ...
2. La questione degli scritti - per così dire - sacri / monumentali è diversa e nasce da un contesto particolare, sempre conseguenza della mia cultura "televisiva". Uno degli esempi classici riguarda quel marpione di Ramses II, lui e la sua "benedetta" battaglia di Kadesh (tiro a indovinare per lo spelling) ... Confesso che mi esce dalle orecchie per quanto ne ho sentito parlare e ancora non ho capito chi l'abbia effettivamente combattuta tra lui e King Tut, o qualcun altro, ma questa è un'altra storia ... Tornando a R II: sembra che egli fosse un grandioso p.r. ante-litteram e che si vantasse del suo "presunto" successo in quella battaglia sui contrafforti di uno dei suoi colossali templi ed ecco il punto: tutta quella prosopopea scritta era alla portata di qualcuno o ci voleva l'interprete al popolino per sapere quel che c'era scritto? ... Era questo il mio dubbio, in fondo noi siamo "vittime" del bombardamento mediatico anche oggi, ma esso si basa proprio sulla semplicità e accessibilità DI MASSA del messaggio ... o no?
Scusate la tirata, ma per me è un solo un hobby, ovvero un piacere, curiosare in questo mondo.
Grazie
p.
[Modificato da pinosilver 20/03/2018 18:07]