Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Con Egittophilia alla scoperta delle tombe della valle dei re e non solo: KV. 62 - Tutankhamon

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2014 11:01
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

11/12/2013 10:16
 
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Nel post precedente avevo preannunicato che saremmo tornati sulla

Parete NORD

...per alcune considerazioni. Giustamente Nec ha fatto notare che si tratta di una scena particolare in cui si svolge la cerimonia di "apertura degli occhi e della bocca" su Tutankhamon talché possa "trasformarsi" nell' Osiride-Tutankhamon e raggiungere così l'aldilà.

Ma analizziamo quel che succede nelle tre scene rappresentate (da destra a sinistra):

Prima Scena:
l'erede di Tutankhamon, l'anziano Ay, indossa la Corona Blu (il copricapo Pshent) e la pelle di leopardo del prete “Setem”, e rappresenta il “figlio primogenito” che deve eseguire il necessario rituale di rivivificazione su suo “padre”: l’apertura degli occhi e della bocca.
E’ singolare che, nel caso specifico, il “figlio primogenito”, ovvero Ay, abbia oltre 60 anni mentre il “padre” Tutankhamon ne avesse, al momento della morte, poco meno di 20.

Qualcuno ha voluto vedere proprio in questa scena addirittura un indizio di colpevolezza di Ay, quale mandante dell’omicidio del Re fanciullo.

Si vuole, infatti, che il rituale di apertura degli occhi e della bocca sul re defunto fosse appannaggio dell’”erede” al trono e non, quindi, di un altro Re che, secondo il rituale stesso, non poteva esistere fino a che il primo, defunto, non fosse divenuto Osiride transitando nell’aldilà.
In questo caso, però, Ay sta officiando la cerimonia NON come “erede, bensì già come Re ed infatti, sopra la sua testa, si può leggere il suo nome di incoronazione “Kheper-Kheperu-Ra”.

Questa "fretta" nell'indossare le vesti regali, di fermare il tempo già presentandosi come Re ai funerali del predecessore, farebbe supporre un'urgenza dettata dal timore di essere "sorpassato" da altri pretendenti, ma io credo sia possibile anche una seconda interpretazione: la situazione politica era disastrata, il giovane re -malleabile fantoccio tra le mani di consiglieri più esperti e di un Consiglio di Reggenza in cui "siedevano" eminenti Funzionari di Palazzo- aveva perso di utilità poichè aveva restaurato gli antichi culti e "non serviva più".

In una congiura di palazzo (e lasciamo perdere come possa essere stata causata la morte, veleno, ossa rotte o caduta dal carro, qui non importa), a cui Ay è estraneo, si decide (i generali? i preti?) di uccidere il ragazzo; Ay, consigliere più stretto del Re (e del suo predecessore Akhenaton) ne viene a conoscenza, ma non fa in tempo, o forse non può, opporsi e l'unica cosa che può fare, per mantenere la Maat sulle Due Terre è "usurpare" il trono, "fregando" sul tempo un eventuale già predestinato "erede" previsto tra i congiurati.

Per avere leggittimazione in questo cosa fa? Sposa la vedova di Tutankhamon, Ankhesepaaton, figlia peraltro di un altro Re. Troverebbe perciò fondamento anche la famosa lettera della "regina vedova" a Shuppiluliumash in cui si legge "non ho figli, ne’ intendo mescolare il mio sangue sposando un mio servo".

In sostanza, le due ipotesi vedrebbero Ay nella duplice veste di congiurato o addirittura mandante, nella prima, e di salvatore della Maat nella seconda.

Ma avevamo parlato di tre scene e perciò, molto brevemente:

Seconda scena:
Tutankhamon, il cui nome nuovamente appare sopra la sua figura, indossa nuovamente gli abiti del re vivente poiché egli è ormai entrato nel regno degli Dei dove è accolto dalla Dea Nut.

Terza scena:
Tutankhamon, che indossa il copricapo Nemes ed è seguito dal suo “doppio”, il Kha, è accolto nell’aldilà, con un abbraccio, da Osiride, re dei defunti, con cui egli stesso ormai si identifica.
[Modificato da Hotepibre 11/12/2013 10:48]
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