Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

Un dubbio da profano

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2018 00:06
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 11
Post: 11
Registrato il: 17/03/2018

EgiTToPhiLo/a
Suddito
17/03/2018 10:19
 
Quota

So che nell'antico Egitto solo gli scribi, in buona sostanza, sapevano leggere e scrivere (forse con qualche eccezione) ...
Allora mi domando: Quale poteva essere lo scopo di tutte quelle scritte sui monumenti dei faraoni? La pubblicità, l'autocelebrazione, ecc.? ... Ma se chi poteva leggerle era solo chi le aveva scritte che senso avevano? ...

(mi sembra di essere Totò che parla col vigile in piazza Duomo a Milano, mentre Peppino annuisce ... ma che ci volete fare.)

Grazie naif, pinosilver. [SM=x822727]
OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
17/03/2018 21:02
 
Quota

Ciao, benvenuto tra noi.
La domanda è intelligente e pertinente ma non so darne risposta. [SM=x822706]
Penso per questo al nostro ottocento e ancora indietro al medioevo.
Poche, anche in questi periodi, erano le persone che sapevano leggere, ma gli scritti abbondavano.
Cambia però il supporto. Gli egizi, a parte il papiro e ostrakon (sempre di pietra) non avevano altro se non la pietra.
Allora. quale luogo migliore dei templi e delle sepolture, si poteva avere per mettere per inscritto il pensiero ?

Questo è un minimo contributo alla tua domanda.

[SM=g999100] ...Nec.
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

19/03/2018 23:03
 
Quota

Intanto un benvenuto a Pinosilver, con la speranza che torni a farci compagnia anche dopo questa risposta che, per comprensibili motivi, non può essere breve (e me ne scuso in partenza).

La domanda posta è, come ha anche scritto Nec, interessante ma tocca un po' "smontare" i concetti espressi; ci si chiede, infatti, chi potesse leggere i testi scritti in geroglifico e, quindi, qual'era il grado di alfabetizzazione dell'Antico Egitto.

Prima Attenzione: non dimentichiamo che stiamo parlando di 3000 anni di storia, non quindi una situazione puntiforme, ma diffusa nel tempo e in cui le condizioni sono di certo cambiate, esattamente come, ancora seguo Nec, le nostre popolazioni di 4-500 anni fa (e non 3000) erano decisamente più illetterate di quelle attuali.

Mi limiterei, per chiarire quel che voglio dire, al villaggio operaio di Deir el-Medina ove per centinaia d'anni hanno risieduto gli artigiani e gli operai che lavorarono alla realizzazione e manutenzione delle tombe della Valle dei Re e, più in generale, della Necropoli tebana.
Soffermerei ancora la mia attenzione su una parte della popolazione normalmente, presso altre civiltà, decisamente più soggetta e meno emancipata: le donne e partirei intanto da Naunakhe, vedova dello scriba Kenhekhepeshef, che poteva pienamente disporre dei beni del marito per la distribuzione ai suoi figli di quanto di spettanza.
Per quanto attiene al grado di istruzione delle donne di Deir el-Medina (pienamente operativa durante la XVIII-XIX e XX dinastia), considerato che gli uomini erano costantemente lontani dal villaggio per gran parte dell'anno, il livello scolastico era di certo elevato giacché si doveva prevedere anche in loro assenza, oltre ai normali lavori domestici, al mantenimento del villaggio nel suo insieme anche dal punto logistico e di approvvigionamento cui era intimamente collegato il discorso economico.
Sono note le professioni di alcune di tali donne che spaziano dalle "cantatrici" alle "sacerdotesse" dedicate a vari culti, e doveva essere alta anche l'alfabetizzazione maschile riscontrabile dai molteplici "ostraka" rinvenuti ed identificabili come messaggi inviati ai mariti lavoratori alla Valle dei Re.

