Ecco, Kareni ha spiegato chi è Massimo Izzo di cui parliamo spesso, io l'ho incontrato solo qui sul forum e ogni volta mi ha spiegato dei concetti fondamentali.
Non l'ho citato nemmeno io per lo specifico problema del ka, ma per il tipo di atteggiamento o di metodo verso le fonti e le deduzioni che ci ha comunicato, un metodo molto rigoroso e attuale, anche se non condiviso da tutti.
No, converge nei miei obiettivi, capire se e quale nesso esistesse nella civiltà egiziana tra fasa porta e nave dei morti. questo è importante. Chiaramente, quello dell'ancora riutilizzato per costruire l'architrave di una falsa porta è un indizio, ma isolato, speavo di avere d più dai testi delle piramidi, dagli affreschi, dalla compresenza nelle tombe di modellino o affresco di nave, con falsa porta: questo avrebbe valore statistico e quindi probante.
Allora riassumo:
Dunque del nesso fra falsa porta e nave dei morti, come ti abbiamo già detto, non si sa niente, cioé sembra non esserci altro nesso oltre a quello di essere entrambe legate al culto dei morti.
Inoltre le due tradizioni sono anche molto distanti fra loro e solo ad un certo punto della storia, convergeranno, trovandosi entrambe all'interno dello stesso monumento funerario.
Per il caso isolato (casualità secondo me, indizio secondo te) dell'ancora usata come architrave, bisognerebbe avere qualche informazione più precisa, speravo che prima o poi ci indicassi bene la fonte.
Ora io non sono interessata a questo argomento di ricerca, quindi ti confesso che probabilmente non mi leggerò quel libro, ma tu forse lo avrai già fatto, quindi sarai in possesso non solo del testo integrale, ma anche della bibliografia relativa.
Da lì si può risalire agli archeologi e alle relazioni di scavo delle missioni che si sono occupate di quella tomba, incrociando le dita potrebbero essere europee e con viaggi relativamente brevi, potresti riuscire a leggerle persino in originale.
Magari scrivendo a qualche egittologo potrebbe anche mandartele.
Poi, se il reperto continua a rivelarsi unico, sarebbe anche il caso di andarlo a vedere.
Nel frattempo c'è una cosa molto più facile da fare, cioé procurarsi una copia dei Testi delle Piramidi e leggerli integralmente, così potresti cogliere tutte quelle relazioni che ad un'altra persona sono sfuggite, perché durante la lettura stava cercando qualche altra cosa.
Se sai il francese qui su Egittophilia ci sono, posso indicarti il link.
Può darsi che ci sia di più, anzi, ne sono sicura, ma noi non sappiamo comunicarlo, ad esempio io non li ho nemmeno letti tutti, stessa cosa dicasi per i Testi dei Sarcofagi, Libro dei Morti, ecc.
Anche su questi testi ci sarebbe da fare un grande lavoro filologico: individuare i passi in cui si parla di nave dei morti e falsa porta e considerare, in base al luogo del ritrovamento più antico, quale può essere il termine sine qua non.
Infine una cosa sui modellini di nave. Tipici e molto conosciuti sono quelli del Medio Regno, ma non si tratta di navi dei morti, esse sono piuttosto navi dei vivi.
Se questo atteggiamento verso il modellismo, sviluppato a partire da Primo Periodo Intermedio, ti può interessare, è possibile valutare come e perché questi modellini si differenziano dagli altri e da quelli dipinti.