Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva

Con Egittophilia alla scoperta delle tombe della valle dei re e non solo: KV. 62 - Tutankhamon

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2014 11:01
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 6.318
Post: 5.073
Registrato il: 14/09/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

11/12/2013 09:52
 
Quota

Intanto i complimenti a Nectanebo per l'idea. Se volete una visione più ampia della KV62, potete visitare la voce KV62 su WP Italia (che ho contribuito "pesantemente" a scrivere ormai oltre 8 anni fa e che, da allora, è "in vetrina", ovvero considerata tra le migliori di Wikipedia).

Qui mi limiterò ad aggiungere alcuni particolari:

La prematura morte di Tutankhamon, costrinse la Corte al reperimento in tempi molto ristretti del luogo di sepoltura. Si ritiene che la tomba destinata al giovane Re fosse, in realtà, quella oggi contrassegnata dalla sigla WV23 (West Valley 23) occupata poi dal successore di Tutankhamon, Ay, e che, di fatto, la KV62, che ospiterà il Re fino al 1922 (anno della scoperta da parte di Howard Carter) fosse stata predisposta proprio per quest’ultimo.

La fretta nella preparazione della sepoltura si nota non solo nelle pareti scavate nella roccia e solo sommariamente sgrossate e “regolarizzate”, ma anche nelle dimensioni della tomba (meno di 20 m. nella sua dimensione maggiore e circa 100 mq. complessivi) e nell’errato montaggio di alcune delle parti degli “scrigni” contenenti il sarcofago del Re.

A ciò si aggiunga che la sola stanza con decorazioni pittoriche è la Camera del Sarcofago (o Camera Sepolcrale) i cui dipinti, abbastanza convenzionali e semplici, eseguiti su uno strato di fondo di colore giallo, giustificano l’antico nome rituale di “Casa d’Oro”.

La decorazione, che non è di molto dissimile da quella della tomba WV23 di Ay, occupa tutte e quattro le pareti con le scene orientate verso la parete ovest. I dipinti sono rovinati dalla presenza di piccoli funghi le cui spore furono probabilmente introdotte con l’intonaco o con le sostanze pittoriche alimentate, almeno in parte, dall’umidità interna essudata dall’intonaco stesso quando la camera venne chiusa.

Parete SUD

Quanto ai "danneggiamenti" della camera funebre, considerate che la parete sud (ovviamente in opera muraria) era quella in cui si apriva la porta che dava accesso alla Camera Sepolcrale ed è perciò quella che ha subìto i danni maggiori conseguenti alle opere di smantellamento necessarie per far passare, in fase di svuotamento della tomba, le parti componenti gli scrigni in legno dorato che occupavano quasi per intero la Camera ed i sarcofagi.

Per comprendere pienamente le motivazioni che spinsero Carter a causare tali danni, non bisogna dimenticare che tra le pareti della tomba e quelle dello scrigno più esterno (come potete ben vedere nell'assonometria sopra proposta da Nec) c'era un "corridoio" di circa 30 cm.; considerate pure che gli stessi artigiani che dipinsero quella parete (o che quanto meno la ultimarono) dovettero farlo solo a funerale terminato, quando cioè avevano a disposizione proprio quei pochi centimetri di spazio per muoversi.

Tale decorazione, infatti, appare non solo di minor qualità rispetto alle altre, ma addirittura di "mano" diversa tanto che le proporzioni delle figure, su questa parete, non sono basate sul canone amarniano di 20 quadrati, bensì sulla più tradizionale griglia compositiva di 18 quadrati.

La decorazione è, in qualche modo, parallela a quella della parete nord, mostra infatti il re, che veste il copricapo Khat, accolto nel regno dei morti da Hathor, Signora dell’Occidente.
Alle spalle del re stanno il Dio della Necropoli tebana, Anubi, dalla testa canina. Accanto, identificata dai geroglifici sulla sua testa, si trovava la Dea Iside la cui immagine è quella maggiormente danneggiata dalla demolizione.
E' mostrata mentre saluta il re nello stesso modo in cui, sulla parete nord, faceva la Dea Nut. Alle sue spalle siedono tre divinità minori dell’aldilà.

Direi che, sostanzialmente, pur nella necessità di demolire, Carter fece un ottimo lavoro e i danni sono davvero minimi ed impossibili da evitare.

Sulla parete nord, invece, dovremo tornare per alcune necessarie considerazioni.
[Modificato da Hotepibre 11/12/2013 10:10]
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.