Seconda Attenzione: dobbiamo stabilire chi fossero i destinatari dei testi, non dimenticando che erano accompagnati da rilievi parietali, dipinti ed immagini ben definite e chiare, specie per chi conosceva la mitologia e la storia degli antichi Dei.
Rammento che i templi egizi NON erano destinati a un culto ecclesiale, ovvero di moltitudini di "fedeli", ma solo a pochi e che, sostanzialmente, il popolo si fermava fuori dal tempio, dinanzi ai decoratissimi piloni, mentre immergendosi nei meandri templari, sempre meno erano le persone ammesse al culto fino a che, dinanzi alla statua del dio, poteva giungere solo il re, Dio vivente e tramite con gli Dei.
I sacerdoti, o meglio "Il" sacerdote preposto a officiare dinanzi al Dio non lo faceva in quanto tale, ma in quanto "controfigura" dello stesso re ed esclusivamente in suo nome! Ne deriva che i lettori dei testi nei penetrali dei templi erano i sacerdoti autorizzati a entrarvi, ma specialmente gli Dei stessi.
Non mi sono dimenticato del popolo che sostava dinanzi al pilone del tempio e che poteva contare su immagini ben chiare del potere del re e del dio nel tempio venerato dal re poiché SOLO a LUI competeva, come detto l'ufficio sacro e, fondamentalmente, ogni operazione il cui scopo era esclusivamente, e non era di certo poco, il mantenimento della Maat, ovvero dell'ordine e della giustizia su tutte le Due Terre. Un suo errore nelle procedure, una deviazione dalla Maat, avrebbe comportato problemi all'intero Paese ed ecco che, mai come in quel caso, il re era davvero "il servo dei suoi servi" poiché dal suo comportamento poteva derivare la sussistenza stessa del popolo.

Terza Attenzione: Nec ha accennato al Medioevo e io vorrei accennare ai c.d. testi di "Exsultet" (tutti iniziavano con la parola "Exsultet", esultate, da cui il nome) che furono molto in voga da IV al XII secolo della nostra era quando, davvero, l'alfabetizzazione era alquanto scarsa. Si trattava di lunghi rotoli di testi scritti in latino che SOLO i preti sapevano leggere, ma avevano una particolarità, erano illustrati e le illustrazioni erano, a loro volta, "strane" poiché erano capovolte rispetto al testo. Perché questa stranezza? Perché il prete leggeva il testo in latino stando in alto, dal pulpito, e mano a mano srotolava le immagini che pendevano dritte dinanzi agli occhi dei fedeli che, così, potevano capire la storia letta e che a loro era preclusa poiché, andando avanti nel medioevo, sempre meno persone conoscevano il latino.
Ecco che i rilievi parietali dei piloni templari egizi erano a loro volta una esemplificazione del culto, chiara, leggibile da tutti anche senza bisogno di saper leggere le parole sacre, ovvero i geroglifici.

Risposta lunga, forse noiosa, ma spero utile a chiarire quanto richiesto.
Un caro saluto
Hotepibre
OFFLINE
Post: 11
Post: 11
Registrato il: 17/03/2018

EgiTToPhiLo/a
Suddito
20/03/2018 18:03
 
Quota

Cari nuovi amici ...
Cari nuovi amici ... Intanto grazie per le cortesi e pronte risposte (non è sempre così nei vari siti che ho visitato, in particolare per i neofiti e specie se ignoranti ... in materia), perciò grazie.

Ho letto con attenzione le risposte e temo che ci dovrò rifare varie volte per capirle a fondo.

Ma visto che ci siamo vorrei spiegare come nasce la mia domanda: essendo io un profano, ma attento seguace dalla mia ormai lontana gioventù delle cose d'Egitto, ovviamente non mi perdo neanche un documentario TV sull'argomento ed è per questo che rimango spesso dubbioso da certe affermazioni che sento dai vari esperti ... Essi spesso si contraddicono o peggio fanno affermazioni e poi ti lasciano lì appeso sperando che le spieghino ... ma non sempre succede.
Nell'articolazione della seconda risposta ho trovato anche il chiarimento ad un altro dubbio che avevo. Parlando degli "ostraka" mi venuto in mente di aver sentito una famosa egittologa (stavo per dire d'Egitto ...) egiziana contemporanea affermare che per gli antichi suoi conterranei l'uso degli infiniti "ostraka" trovati per terra era un po' come per noi i "post-it", o i foglietti volanti, il retro delle buste, ecc.. Questo ovviamente - a ripensarci - implica che in qualche misura la "scrittura" fosse ASSAI diffusa ... e lo dico anche perché si diceva che gli egizi pescassero per terra gli ostraka per segnarsi di tutto un po', anche cose banali, di utilità quotidiana e quant'altro ...
Ma io resto, se mi consentite, ancora un po' dubbioso e mi spiego:

1. Non essere illetterati come nel nostro medioevo mi sta bene, ma che cani e porci - per così dire - fossero in grado di leggere e scrivere di tutto un po' sui sassetti mi rimane duro a digerire ... senza con questo voler mancare di rispetto a chi ne sa più di me ... anzi con la fame di capire se per loro è diverso e se io sono gnucco magari ...

2. La questione degli scritti - per così dire - sacri / monumentali è diversa e nasce da un contesto particolare, sempre conseguenza della mia cultura "televisiva". Uno degli esempi classici riguarda quel marpione di Ramses II, lui e la sua "benedetta" battaglia di Kadesh (tiro a indovinare per lo spelling) ... Confesso che mi esce dalle orecchie per quanto ne ho sentito parlare e ancora non ho capito chi l'abbia effettivamente combattuta tra lui e King Tut, o qualcun altro, ma questa è un'altra storia ... Tornando a R II: sembra che egli fosse un grandioso p.r. ante-litteram e che si vantasse del suo "presunto" successo in quella battaglia sui contrafforti di uno dei suoi colossali templi ed ecco il punto: tutta quella prosopopea scritta era alla portata di qualcuno o ci voleva l'interprete al popolino per sapere quel che c'era scritto? ... Era questo il mio dubbio, in fondo noi siamo "vittime" del bombardamento mediatico anche oggi, ma esso si basa proprio sulla semplicità e accessibilità DI MASSA del messaggio ... o no?

Scusate la tirata, ma per me è un solo un hobby, ovvero un piacere, curiosare in questo mondo.
[SM=x822727]
Grazie
p.








[Modificato da pinosilver 20/03/2018 18:07]
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

21/03/2018 01:15
 
Quota

Re: Cari nuovi amici ...
pinosilver, 20/03/2018 18.03:

Cari nuovi amici ... Intanto grazie per le cortesi e pronte risposte (non è sempre così nei vari siti che ho visitato, in particolare per i neofiti e specie se ignoranti ... in materia), perciò grazie.
...
...vorrei spiegare come nasce la mia domanda: essendo io un profano, ... ovviamente non mi perdo neanche un documentario TV sull'argomento ed è per questo che rimango spesso dubbioso da certe affermazioni che sento dai vari esperti ... Essi spesso si contraddicono o peggio fanno affermazioni e poi ti lasciano lì appeso sperando che le spieghino ... ma non sempre succede.
Nell'articolazione della seconda risposta ho trovato anche il chiarimento ad un altro dubbio che avevo.
... l'uso degli infiniti "ostraka" trovati per terra era un po' come per noi i "post-it", o i foglietti volanti, il retro delle buste, ecc.. Questo ovviamente... implica che in qualche misura la "scrittura" fosse ASSAI diffusa ...
Ma io resto, se mi consentite, ancora un po' dubbioso e mi spiego:

1. ...che cani e porci - per così dire - fossero in grado di leggere e scrivere di tutto un po' sui sassetti mi rimane duro a digerire ...

2. ...scritti ... sacri / monumentali ... Uno degli esempi classici riguarda quel marpione di Ramses II, lui e la sua "benedetta" battaglia di Kadesh ... Confesso che mi esce dalle orecchie per quanto ne ho sentito parlare e ancora non ho capito chi l'abbia effettivamente combattuta tra lui e King Tut, o qualcun altro... Tornando a R II: sembra che egli fosse un grandioso p.r. ante-litteram e che si vantasse del suo "presunto" successo in quella battaglia sui contrafforti di uno dei suoi colossali templi ed ecco il punto: tutta quella prosopopea scritta era alla portata di qualcuno o ci voleva l'interprete al popolino per sapere quel che c'era scritto? ...
...
[SM=x822727] p.



[SM=x822723] Parto dalla fine: siamo sempre felici che qualcuno "curiosi" in questo mondo che è il nostro hobby...e se non è un piacere che hobby è?
Secondo: qui neofiti e ignoranti non esistono, chi fa delle domande DEVE avere risposta.
Se la conosciamo, o crediamo di conoscerla, è presto fatto; se è un po' più complicata cerchiamo di trovare una risposta; se proprio non sappiamo dove mettere le mani (e la testa), dichiariamo la nostra sconfitta.
E specie con i nuovi amici chiariamo sempre che non esistono domande scontate o "troppo facili" né tanto meno "stupide", chi è curioso domandi pure!

...e passiamo alle tue domande: parafrasando qualcuno, direi "illetterati di tutto il mondo unitevi"... la scarsa conoscenza di una lingua scritta è sempre esistita e sempre esisterà, purtroppo, ma l'uomo ha un'immaginazione fervidissima e non sempre quel che è intelligibile per uno lo è poi universalmente per tutti. Mi spiego meglio, gli ostraka erano si cocci ed era il supporto più facile da reperire (chi non aveva un orcio rotto in casa?), ma cosa c'era scritto sopra è un altro paio di maniche. Potevano essere segni convenuti, disegni, scritte e, come ho sopra precisato, la storia dell'Egitto è trimillenaria, e il Paese è lungo quanto il suo fiume, come fare perciò a stabilire qual'era la scolarità se non decidiamo in che periodo e in che area restringere la nostra analisi?
Come hai visto durante la XVIII dinastia, e in un'area ben precisa, Deir el-Medina, pare che la scolarità fosse abbastanza buona.
Quanto al metodo di trasmissione delle informazioni, vorrei ricordare il sistema ancor più antico per trasferire beni da un luogo all'altro del medio oriente affidandolo a un "corriere": il mittente prendeva una bella palla di argilla cava, ci metteva dentro, ad esempio, una pecorella per ogni dieci che affidava al corriere e poi sigillava il tutto con il suo segno convenzionale. Il ricevente, a sua volta, verificava che il segno convenuto fosse intatto, rompeva la palla di argilla e controllava se il corriere non si era, durante il viaggio, pappato qualche pecorella... niente scrittura, ma comunicazione chiarissima, non trovi? [SM=x822715]

E domani passiamo a Ramses e a Kadesh...buonanotte

Se intanto soffri di insonnia, a proposito di Qadesh, CLICCA QUI! (tranquillo, conosco ...abbastanza bene l'autore... [SM=g999103] )
[Modificato da Hotepibre 21/03/2018 09:31]
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

21/03/2018 10:18
 
Quota

Allora, ieri sera ero un po' "cotto" vista l'ora e ho forse esemplificato troppo. Torniamo alla scolarità nell'A.E. fermo restando, si intende, il concetto sopra espresso di tempo e di luogo in una cultura così "spalmata" sulle rive del fiume e così longeva da durare oltre 3000 anni.
Purtroppo, intanto, ci lasciamo fuorviare da quel che è oggi l'Egitto dimenticando che i veri egizi erano di tutt'altra provenienza, e non somigliavano affatto a quelli moderni (non è il caso qui di cominciare una disquisizione sulla provenienza...certo NON erano marziani NE' omini verdi!!!!!), e cultura.
I puntata

L'educazione dei figli era di primaria importanza e la scala gerarchica, oserei dire la piramide sociale, era aperta, salvo rare eccezioni si intende, a tutti coloro che dimostrassero di essere all'altezza. La meritocrazia, almeno in buona parte, la faceva da padrona; mi spingerei a ricordare la "favola" di Giuseppe che da schiavo divenne collaboratore diretto del faraone; favola si, ma che doveva basarsi su possibilità concrete sennò chi ci avrebbe mai creduto?

Ma torniamo al Pierino egizio che, messa nella cartella una cipolla e un piccolo orcio di birra, va a scuola insieme a Maria (non dimentichiamo che Maria è un nome derivante dall'egizio)...eggià perchè non esisteva differenza tra maschi e femmine e tutti i bambini, o quasi, andavano a scuola...siamo nel Medio Regno poiché è in questo periodo che si ha una sorta di codifica scolastica. Le lezioni si tenevano per mezza giornata e le materia principali erano calligrafia (con ripetute copiature di testi famosi come il Romanzo di Sinhue...se ce ne sono rimaste innumerevoli copie è proprio perché era così spesso copiato e ricopiato) e calcolo.
La disciplina era alquanto dura; una massima dei maestri egizia recita che "l'orecchio dell'alunno si trova sulla sua schiena" e il Nilo forniva abbondantemente giunchi flessibili...

Non è certo un caso che proprio durante il Medio Regno grande fu la produzione letteraria, lingua e letteratura raggiunsero la perfezione tanto che si fa riferimento al "classicismo" della XII dinastia. Oltre al "Racconto di Sinhue", furono prodotti la "Profezia di Neferti" e gli "Insegnamenti di Amenemhat", il racconto "L'oasita eloquente" e, cosa che qui ci interessa particolarmente, la "Kemit" (ossia "La Somma") raccolta di insegnamenti sapienziali che riecheggia, nel titolo, il nome stesso del Paese (Kemet) e che fungeva quasi da "sussidiario" per le scuole "primarie".
Considera che "La satira dei mestieri", composta dallo scriba Khety, figlio di Duauf, ci è giunta in centinaia di esemplari copiati e ricopiati da studenti, ma sono ancora dello stesso periodo "L'insegnamento lealista", "Le istruzioni di un uomo al proprio figlio", "Le istruzioni al visir", "Il racconto del naufrago". Ed è questo, inoltre, il periodo in cui nascono i principali racconti mitologici come la "Leggenda della distruzione dell'Umanità" da parte della dea Sekhmet, o "La Disputa tra Horo e Seth" o "Il dialogo del disperato con la sua anima"...insomma direi proprio che in questo periodo la scolarità era davvero molto alta.

E per ora fermiamoci qui sennò sai che noia! [SM=g999100]
OFFLINE
Post: 1.843
Post: 1.843
Registrato il: 19/06/2012

EgiTToPhiLo/a
Scriba
Maestro degli Scribi
21/03/2018 13:05
 
Quota

Ciao Pino,
Come vedi, se lo "stuzzichi", Hotep diventa un "fiume in piena".
Senza naturalmente porre limiti alla tua curiosità, contenere in aree ben delimitate
le domande, è più facile per i lettori del forum risponderti.
Ognuno di noi, come espresso da Hotep., fa del suo meglio, ma sopratutto lo fa in modo corretto,
valutando la veridicità delle fonti, che con gli attuali standard informativi lascia alquanto a desiderare
(vedi Fake New a go go !). [SM=x822736]

[SM=g999100] ...Nec.
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

21/03/2018 19:35
 
Quota

Re:
nectanebo, 21/03/2018 13.05:

Ciao Pino,
Come vedi, se lo "stuzzichi", Hotep diventa un "fiume in piena".
Senza naturalmente porre limiti alla tua curiosità, contenere in aree ben delimitate le domande, è più facile per i lettori del forum risponderti.
Ognuno di noi, come espresso da Hotep., fa del suo meglio, ma sopratutto lo fa in modo corretto, valutando la veridicità delle fonti, che con gli attuali standard informativi lascia alquanto a desiderare (vedi Fake New a go go !). [SM=x822736]
[SM=g999100] ...Nec.


[SM=g999108] ...fiume in piena a rapporto... [SM=x822723]
E' vero, però sai cosa stimola il fluire del fiume? Il voler dare magari risposte a domande che non si è fatto, o a curiosità che si hanno personalmente aldilà delle domande.
In questo senso, le domande di PinoSilver sono intriganti e rispondere è davvero un piacere (forse leggere le risposte un po' meno). Del resto se hai visto come ho affrontato le prime 215 Tombe dei Nobili, vedrai che per me la ricerca in genere, ed egittologica in particolare, è una vera passione, ma anche un vero piacere e non saprei limitarmi a frasette di circostanza...
Ma torniamo a noi, se avete ancora voglia di leggere, in caso contrario chiudete Egittophilia e datevi a letture più amene [SM=x822713] .

II puntata
Sopra abbiamo visto che il bisogno di scolarità nasce, organicamente, nel Medio Regno, ma nel Nuovo Regno le cose non andavano poi diversamente.
Un "custode delle scritture incoronate", fu l'autore di un ambizioso progetto poiché scrisse un: "Inizio dell'insegnamento per ammaestrare e istruire chi non sa, a conoscere tutto ciò che esiste; ciò che Ptah ha creato, ciò che Thot ha elaborato: il cielo nei suoi fenomeni, la terra e quanto contiene, ciò che vomitano le montagne, ciò che trascina la corrente, tutto ciò che Ra illumina, tutto ciò che spunta sul dorso della terra, escogitato dallo ierogrammata della Casa della Vita, Amenemope...". Ora, perché prendersi tale briga se poi nessuno leggeva o imparava?

Non è mai stata trovata una biblioteca egizia intatta, ma gli studiosi hanno ipotizzato una ricostruzione virtuale di un catalogo dei libri di una "Casa della Vita", ovvero di una scuola collegata a un tempio, anche in base ai testi rinvenuti e oggetto di continua copiatura da parte degli studenti: storia del Paese; liste dei Re (come il Canone di Torino); Annali regi e divini; cronache e testi di letteratura storica (profezie e ammonizioni); testi narrativi; testi di geografia e mitologia oltre, si intende, testi con valenza locale.

Direi che gli antichi egizi erano davvero grafomani, scrivevano dappertutto e, come supposto da PinoSilver, gli illetterati dovevano essere ben pochi e del resto, se così non fosse, perché "inventarsi" ben tre tipi di scrittura differenti: lo ieratico, il demotico e il geroglifico? OK, il geroglifico era la scrittura sacra, monumentale, da scolpire, ma lo ieratico, che nacque forse anche prima del geroglifico, consentiva di scrivere su supporti come il papiro. Il demotico era la "lingua del popolo" e delle comunicazioni interpersonali tanto che Porfirio (circa IV secolo d.C.), pur non sapendola leggere la battezzò, in origine, "scrittura epistolografica".

Insomma, mi sa tanto che gli egizi non erano poi così illetterati come immaginiamo noi oggi. Certo ci doveva essere una buona dose di analfabetismo, ma credo che non fosse poi così difficile trovare uno che poteva supplire alla carenza del suo vicino.

E permettetemi di concludere questa II puntata con un testo del Papiro Chester Beatty IV:

«Guardati dal dire: "ogni uomo ha una sua natura, ignorante o saggia, il destino e la fortuna sono incisi sul suo carattere, scritti da Dio stesso e la vita di ogni uomo passa nello spazio di un'ora". Al contrario, l'istruzione è utile, non deve mai stancare, e un figlio deve rispondere usando le parole [che ha imparato] dal padre»

Non mi sono dimenticato di Qadesh!

[Modificato da Hotepibre 21/03/2018 19:45]
OFFLINE
Post: 11
Post: 11
Registrato il: 17/03/2018

EgiTToPhiLo/a
Suddito
21/03/2018 21:58
 
Quota

grazie
grazie Hotepibre, apetto con ansia il ... seguito!
si sono già aperti ampi orizzonti alla prima lettura, ed ho una conferma del fatto che i documentari TV sono gestiti non proprio bene, sono lacunosi e vaghi sul contesto e soprattutto più propensi alle sparate che all'accuratezza storica. Mi chiedo per esempio, come possa una persona che si definisce Egittologa ... concepire un programma dal titolo: "Oltre l'Egitto"?! ...
Solo dalla lettura di questa prima parte della tua risposta è evidente che c'è ancora un'intero universo da scoprire sulla cultura e la storia antica degli Egizi e se è vero come dice Hawas (?? l'ho scritto giusto?) che il 70% dei tesori Egizi è ancora sotto terra ...



Prometto nectanebo, che in futuro sarò parco.

[SM=x822727]
p.

PS. Comunque avrò parecchio da leggere e approfondire, prima di fare altre domande.
[Modificato da pinosilver 21/03/2018 22:00]
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

21/03/2018 23:31
 
Quota

Questo è un forum di appassionati, ma nel vero senso della parola tanto che siamo rimasti in pochi... di certo non sappiamo tutto, di certo siamo meno blasonati di tanti "egittologi", ma cerchiamo di discutere tra noi, e di rispondere agli amici che decidono di farci compagnia, sempre con serietà e rispetto vuoi dell'archeologia, vuoi di chi ci legge.

Qui non leggerai di UFO, marziani o omini verdi, ma il grande pubblico vuole passare una serata tranquilla, senza scervellarsi più del necessario ed è più facile credere che le piramidi siano state costruite dagli alieni, o semplicemente dagli schiavi, o che esista una maledizione di Tutankhamon, che non sentire verità difficili da compendiare in 60 minuti di trasmissione televisiva. Se poi ci si mettono anche egittologi di fama mondiale, come quella da te citata, o come ZH che sembra più impegnato a vendere i suoi libri o i suoi cappelli alla Indiana Jones che non proporre egittologia seria, beh, il gioco è fatto...

Grazie per la tua cortesia e spero che le mie risposte complesse e articolate non ti facciano passar la voglia di farci compagnia... e fai tutte le domande che vuoi (se sei pronto a leggere le relative risposte, si intende [SM=x822723] )
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
Già un anno...! (4 messaggi, agg.: 01/07/2017 14:02)

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.